CAPITOLO 1

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A New Iridium si sentiva aria di primavera, l'inverno aveva ormai ceduto il passo alla bella stagione e la città era un formicolio di attività. Dopo i mesi gelidi finalmente il commercio si riapriva, nuove navi attraccavano ai porti disseminati nel continente; negozi e osterie si riempivano di avventori. Nel tempo era nato un fiorente commercio d'armi, pozioni, veleni, cartografi; senza dimenticare gli uffici delle compagnie mercenarie dove arruolavano nuove reclute giunte da altri continenti, anche gli assassini e i ladri avevano il loro bel da fare a promuovere le loro attività in cerca di nuove leve.

A Gulfing ormai era tutto legalizzato, controllato, regolato e tassato; pertanto anche i malviventi erano in regola, protetti e aiutati come un qualsiasi commerciante. C'erano solo alcune regole tassative: mai attentare alla sovranità o ai draghi, mai infastidire l'esercito interno, portare sempre appresso la licenza, si anche l'ultimo degli assassini aveva una licenza ufficiale. Questo permetteva di riconoscere gli irregolari dalla fiorente e controllata criminalità che veniva sfornata nel regno. Se gli irregolari venivano beccati dall'esercito erano messi ai ferri e infine usati come schiavi, meglio se venivano trovati prima dalle gilde, la morte era rapida e indolore il più delle volte.

Ciò permetteva anche di mantenere controllati furti e omicidi, le licenze ne consentivano solo un certo numero all'anno, sufficienti a far vivere benissimo le gilde, ma non abbastanza da rendere insofferente la popolazione e l'obbligo di rotazione, mai saccheggiare la stessa persona o attività per la seconda volta prima di cinque anni, rendeva tutto sopportabile; senza contare che il grosso del lavoro veniva fatto sugli altri continenti, sfiorando appena Gulfing.

In mezzo a queste fiorenti attività criminali crescevano tutti gli altri commercianti, da chi vendeva stoffe, alle spezie, carni pregiate, frutti esotici, c'era posto per tutti e se avevano l'accortezza di pagare una quota protettiva stipulando un contratto con le gilde, erano pure protetti da eventuali stranieri e da ogni possibile atto criminale.

Il denaro scorreva a fiumi nella città, arricchiva un po' tutti oltre le casse del regno e tutti erano soddisfatti. Anche Trent era tornata al suo antico splendore, il porto ricostruito accoglieva navi su navi di mercanzie esotiche e nuovi cittadini che chiedevano asilo nelle terre di Gulfing. Decine di villaggi e piccole cittadine erano spuntate come funghi lungo la costa, nelle piane agricole e in ogni luogo idoneo ad essere colonizzato; i campi erano nuovamente verdi e carichi di prodotti destinati al mercato, anche i contadini non se la passavano male, avevano imparato ad accettare la tirannia instaurata a Gulfing, offrivano doni ai draghi, li veneravano e in cambio avevano una vita tranquilla e passabile.

I Cieli di tenebra dei draghi e il Dominio dei due Gemelli demoni avevano dato vita a un regno calmo, pacifico e prospero che esportava morte, criminalità e milizie.

L'aria di primavera portò a Iridium alcune giovani draghesse, solitamente i draghi rimanevano in territori aperti, andando in visita alla capitale per necessità o per omaggiare regolarmente Aldebaran. Ma era periodo di nidificazione e le femmine della razza volevano aver una progenie forte e sana, Aldebaran era il drago più forte esistente e pertanto il più ambito, eppure in 200 anni aveva sempre disdegnato le femmine e si era occupato principalmente di governare i draghi, mantenerli attivi e crescere Rasglad.

Come ogni primavera femmine su femmine volteggiavano attorno alle torri del palazzo reale, gettando i loro richiami nella speranza che Aldebaran rispondesse, ma il drago stava immusonito nel salone delle udienze, creato e adeguato per contenere la sua immensa mole. Altrettanto scocciato e immusonito era Belial, seduto a terra con la schiena contro il fianco del suo drago.

"Possibile che ogni primavera sia la stessa storia?" Belial si lamenta, e ne ha molto da dire, come Aldebaran attira le draghesse, lui le demonesse e succubi, soprattutto queste ultime sono fastidiose e insistenti, a decine cercano di infilarsi a Palazzo per trovar le stanze del Demone, non che sentano l'istinto riproduttivo ma sembra che la primavera abbia un brutto effetto su tutti. Puntualmente le guardie le cacciano, ma loro non si arrendono.

Demons IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora