Da quel giorno in terrazza le cose si erano fatte più pesanti tra loro due, ma tra i preparativi e il resto Taehyung e Jungkook avevano anche avuto poco tempo per poter passare del tempo solo loro due.
Da una parte poteva risultare utile, aveva tempo per riflettere; ma allo stesso quella minima lontananza fece capire ad entrambi, a Jungkook più di tutti, quando ormai non riuscisse più a staccarsi da lui.
Anche quando erano nella stanza, ma lontani sentivano la reciproca mancanza. Taehyung forse un po' meno, non perché non gli importasse; ma perché sapeva che Jungkook era sempre dov'era lui a tenerlo d'occhio, non lo lasciava mai se poteva. Pronto a intervenire se fosse stato necessario e questo lo faceva sentire meno lontano da lui.
Fu nel giorno di Natale che finalmente si riavvicinarono. Taehyung si stava vestendo nella sua stanza con un completo rosso e bianco, natalizio, un sorriso leggero incorniciava il suo insieme ai suoi capelli ondulati, decorati con foglie e bacche di vischio; come una piccola corona creata da lui.
Si guardò un'ultima volta allo specchio controllando che fosse tutto apposto; quando vide una figura alta e vestita da festa dietro di lui «Principino» disse Jungkook facendogli un leggero inchino che lo fece ridere leggermente «Da quando ti inchini?» sussurrò voltandosi verso di lui e per un attimo entrambi trattennero il respiro alla bellezza altrui «Pensavo fossi già alla festa» disse poi confuso di vederlo lì, visto che i suoi compagni si trovavano già la.
«Che festa sarebbe senza il principe?» disse il corvino porgendogli poi una mano «Ho pensato che magari volevi un accompagnatore per questa sera» da quando sono stati lontani Jungkook aveva avuto modo di pensare e molto. Si sarebbe lasciato andare, avrebbe vissuto Taehyung finché gli era permesso e non gli importava delle conseguenze. Non poteva arrendersi ancora prima di averci provato.
Il principe passo lo sguardo sorpreso dal suo viso alla mano tesa verso di lui un paio di volte, prima di prenderla con la sua leggermente tremante.
Ma non per timore, ne per imbarazzo .. ma bensì per la gioia «Mi farebbe molto piacere» sussurrò.
Jungkook gli sorrise e lo prese poi sotto braccio uscendo dalla stanza e dirigendosi verso la sala da ballo; da dove si poteva già sentire la musica dell'orchestra mischiata a voci e risate «Sembra che tutti si stiano divertendo molto» disse Jungkook fermandosi solo una volta davanti il portone «Ti divertirai anche tu vedrai» disse Taehyung sorridendo, prima di bussare e subito il portone venne aperto così che loro potessero fare il loro ingresso.
Ebbero subito alcuni sguardi su di loro, mentre altri invitati erano impegnati a ballare.
Si diressi verso i due troni infondo alla sala, dove sedevano i suoi genitori; mentre Taehyung faceva degli inchini e ogni tanto qualche saluto agli invitati con la sua solita aria gentile e il sorriso.
Jungkook lasciò la presa da lui prova prima di incontrarli, il principe ci rimase un po' male ma non voleva rovinarsi la serata per quello. Appena furono difronte ai due sovrani fecero entrambi un inchino augurando un buon Natale. «Oggi è una giornata di festa, perciò Jungkook tu e i tuoi compagni potete divertirvi e darvi alla pazza gioia; sempre stando attenti comunque» disse il Re con un tenue sorriso. Il corvino annuì e ringraziò, dileguandosi dopo un altro inchino, raggiungendo gli altri al tavolo delle vivande.
«Vi state già ambientando?» disse vedendo Hoseok e Namjoon con un calice di vino tra le mani e Jimin in mezzo la sala, intendo a ballare un valzer con una dama «È una festa Jungkook! Ci si deve divertire per non pensare a nulla» disse Hosoek dandogli una leggera spallata e passandogli uno dei calici «Alla salute!» esclamò.
Il corvino scosse il viso divertito, alzando il calice e bevendo un sorso. Nel farlo incrociò lo sguardo di Taehyung che lo fissava da lontano mentre parlava con una delle damigelle.
Rimasero per molto a fissarsi, quasi stessero comunicando e i suoi due compagni lo notarono «Taehyung si è superato stasera» disse Namjoon poggiandomi a una colonna osservando poi la gente in sala «Attento o potrei rubartelo» scherzò Hoseok.
