due

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Dopo aver sistemato tutto nella mia stanza-che condivido con Sofia e Mew-, corro in cucina.
«Raga stasera cucino io»informo tutti,
«Ma sei appena arrivata, riposati»mi dice Joseph(Holden)
«Ho fatto l'alberghiero, amo cucinare»dico contenta, dopodiché mi metto ai fornelli, cucinando una bella pasta con le cozze.
«Ma di dove sei?troppo buona ti giuro»si complimenta Stella, e tutti le danno ragione.
«Palermo»rispondo contenta, fiera delle mie origini.

Alcuni ragazzi stanno pulendo i piatti, così né approfitto per riposarmi un poco, fuori all'aperto, chiudo gli occhi e apro appieno le orecchie, sentendo così i rumori della notte.
«Bella la sicilia»sento una voce che ancora non conosco, ma ancora non apro gli occhi.
«Perchè non apri gli occhi?»chiede la stessa persona, identifico che è un ragazzo con un accento che amo, campano.
«Voglio sentire i rumori della notte»rispondo semplicemente, poi apro gli occhi girandomi verso il ragazzo, è seduto accanto a me.
«Sembri una ragazza profonda»nel suo tono noto un po' di ironia, ma lascio perdere, non voglio farmi odiare.«Sono Salvo, per gli amici Petit, per te Salvo»mi porge la mano, io ricambio.
«Sono Amelia, per gli amici Melly, per te Amelia»faccio il suo stesso gioco e lui scoppia a ridere.
«Fai il mio stesso gioco?»chiede ridendo.
«Nessun gioco, hai la faccia troppo dolce»cerco di fare un complimento, ma sono risultata sicuramente ironica, dato che sono scoppiata a ridere buttandomi a terra.
«Lo devo prendere come un complimento?»chiede mentre mi tende le mani per farmi rialzare, io annuisco.

«Ciao belli»spuntano Simone, Nick, e Sofia, che si siedono di fronte a noi.
«Allora Amelia, parlaci un po' di te siamo curiosi»parla Sofia «Tralasciando che sei una bona da paura»commenta sorridendo, e io la ringrazio.
«L'unica cosa che vi posso dire penso sia da dove è nato sto "Melly", che è un motivo personale, ma siccome mi state simpatici ve lo racconto»comincio sorridendo.«Ero piccola, avevo tipo 7 anni e stavo mangiando da mia nonna insieme a mia cugina che a quel tempo aveva circa 4 anni e non parlava benissimo.Così mentre eravamo a tavola mi chiese di passarle l'acqua, chiamandomi melly dato che non sapeva dire il mio nome bene.
E ho deciso di tenermi questo nome più che altro per il semplice fatto che questo soprannome è stato detto per la prima volta a casa di mia nonna»concludo il mio racconto con qualche lacrima che mi riga il volto.

🜚

È notte, e dato che tutti dormono decido di approfittarne per attaccare le foto che ho portato, sul muro.
Sono foto tanto importanti per me, e so che se le attaccassi davanti agli altri, mi farebbero domande su ogni foto.
Per carità, mi fa piacere, ma ho bisogno della mia tranquillità.

«Che fai ancora sveglia»ormai riconosco la voce, si avvicina e mi lascia un bacio in guancia.«Riposati Amelia»sapete chi è vero?beh, io l'ho capito subito.

𝐓𝐨𝐮𝐫𝐧𝐞𝐫 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐯𝐢𝐝𝐞||𝐏𝐞𝐭𝐢𝐭Where stories live. Discover now