extinguished cigarette

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Keira

"Sicura? A me non sembra che tu stia proprio al massimo delle tue forze sai" dico a Beth, sorreggendola da un braccio, mentre Edward sblocca la sua macchina. L'hanno appena dimessa dopo circa 18 ore.

"Ti ho detto di si, ho avuto un calo di pressione e sono caduta, ma ora sto bene" mi rassicura con un sorriso. Se pensa che io me la sia bevuta, si sbaglia di grosso.

"E va bene, ma sappi che sarò io a scortarti in ospedale e a mettertici dentro con la forza se non dovesse essere così" la minaccio puntandole il dito, conoscendola probabilmente in questo momento sta cercando di soffocare una risata nervosa dato che è consapevole del fatto che ne sono capace.

"E io sarò il suo complice, quindi non ti conviene" interviene Edward ridacchiando, mentre fa scattare la portiera dal lato del passeggero.

"Tu vai pure, mi accompagna lui"

"Non se ne parla! Ho già detto a Nigel che oggi non ci sarei stata, perciò fate spazio su" posiziono le mani sui fianchi, alternando lo sguardo tra i due.

Loro si guardano per qualche secondo, poi scuotono la testa comunicandosi qualcosa a me ignoto.

"Ora comunicate anche con gli sguardi, fantastico" borbotto riducendo gli occhi a due fessure.

"Elizabeth non vuole che tu ti senta costretta, tutto qua"

"Andiamo tu sei arrivato ieri e mi insegni cosa vuole o non vuole mia sorella" sbuffo alzando gli occhi al cielo. "Mi ha accompagnata qui una ragazza, devo avvertirla...non scappate o sarò costretta a ricorrere a mezzi poco legali" rivolgo loro un ultimo sguardo prima di voltarmi e andare alla ricerca del parcheggio di Lily.
Potrei anche solo chiamarla, però sarebbe irrispettoso nei suoi confronti, dopotutto mi ha fatto un enorme favore che in qualche modo mi sento di ricambiare, in futuro.

"Finalmente! Tutto bene?" Lily scende dalla macchina venendomi incontro con un'espressione interrogativa sul volto.

"Si, o almeno credo, sai Beth è capace di fingere anche sul punto di morte" ridacchio divertita al ricordo di tutte quelle volte in cui da piccole lei aveva la febbre, ma trovava sempre il modo di camuffarla con qualche cubetto di ghiaccio sulla fronte. D'altronde era anche l'unico modo per alleviarla, non potevamo permetterci medicinali e avere qualche soldo in tasca era un po' il nostro sogno inconfessabile.

"Un po' come mia madre - scuote la testa, lasciandosi sfuggire un sorriso al ricordo e mi ritrovo a fare lo stesso - torniamo?"

"Penso che andrò con mia sorella a casa, sai voglio starle accanto oggi, più tardi manderò una e-mail al direttore per giustificare la mia assenza"

"Oh va bene, io tra poco dovrei avere la seduta con Elias" dà un'occhiata all'orologio legato al polso prima di tornare in macchina e mettere in moto.

"Ah Lily...grazie" le sorrido riconoscente al di là del finestrino, lei mima un 'non c'è di ché' prima di spingere sull'acceleratore e uscire dal parcheggio. La seguo con lo sguardo e un pensiero insolito si fa strada nella mia mente, sorrido come un'ebete.

"Bene bene bene - mi infilo in macchina - mi spiegate, precisamente, cos'è successo?" alterno lo sguardo tra i due.

"Te l'ho già detto"

"Non sono stupida, Beth" sbuffo.

"Keira, esageri sempre! Poi dici a me che sono assillante" mi lancia uno sguardo attraverso lo specchietto retrovisore, un colpo di tosse le attraversa la gola.

"Guardala! - mi rivolgo ad Edward - È una bugiarda di professione"

"Keira, metti giù le armi e fidati di tua sorella, perché dovrebbe mentirti?" mi domanda con tono serio, mentre svolta verso la via di casa.

ᴘʀɪꜱᴏɴᴇʀ ʜᴇᴀʀᴛꜱWhere stories live. Discover now