Jungkook alzò gli occhi al cielo posando il calice, una volta vuoto, sul tavolo «Si è davvero bello .. come ogni giorno» mormorò e di nuovo i loro sguardi si incontrarono. Hoseok e Namjoon si guardarono complici prima di andargli alle spalle e spingerlo verso di lui «Ehi, ma che fate?! Ragazzi, lasciatemi!» chiese Jungkook provando a staccarsi «Invece che guardarlo e basta chiedigli di ballare» disse Hoseok «Ballare? Siete impaz-»
«Jungkook» lo chiamò Taehyung, non si era nemmeno accorto di essere già arrivato da lui; si voltò e notò che i suoi amici si erano già dispersi "questa me la pagano". «Jungkook» lo richiamò il principe posandogli una mano sulla spalla e così si voltò verso di lui «È successo qualcosa?» Il corvino scosse il viso «No .. » sussurrò facendo poi un grosso respiro «Taehyung, mi concedi questo ballo?» chiese facendo un piccolo inchino.
Il principe si aprì in un sorriso ed annui con gioia «Con molto piacere» disse ricambiando l'inchino, prendendo
la sua mano e nell' esatto momento in cui la musica cambiò si gettarono in mezzo la sala.
Gli ospiti fecero spazio per quello che sarebbe stato un ballo di gruppo. Si divisero in due file, l'uno di fronte all'altro.
Taehyung sorrise a Jungkook che se ne stava davanti a lui con aria composta e un ghigno sul volto. I primi ad aprire le danze fu propio la linea del principe, che con un inchino e passi di danza si avvicinò al proprio partner, terminando davanti a lui con una piroetta. Un secondo dopo fu il torno della fila di Jungkook che come il resto del gruppo, passò un braccio intorno a lui e se lo attirò più vicino.
Taehyung si lasciò sfuggire un leggero sospiro prima di iniziare a muoversi, ondeggiando in sincronia con lui. Non staccarono mai gli occhi l'uno dall'altro. Almeno fino a quando non inizio il vero e proprio ballo; composto da piroette e di prese.
Si muovevano entrambi con estrema leggiadria, quasi fossero su delle nuvole. Ad ogni piroetta il mantello dallo strascico lungo di Taehyung volava in aria e i suoi capelli ondeggiavano. Sorridevano e qualche volta si facevano sfuggire una piccola risata che solo l'altro poteva sentire. Poi tornavano leggermente più seri quando si trovavano con i visi estremamente vicini.
Ormai era come se ci fossero solamente loro due in quella sala e in effetti in poco tempo molto ospiti si focalizzarono su loro due.
In effetti erano due persone di una gran bellezza e con
una grande complicità tra loro; avrebbero potuto attirare l'attenzione di chiunque. Finché non arrivarono alla parte finale, improvvisamente senza che loro se ne accorgessero rimasero da soli in mezzo alla sala.
Jungkook sollevava con estrema facilità il principe che nelle sue mani sembrava che volasse, agitando il suo mantello. Con la presa finale Taehyung lo guardo dall'alto e non stacco gli occhi dai suoi nemmeno durante la discesa e il casquè.
Jungkook lo teneva a se come se fosse la cosa più preziosa e come se avesse il terrore di romperlo. Il principe lo guardò rialzandosi con estrema lentezza mentre i loro respiri si mischiavano, entrambi con un leggero fiatone. Staccandosi poi per terminare con un semplice inchino con ancora gli occhi incatenati tra di loro. Almeno finché non sentirono il resto dei partecipanti applaudire e solo in quell'istante si resero conto di essere rimasti da soli.
Non seppero cosa dirsi, si limatavano a guardarsi, perché anche se gli altri non hanno potuto notarlo per loro quel momento fu significativo per loro su molte cose.
Come se quel semplice ballo avesse aperto la mente ad entrambi. Erano entrati in completa sintonia e non solo in senso fisico, ma anche dentro nell'animo.
Si sorrisero ampiamente increduli per quello che avevano fatto, ma allo stesso tempo si sentivano estremamente
bene.
Il loro momento però, purtroppo, venne interrotto dal portone che si apriva e il suono di una tromba.
Tutti i presenti si voltarono curiosi e confuso, visto che non si aspettavano visite.
