CAPITOLO VIII.

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- Gaku-. Il ragazzo, seduto a rilassarsi sulla poltrona, alzò gli occhi al cielo.

- Non si usa bussare?- commentò, abbassando il telefono e osservando suo padre sulla soglia della porta.

- Sei nel mio studio, non a casa tua. Perché sei ancora qui?- chiese l'uomo; di solito suo figlio se ne andava appena finito di registrare, in modo da rimanergli vicino il meno possibile, per cui era una rarità la sua presenza lì.

Gaku scrollò le spalle.

- Non avevo nulla da fare- rispose; o meglio, sperava di avere presto qualcosa da fare, ma ne dubitava fortemente.

- Capisco. All'ultimo salone, sei stato con qualche Omega?- chiese l'uomo.

- Non ho messo incinto nessuno- dichiarò Gaku, tornando a guardare il telefono: anche perché, lo faceva solo con Tenn, ma questo a suo padre non poteva specificarlo, e non voleva neanche.

Non gliene fregava che suo padre lo sapesse, ma se l'avesse detto al signor Kujo sarebbe stato un problema.

L'uomo lo fissò per un attimo.

- Gaku, ormai hai ventitré anni: dovresti...-.

- Mi troverò un Omega quando lo deciderò io- lo interruppe il ragazzo - e di sicuro non uno che mi sceglierai tu- dichiarò.

- Ryunosuke. Ha ventiquattro anni- affermò l'uomo.

Gaku assottigliò lo sguardo.

- Ryu è il mio migliore amico; non me ne frega se è il tuo prediletto, non...-.

- Non ti suggerirei mai di stare con un Omega recessivo, non potresti mandare avanti la nostra stirpe. Ma sarebbe un problema se fosse costretto a farsi mordere da qualcuno e venisse portato via dall'agenzia- dichiarò l'uomo - per cui, se vuoi tenerlo come...-.

- Non osare neanche finire la frase- ringhiò Gaku - non intendo essere uno di quegli Alfa circondati da mille Omega per divertimento. E di sicuro non è la fine che Ryu merita; scommetto che non te l'ha neanche chiesto lui- si alzò - Ryu è abbastanza forte da cavarsela da solo. Se non hai altro da dire, esci da questa stanza- ordinò.

L'uomo lo fissò per un attimo.

- Prima o poi diventerai abbastanza maturo da capire che ci sono cose più importanti dei sentimenti- affermò, prima di voltarsi e uscire dalla stanza.

- Tsk, credibile detto da uno che è depresso da anni per essere stato mollato- borbottó Gaku, tornando a sedersi.

Suo padre aveva detto così, ma era proprio per i sentimenti che lui si trovava a inseguire un ragazzo con cui non era libero di stare; e non sapeva neanche se lo sarebbe diventato in tempo per non finire carne da macello in mano al governo, o peggio, a suo padre, che lo avrebbero obbligato a sposare qualche Omega nobile o simili.

Solo che non poteva certo obbligare Tenn a stare con lui... Aveva già provato a convincerlo varie volte, ma per un motivo che non voleva dirgli il minore si rifiutava categoricamente di andare contro a ciò che gli diceva suo "padre".

Anche in quel periodo, in cui Gaku sarebbe rimasto volentieri con lui per aiutarlo, il minore gliel'aveva sempre proibito...

Sentì il suo telefono squillare e rispose alla chiamata.

- Pronto- sbuffò.

- Litigata con tuo padre?- chiese Ryu, dall'altra parte del telefono.

- Hai indovinato- borbottó il bianco - Tenn? Ha novità?- chiese.

- Mi dispiace Gaku... Mi ha detto che non vi potete vedere, e poi è sparito- mormorò il maggiore.

Un grugnito di frustrazione uscì dalle labbra di Gaku, che ancora non riusciva a comprendere quella scelta.

IDOLISH7: OMEGAVERSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora