Capitolo 34
-Nanà davvero non vuoi venire con noi? -
- No grazie, questa volta passo -
- Ma non sei curiosa di vedere la Casa di Babbo Natale? -
Jimin è talmente stupito che a Nanà viene da ridere.
"Oddio, forse è convinto veramente di incontrare Babbo Natale!"
- Ascolta, preferisco fare un giro per il paese. Tu vai e divertiti. Poi mi racconterai cosa hai visto -
Il Santa Claus Village dista una decina di chilometri da Rovaniemi ed è sicuramente un posto magico, che richiama migliaia di visitatori l'anno da tutto il mondo.
I ragazzi sono eccitati per questo tour. Hanno inoltre la fortuna di poter visitare l'attrazione in tutta tranquillità, senza la confusione degli altri turisti. Ma Nanà non è tipo da attrazioni turistiche e così preferisce rimanere in paese.Nonostante la sua fama per essere una città turistica invernale, Rovaniemi riserva delle sorprese anche durante il periodo estivo. Nanà è incantata dalla bellezza del paesaggio: cosa c'è di più bello di camminare nella natura incontaminata e respirare una delle arie più pulite al mondo!
"Cosa si stanno perdendo i ragazzi!"
****
Nanà sorride nel vedere le foto che Jimin e JK le hanno mandato.
"A quanto pare si stanno divertendo… meglio così!"
La ragazza è seduta in un bar, a quell'ora del mattino ci sono poche persone e lei può tranquillamente sorseggiare il suo cappuccino.
Ormai la vacanza è finita e deve ammettere che non vede l'ora di tornare in Corea. Le piace la sua vita e le piace vivere con i ragazzi. Si sente amata e protetta… una sensazione nuova, insolita, a volte strana. Ma bellissima! E quando non sono insieme, come adesso, prova nostalgia per i sette amici, che sempre più spesso chiama "fratelli"!
Lei un fratello ce l'ha…ma non ci parla mai. I primi tempi in Corea la sua famiglia la chiamava tutti i giorni e a tutte le ore (non avevano mai imparato la differenza di fuso orario…o probabilmente se ne infischiavano).
Ma erano telefonate piene di rabbia che la facevano sentire triste e in colpa. Aveva così deciso di tagliare i rapporti. All'inizio i ragazzi le domandavano della sua famiglia e della sua casa. Ma si erano accorti che le domande la mettevano a disagio. Così avevano smesso. E adesso a Nanà non mancano né la famiglia né la sua casa. Ora ha tutto quello che le serve e anche di più.****
-Hei! Quanto entusiasmo…ti siamo mancati? -
Appena i ragazzi sono scesi dalla macchina, Nanà è corsa ad abbracciare Jimin.
- Si -
- Tutto bene? Hai gli occhi rossi… -
- Devo aver preso freddo -
- Ma sei stata in giro tutto il tempo? -
Jin le solleva il viso.- Più o meno.. -
- E non sei stanca? -
- Si...e sto anche morendo di fame! -
- Non hai mangiato niente?-
Nanà sorride a Jin.
- Ho bevuto un cappuccino… -
****
È sera e Nanà sta osservando il tramonto.
I ragazzi stanno terminando la registrazione per il programma e lei ha un pò di tempo prima della cena. Il giorno dopo devono ripartire e lei vuole godersi ogni istante di quella prima vacanza con i BTS. Lei non li chiama mai così.
Né usa nessun altro nome che fa riferimento al loro lavoro. Per lei sono ancora i sette strani ragazzi coreani conosciuti qualche mese prima. Non si è ancora abituata al fatto che sono famosi e che hanno migliaia di fan. E ai ragazzi va bene così. Non è per questo che lei è li? Occuparsi dei ragazzi senza farsi condizionare dal loro stato di idol… per la maggior parte delle persone sarebbe una cosa difficile da fare. Ma per Nanà è la cosa più semplice del mondo.-Nanà, vieni? Stiamo preparando la cena -
Nanà guarda Jimin.
È davvero un bel ragazzo, ma non solo. È gentile, buono e altruista. E lei non ha ancora capito perché tenga tanto a lei. Certo, anche gli altri le sono affezionati. Ma con Jimin ha un rapporto speciale.
Un rapporto che non è mai riuscita ad avere con nessuno, neanche con la sua famiglia. Pensare ai suoi genitori le fa venire un nodo alla gola...- Che c'è? Perché hai quella faccia? -
Nanà vorrebbe rassicurare l'amico, ma ha paura di scoppiare a piangere. L'unica cosa che riesce a fare è scuotere la testa e abbracciare Jimin.
- Nanà, mi fai preoccupare… -
- Possiamo stare un pò così?-
Jimin la stringe forte e a Nanà basta come risposta.
****
Finalmente tutti sono a letto. La giornata è stata ricca di emozioni e l'indomani dovranno alzarsi presto per ripartire. Li aspetta un lungo viaggio verso l'aeroporto di Helsinki. Nanà ha gli occhi chiusi ma non dorme. Adesso è tranquilla, il momento di sconforto è passato. D'altronde qualunque malumore scompare con i BTS!
****
- Sareste capace di grigliare qualunque cosa! Ma non vi sembra di esagerare? -
Nanà, mani dietro la schiena e sguardo dubbioso, osserva Suga che sta sistemando la carne sulla griglia.
- Ma no, siamo tanti e affamati…piuttosto non ti avvicinare che può schizzare! -
Nanà fa un passo indietro, scuotendo la testa. I ragazzi la rimproverano spesso di mangiare poco (soprattutto Jin), ma sono loro a mangiare tanto!
Dopo cena, tutti hanno aiutato a riordinare e ora sono seduti intorno al braciere dove gli ultimi pezzi di carbone stanno bruciando. Nessuno parla molto, ma hanno tutti un'aria soddisfatta sul viso. Nanà, seduta tra Tae e JK, li guarda è sorride. Probabilmente stanno ripensando ai momenti trascorsi insieme. D'altronde è stata la loro prima vacanza insieme. Sicuramente non la dimenticheranno mai. A lei di sicuro non succederà.
****
-Nanà dormi? -
Jimin, steso di fianco a Nanà, parla piano per non svegliare gli altri.
Nanà si gira verso il ragazzo e gli sorride.- Non ancora. E tu perché non dormi? -
- Così… -
- Sei contento di tornare a casa? -
- Siii! Non vedo l'ora! -
Nanà trattiene una risata.
- E tu? Dopo questa vacanza hai ancora voglia di stare con noi? -
- Certo! -
- Non vorresti vivere da sola, fare quello che vuoi, andare in giro senza essere chiamata cento volte? -
- Jimin, se per stare con voi devo rinunciare un po' alla mia amata libertà sono disposta a rinunciarci.
Te l'ho detto: ormai non posso più fare a meno di voi.. -Jimin sorride felice.
- Ora dormi, altrimenti domani chi ti sveglia! -
- Non sono così terribile, dai! -
- No..non lo sei.. -
I due ragazzi si addormentano, felici perché ognuno ha trovato nell'altro qualcosa che mancava nella propria vita.
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La mangiatrice di Kimchi
Fanfiction"Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati. E' i...