Il sole è già alto nel cielo quando l'incantatore M raggiunge di nuovo l'ingresso della dimora della creatura chiamata Tre-Tonfi. Ad aspettarlo siede tranquilla l'incantatrice L finalmente in forma umana dopo le tribolate vicende che l'hanno tenuta sveglia per tutta la notte precedente. L'incantatore saluta la collega con il segno segreto dell'Ordine Grigio e dopo essersi accertato dell'assenza di evidenti pericoli nelle circostanze, quasi con la stessa apprensione che lo ha accompagnato il giorno prima, si lascia alle spalle lo splendore del sole mattutino per addentrarsi nell'eterna notte della caverna di Colei Che Dimora nel Buio. Di nuovo egli percorre lo stretto passaggio e la curva a gomito, di nuovo si fa largo tra le formazioni rocciose poco oltre e di nuovo entra nella larga caverna che solamente il giorno prima è stata teatro di una delle più grandi sfide di Permutazionelli di tutta la storia di Tulllandia.
Qui ad attenderlo ci sono tre figure, schierate solennemente come pronte a dare inizio a chissà quale oscura cerimonia. Sono Uther Understore, il bianco cavaliere, John Tre-Tonfi l'instancabile tutto fare della dimora e, al centro, la creatura chiamata Tre-Tonfi in persona.
Per un attimo la vista di questo formidabile trio toglie il fiato all'incantatore di Ninibia, ma è solo per un momento. Mormorando a mezza voce un incantamento protettivo, M trova infatti il coraggio di procedere e si trova ben presto al cospetto dei tre abitanti dell'oscura caverna. Questi ultimi, senza proferir parola, quasi volessero mantenere il più possibile la sacralità del luogo e della circostanza, forse per cercare di incutere timore e reverenza nel visitatore come sono soliti fare i sacerdoti di qualche falso dio, uno per uno si voltano con gran frusciare di vesti e a piccoli passi, quasi scivolando sul pavimento di pietra della caverna, si dirigono verso un passaggio poco distante dal quale filtra una debole luce tremolante.
M li segue, pronto a reagire scatenando gli incantamenti più potenti che conosce nel caso che la strana cerimonia si riveli essere una sofisticata trappola. I timori dell'incantatore sembrano però essere infondati. Oltre il passaggio si estende infatti una nuova caverna, appena più piccola della precedente, ma non altrettanto oscura. Al centro di questa nuova caverna, poggiato sul freddo pavimento di pietra, un oggetto emana una luce cangiante che varia dal bianco luminoso ai colori più cupi dello spettro visibile.
Si tratta del cassetto gelosamente custodito.Non è consentito continuare a narrare le vicende che hanno portato alla creazione dell'Unico Incantamento se prima non si parla del cassetto gelosamente custodito e specialmente dei suoi abitanti.
Già si è narrato che il cassetto non fa parte di nessun mobile ed è ripieno di fili di ogni consistenza e colore tutti intrecciati tra loro in modo apparentemente inestricabile. Tra questi fili abita una moltitudine di strane creature dalle forme più disparate che nulla conoscono di Tulllandia al di là del cassetto gelosamente custodito della creatura chiamata Tre-Tonfi e della caverna che di tanto in tanto possono osservare volgendo gli occhi verso l'alto o sporgendosi dall'alto bordo del cassetto. Ciascuna di esse sembra avere all'interno del cassetto un compito ben preciso che svolge in continuazione quasi senza soluzione di continuità, alcune creature hanno il compito di contare il numero di fili che si intrecciano nel cassetto, altre hanno il compito di intrecciare i fili di un determinato colore con quelli di un altro colore, altre ancora hanno il compito di districare i fili che trovano intrecciati in gran numero.
Tutte le creature del cassetto gelosamente custodito sono ignare di ciò che le altre stanno svolgendo e spesso ciò che fa una viene disfatto un attimo dopo da un'altra e in questo modo l'attività all'interno del cassetto è un frenetico lavorio composto da una moltitudine di attività intrecciate tra loro in modo quasi inestricabile quanto lo sono i fili che riempiono numerosi il cassetto.Nello stretto spazio del curioso tiretto solamente una creatura si distingue dalle altre, sia per tipologia di attività svolta sia per aspetto. Il suo nome è B-Anna-Asiul e più di ogni altro abitante del cassetto conosce la disposizione, i colori e il numero dei fili e più di ogni altro conosce anche le modalità, i tempi e gli scopi delle attività svolte all'interno. C'è chi osa sussurrare con voce tremante che B-Anna-Asiul conosce del cassetto addirittura più di quanto ne conosca Colei Che Dimora nel Buio in persona, ma costoro sono ben accorti a tenere la loro identità segreta e chi di essi non è riuscito in questo intento è misteriosamente sparito in una notte di luna piena senza lasciare nessuna traccia.
