Verità svelate 90

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Entrai oltre l'uscio il modo in cui karagan mi guardava era sorprendente mi domando se acquisendo i miei poteri io fossi diversa, se no d'avvero non capivo il reale motivo per il quale mi stesse guardando in quel modo.
Mit era lì, fermo ad osservare il lupo con aria sconvolta, sentivo stesse per succedere qualcosa ma il fatto è che non avevamo tempo.

Mio padre era alquanto spaventato non era abituato a vedere tale regno e tali creature, il suo volto durante il tragitto non fu altro che misto a terrore e curiosità.
Non è stato molto lungo come viaggio, le ore del mondo ombra passano più lentamente,perciò per un attimo mi sentí disorientata nonostante oramai si fosse fatto giorno.

La guerra era agli sgoccioli e Il mio unico desiderio, era quello di vedere la mia gente convivere in serenità tra loro senza più odio, senza più giudizio, solo è semplicemente la calma, la pace ma soprattutto la felicità, era arrivato il momento di sconfiggere Ethos.

Ad un tratto mentre ci incamminavamo verso lo sguardo del re una piccola nube comparì di fronte a me.

Era il mio piccolo bimbo roccioso.

G: sapevo saresti tornata!
Non avevo dubbi.
Tu non ci abbandoneresti esclamò contento di vedermi, per poi svolazzarmi intorno.

V: ovviamente non l'avrei mai fatto, vi devo parlare, c'è qualcosa che mi tiene ancorata a voi più di qualsiasi altro al mondo.
E non si tratta più di un semplice bene, voi siete la mia gente, ricordo ogni mia molteplice vita, voi siete il mio futuro, il mio destino si è compiuto, il mio potere risiede in me, la Gemma adesso sono io.
Io sono colei che stavate cercando, Io sono La Fenice.
Sono consapevole che qualcuno dubitasse già di questo, perciò un giorno passato qualcuno esclamò alle mie orecchie che gli sarei servita.
Karagan, i tuoi dubbi e il tuo sesto senso a quanto pare non si sbagliavano.
Combatterò al tuo fianco, difenderò la nostra gente.

K:Non posso crederci.
Dubitavo in qualcosa, ma non in questo. Mi servivi sì, ma non a questo. Non avrei mai voluto che tu rischiassi la tua vita.
Ma bensì mi servivi per capire.

V:Capire che cosa karagan?
Perché non ti stupisce il fatto che sia io? perché non ti vedo felice.

K: sarai pur immortale Vivien, ma ogni singolo graffio sulla tua pelle,per me sarà una sconfitta.

Erik:Non avrai mai la mia bambina.-Eclamò mio padre.

V:Ti sembra momento papà?
Tranquillo io non sono niente per lui.
Gli servo e basta.

Ad un tratto la terra iniziò a tremare.

Michel:Non abbiamo tempo,tutti fuori.

Ogni essere presente all'interno del castello corse via.
Il palazzo non era sicuro.
Tutto stava per cedere.
Istintivamente scappammo tutti ai giardini posteriori, d'altronde essi non erano circondati da mura,era in luogo più sicuro in quel momento.

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