Da ''homo'' e ''-cidium''

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"... Places, places
Get in your places
Throw on your dress and put on your doll faces
Everyone thinks that we're perfect
Please don't let them look through the curtains
Picture, picture, smile for the picture
Pose with your brother, won't you be a good sister?
Everyone thinks that we're perfect
Please don't let them look through the curtains..."

«Clyde, che dice la mappa?»

«Che andrebbe aggiornata».

«A parte questo: in base ai tuoi ricordi, hai qualche idea su dove siamo?»

«Sì e no. Il sentiero è cambiato, non si riesce neanche a vedere il fiume qui vicino».

Il suo compare non era esattamente un uomo di molte parole, almeno quando non intonava canzoni inerenti al proprio lavoro, ma a miss Kohn -in quel periodo "Bonnie"- non dispiaceva che fosse così: quel che le interessava era la conoscenza che Clyde aveva dei luoghi, e pochi potevano vantarne più di quanta ne avesse un bandito.
L'altra cosa in cui Clyde tornava utile era la sua tendenza a scippare altri vagabondi com'era lei -che non aveva ancora trovato il proprio posto in quel mondo- perlomeno quelli che erano capitate nell'Unknown con borse e zaini ancora addosso, dandole accesso a oggetti come accendini, ombrelli tascabili, kleenex, sigarette inutili, cellulari che non poteva sbloccare e che in ogni caso non avevano campo, coltellini e armi improprie di vario genere e un MP4 con speaker integrato, palesemente acquistato su Aliexpress, altrettanto palesemente in grado di fare il proprio lavoro.

"D-O-L-L-H-O-U-S-E
I see things that nobody else sees
D-O-L-L-H-O-U-S-E
I see things that nobody else sees!..."

Il bandito non aveva avuto da ridire nel sentire le note di "Dollhouse" né aveva fatto domande su una tecnologia fuori tempo rispetto a quella del suo mondo natìo -lo aveva definito così, confermando la presenza di umani nati e cresciuti nell'Unknown- probabilmente perché a forza di rubare cose per lui strane aveva smesso di farsi domande sulla loro natura.

No, miss Kohn non aveva scambiato la compagnia attuale con quella di persone in una condizione simile alla sua. "Simile", ma non uguale -già solo per il proprio voler rimanere nell' Unknown e aver accettato le stranezze di un mondo nuovo- giocava un ruolo importante nella sua scelta, assieme all'aver notato presto che in ogni caso nessuno dei vagabondi sembrava aver intenzione di fare gruppo con altri che non conosceva, ognuno perso dietro il desiderio di tornare a casa o semplicemente perso dietro i fatti propri.

Peggio per loro, dacché fare gruppo invece avrebbe potuto proteggerli dalle rapine e non solo, e meglio per lei -e Clyde, marginalmente.

Bontà sua, dopo la seconda ruberia insieme l'uomo in questione si era convinto del tutto di avere a che fare con una collega -"Non come quel cavallo ingrato o, peggio, quei tacchini spioni", parole sue- e le aveva dato una mascherina nera da usare durante le rapine.

«Cambiato, dici».

«Già. L'ultima volta che sono passato da queste parti non c'erano questi alberi».

Ecco, sì: gli alberi. Forse avrebbe dovuto dare la precedenza a quelli più che alle proprie elucubrazioni, o anche no, dal momento che dopotutto degli alberi che sembravano pieni di occhi intenti a giudicare chiunque passasse lungo il sentiero non erano più strani dello star viaggiando a bordo di una nave/tinozza.
Erano un po' più inquietanti, quello sì.

«Alberi di Beast?» domandò lei «La proprietaria della taverna però aveva parlato di alberi d'olio».

"Hey girl, look at my mom
She's got it going on
Ha, you're blinded by her jewelry
When you turn your back
She pulls out a flask
And forgets his infidelity
Uh-oh, she's coming to the attic, plastic
Go back to being plastic..."

OTGW- Verloren Und GefundenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora