9 weekend al mare

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Alle sette in punto Diana passa a prendermi e io, ovviamente, sono in ritardo. In macchina, con lei, ci sono già Teresa e Becca. I ragazzi sono partiti la sera prima e ci aspettano al mare col camper di Massi. Visto che il bagagliaio è pieno zeppo, piazzo lo zaino con la tenda e tutto il necessario sul sedile di dietro. Io e Becca ci stringiamo nello spazio che avanza ridendo come sceme, assieme alle altre. Siamo riuscite a stipare la macchina come se facessimo una spedizione nella giungla piuttosto che un fine settimana al mare. Rido senza freni. Avevo bisogno di un po' di leggerezza. Quasi non ci credo che il sabato sia arrivato così veloce.

Al lavoro inizio a ingranare anche se Anatoliy continua a fare lo stronzo. Invece il turno con Gaetano è un vero piacere, credo che un po' stia flirtando con me, ma ho idea che lo faccia più per abitudine che per un vero interesse. Ho conosciuto Jasmine e Fabrizio, gli altri due dipendenti del bar, e anche se devo ancora prendere le misure mi sembrano a posto.

Lavoro a parte, la cosa migliore della settimana è l'assoluta assenza di lui. Niente più episodi e questo vuol dire che forse non sto diventando pazza. Solo ogni tanto ho come l'impressione che i miei pensieri facciano strani giri e di quando in quando mi pare di vedere le cose come se fosse un altro a guardarle, ma dopo lo spavento che mi sono presa forse sono solo diventata un po' paranoica.

«L'hai perdonato Simo o dormi con me?» mi domanda Becca facendosi volutamente sentire da Diana e Teresa.

«L'ho perdonato e comunque non voglio dormire con te» dico secca, e siccome l'ha fatto apposta per fare la stronza con Teresa – Becca non la sopporta – le faccio un pizzico. Lei strilla, mi offende, iniziamo a bisticciare come due bambine e poi a ridere come matte.

In realtà le cose con Simo non so come vanno, non sono più arrabbiata con lui, ma il mio entusiasmo iniziale si è freddato. Non sono più riuscita a smettere di pensare a Viola in questi giorni e poi ho di nuovo un sacco di dubbi sulla mia scelta: Simo mi piace sul serio oppure ho scelto lui solo perché non ho il coraggio di mettermi con un'altra ragazza? Sono bisessuale o gay?

Mi stringo nelle spalle. Non lo so.

Dopo due ore e mezzo di macchina passate tra musica e chiacchiere sono di ottimo umore. Appena vedo Simone, così bello con quella sua aria trasandata, lo bacio dimentica di tutti i dubbi che avevo. Mettiamo il costume nel camper di Massi e poi scendiamo in spiaggia. I ragazzi scaricano le loro cose come capita, Massi ci pianta due ombrelloni, e poi scompaiono tutti dietro a un pallone. Io stendo il mio asciugamano e ignoro Becca che maligna su Teresa che "sta mettendo ordine come fosse la mammina di tutti". Metto la crema, ci aiutiamo a vicenda con Becca per la schiena, e mi spalmo al sole decisa a non muovere un dito fino al momento del bagno.

Stesa sulla sabbia, con l'odore della crema e della spiaggia nel naso, ascolto distratta le chiacchiere di Diana e Becca su un loro amico comune. Rifaccio anche il conto dei giorni, al pensiero delle mestruazioni che devono arrivare e incrocio le dita. Se tutto va come da calendario, mi dovrebbero graziare per tutto il fine settimana. Non so perché, ma ci sto pensando più del normale questo mese: quasi fosse la mia prima volta.

I ragazzi ricompaiono per il bagno un paio d'ore dopo, calando sui nostri asciugamani come un'orda barbara, spandendo sabbia e battute idiote. Io e le ragazze prima ci lamentiamo di quanto sono animali poi ci alziamo per seguirli. Solo Teresa resta indietro perché ha paura di bruciarsi. Becca commenta impietosa e riesce a farmi ridere.

Giunti sul bagnasciuga ci misuriamo con il freddo dell'acqua che, dopo il calore del sole, sembra ghiaccio liquido. I più coraggiosi – e bastardi – schizzano chi è rimasto indietro senza nessuna pietà, ottenendo in cambio insulti coloriti e accidenti vari.

Io entro in acqua per prima sfottendo i fifoni che restano indietro e sono anche la prima a schizzarli. Becca strilla e conia epiteti sulla mia persona, io rido, la schizzo ancora e corro fuori dall'acqua per andare a prendere anche Diana che si è ritirata oltre la battigia.

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