B-Anna-Asiul è solita sedere calma in un angolo del cassetto e, guardandosi intorno con attenzione, annotare con cura ciò che le altre creature stanno facendo e quando una di queste per distrazione o per stanchezza si trova in difficoltà ad annodare o a districare o a contare qualche filo, allora si rivolge a B-Anna-Asiul per un aiuto o un consiglio e sempre ottiene sia il primo sia il secondo. Grande è infatti l'attenzione di B-Anna-Asiul per gli altri abitanti del cassetto.
Anche l'aspetto di questa strana creatura è particolare e difficilmente riconducibile ai tratti tipici delle creature di Tulllandia che vivono nei cassetti. I capelli dorati, gli occhi azzurri e la carnagione estremamente pallida suggeriscono che le sue origini sono da ricercare nelle nordiche Terre Innevate che confinano con la terra di Tulllandia dove il clima si fa più aspro e gli inverni più spietati. Gli abitanti di queste terre, messi costantemente a dura prova dalla natura ostile, sono soliti sviluppare un'innata propensione verso l'ordine e l'organizzazione estreme. Queste armi infatti sono determinanti per la sopravvivenza nelle Terre Innevate del nord dove ogni più piccola disattenzione, ogni imprecisione e ogni approssimazione possono determinare il confine tra la vita e la morte. Si dice che a causa delle sue origini, B-Anna-Asiul sia così disturbata dal caos e dalla confusione che regna nel cassetto della creatura chiamata Tre-Tonfi che in tutti i modi cerca di porvi rimedio, ma l'intrico di fili è troppo complesso e i suoi sforzi di coordinare, ordinare, sistemare, indirizzare risultano spesso vani.Comunque nessuno conosce con certezza quali siano le origini della creatura chiamata B-Anna-Asiul ad eccezione forse dell'Araldone, il messaggero più veloce di Tulllandia, che sembra avere con essa un legame misterioso e spesso per questo motivo lo si trova nelle vicinanze se non addirittura all'interno della caverna di Colei Che Dimora nel Buio.
Così è anche quando i tre abitanti della caverna e l'incantatore M entrano nell'antro che ospita il cassetto gelosamente custodito, lo stretto passaggio percorso dai quattro un attimo prima di giungere in prossimità del cassetto non è infatti un corridoio di pietra, è bensì l'Araldone che come di consueto, il corpo a guisa d'arco sostenuto dalla possente fronte poggiata sul pavimento della caverna e dalle gambe leggermente divaricate, si riposa meritatamente dopo chissà quale complicata consegna.“Questo è il mio cassetto gelosamente custodito. E' in grado l'Ordine Grigio di tessere un grande incantamento per riordinarlo in modo definitivo e duraturo?”, dice Colei Che Dimora nel Buio e subito nell'aere si odono i tre cupi rintocchi. Lottando contro l'impulso di tacere e di non aggiungere altro a causa dei tristi rintocchi, con grande sforzo di volontà, M risponde: “L'Ordine Grigio lo è e darà vita e forma ad un grande incantamento se questo è il tuo volere”.
“Questo è il mio volere, l'Ordine Grigio sarà ricompensato per questo servigio. B-Anna-Asiul conosce più di tutti, con l'eccezione di me ovviamente, il contenuto del cassetto gelosamente custodito. La sua conoscenza è a tua disposizione”, risponde la creatura chiamata Tre-Tonfi e questa volta nessuno, nemmeno l'incantatore M, trova la forza di aggiungere qualche cosa.
I tonfi sono così profondi e cupi che persino l'Araldone si scuote dal sonno ristoratore. L'accordo tra l'Ordine Grigio e la creatura chiamata Tre-Tonfi è però siglato e i due incantatori di Ninibia si preparano a tessere il grande incantamento che metterà ordine nel cassetto gelosamente custodito.
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Tulllandia ovvero l'Incantesimo Perduto
HumorDove si narra di come è stato tessuto l'Unico Incantesimo e di come poi è stato perduto. "Il vento gelido delle Terre del Nord spazza le cime delle verdi colline sollevando rumorosamente da terra fitti mulinelli di foglie che ghermiscono l'aria scur...