Capitolo 3 Laila

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Sono arrivata da Hanna da mezz'ora. Da quando sono arrivata, lei ed Henry non hanno fatto altro che abbracciarsi o limonare tutto il tempo. Stiamo aspettando Garcia, il migliore amico di Henry per andare là tutti insieme. Non è prestissimo, ma  come dice Henry "Alle feste è sempre meglio arrivare un minuto dopo piuttosto che un minuto prima". Vabbè.
Dopo una decina di minuti si sente lo strano "driiiiin" del campanello di Hanna. Ha un suono molto stonato e mi mette i brividi. Subito i due (finalmente) si staccano e aprono Garcia.
"Ciao Matt" lo saluta Henry "tutto ok?" continua.
"Ciao Bro. Tiriamo avanti, tu?" risponde Garcia.
"Andiamooo!!! Non voglio arrivare tardi!"lo interrompe Hanna. A volte penso che abbia un entusiasmo ed un ottimismo  invidiabile. È la persona più estroversa e solare di tutto il pianeta: non conosco nessuno in questo mondo che possa essere capace di odiarla. Mentre i ragazzi si salutano, mi arriva una notifica. Ah. Un messaggio della mamma
Mamma
Ciao!! Tutto bene la serata? Sei ad una festa? Fammi sapere. Xx
Un attimo. Come cazzo fa a sapere che sono qui? Probabilmente glielo avrà detto papà.
Laila
Ciao mammaaa!!! Si, sono ad una festa con Hanna, pk?
Mamma
Così, tanto per sapere. Ah e giusto per info lo sai quali sono le regole. No alcol, fumo, droga o ragazzi.
Laila
Mamma, tranquilla. Siamo solo io ed Hanna. Bugia.
Mamma
Ok, però mi raccomando. Stasera sono a casa. Alle 12 a letto
Laila
12.30? Plssss :⁠-⁠)
Mamma
12.30 sia. Buon divertimento, ti voglio bene! ;⁠)
Laila
Anch'io.
La cosa triste è che quelle poche volte che la mamma mi dimostra affetto, per quanto io ci possa provare, non riesco crederci. Penso che se lei mi volesse davvero bene sarebbe più presente.
"Lailaaa noi stiamo andando! Tu vuoi rimanere qui tutta sera? Ah, comunque lui è Matt; Matt, lei è Laila" dice Hanna con tanto entusiasmo.
"Lo so" risponde lui. Che arrogante. Già non lo sopporto.
"Piacere mio. Vogliamo andare?"ribatto io acida.
"Dai ragazzi andiamo? Va bene arrivare tardi, ma non troppo tardi!" si intromette Henry.
"Ok, andiamo" dico io. Ci avviamo verso la macchina ed Henry si mette alla guida. Non so se fidarmi.

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