Fecero il loro ingresso quelle che sembravano delle guardie, ma non di quel regno; dietro di loro la figura di un uomo dalla stanza imponente, seria, metteva quasi paura. E dietro di lui un ragazzo dall'aria più giovane ma che aveva una somiglianza notevole. Taehyung subito non riconobbe chi fossero, ma poi sentì Jungkook al suo fianco imprecare e irrigidirsi; tra poco lo avrebbe anche visto tremare.
Il suo sguardo fuorioso era puntato proprio sul ragazzo che con la sua aria di superiorità aveva fatto il suo ingresso «Jungkook .. chi sono?» chiede posando una mano sul suo braccio.
Ma a rispondere fu il Re che alzandosi dal suo trono andò verso di loro «principe Lee, che bella sorpresa; non vi aspettavamo così presto» Taehyung si ricordò della conversazione che Jungkook fece con suo padre riguardo a lui e di come sembrava nervoso nel sapere della sua presenza a palazzo «Jackson .. »
«Ho saputa di questa festa e mi sembrava un ottimo modo per anticipare il nostro incontro» disse il ragazzo facendo un chino dopo aver baciato l'anello sulla mano del sovrano. «Siamo onorati di averla con noi» disse il Re prima di
cercare con lo sguardo suo figlio «Vi prego lasciate che vi presenti mio figlio» Taehyung deglutì appena ma dovette tenere un area neutra, si volto verso Jungkook notandolo mettersi alle sue spalle ma non troppo lontano; sempre con il solito sguardo di fuoco.
«Sarebbe un onore» disse il principe Lee con un sorrisetto, seguendo il Re arrivando così al cospetto di Taehyung, che per educazione fece un piccolo inchino. «Oh, principe Kim la sua bellezza è nettamente più strabiliante di quanto si racconti» sussurrò Jackson prendendolo la mano e baciandolo sul dorso «Cosa vi porta qui? Solo una festa?» chiese venendo però ripreso da una occhiata del padre che lo fece sospirare «Vi do il benvenuto, spero che si trovi bene nel nostro regno» si sforzò «Se sarò in vostra presenza non potrò lamentarmi» ribatté Jackson.
Dietro a Taehyung, Jungkook stringeva i pugni con talmente tanta forza da ferirsi con le sue unghie. Se solo avesse avuto la sua spada con se gli avrebbe già staccato la testa di netto.
«Oh ma che sorpresa, Jeon Jungkook quanto tempo» disse Jackson facendo finta di averlo notato solo adesso «Quanti anni sono passati? Due? Quattro?»
«Tre» rispose Jungkook a denti stretti e anche se celava il suo nervosismo, Taehyung notò quanto in realtà si stesse trattenendo «Oh tre giusto, dopo quel terribile incidente in cui ai perso tuo fratello» mormorò Jackson fingendosi
dispiaciuto.
In poco tempo Taehyung vide i compagni di Jungkook avvicinarsi a lui, come se avessero paura di qualcosa. In effetti facevano bene perché notò come il corpo del corvino stesse iniziando a tremare leggermente. Il Re capendo che la situazione stava per sfuggire dalle mani decise di allontanare il principe con la scusa di condurlo a quella che sarebbe stata la sua stanza per quei giorni di permanenza.
«Jungkook» disse Jimin poggiando una mano sul suo braccio, ma fu brutalmente tolta e il corvino si precipitò fuori dalla sala. Taehyung era dawero confuso e preoccupato per Jungkook così decise di seguirlo.
«Jungkook!» lo chiamò correndogli quasi dietro, visto il suo passo veloce «Hyung, fermati un attimo» disse correndo e bloccandogli la strada.
Ma mai si sarebbe aspettato di trovare gli occhi di Jungkook ricolmi di lacrime che stava tendando di tenere per la rabbia e tristezza.
Il principe capì che non era il momento di fare domande perciò si limitò a fargli uno sguardo dolce, poggiandogli una mano sulla guancia. Jungkook sembrò accorgersi di lui solo in quel momento «Portami via prima che possa fare qualche stronzata» Taehyung annuì e gli prese la mano per andare in posto tranquillo, dove lui si sarebbe potuto sfogare o anche solo calmare.
Anche se lui doveva ben capire cosa fosse successo in
quella sala; cosa ci fosse tra Jungkook e Jackson, e il perché dopo che fu nominato il fratello lui avesse reagito così.
Ma sapeva che in quel momento non avrebbe dovuto dire niente, sembrava come se il corvino fosse pronto ad esplodere.