Treno Firenze - Roma
Lunedì 3 Luglio 2006, ore 08:00 circa
Il suo bisogno di precisione poteva essere, a volte, una sorta di impedimento. Marco riusciva a rendersene conto anche da solo, ma non poteva, o non era interessato a fare nulla per evitarlo. Amava quei semplici rituali. Le abitudini e i piccoli gesti che ripeteva quotidianamente erano, per lui, una sorta di mantra religioso.
Sembrava un antico maestro del tè giapponese, mentre cambiava l'ottica della sua macchina fotografica. L'obiettivo grandangolare, come ben sapeva, era più adeguato se si volevano fotografare monumenti o grandi edifici e questo si sarebbe adattato perfettamente alle necessità della giornata.
Nulla poteva distrarlo mentre avvolgeva l'obiettivo rimosso con un soffice tessuto. Doveva proteggerlo dalla polvere o da altri agenti esterni, si accertò quindi che ogni singolo lembo del panno aderisse a quel costosissimo oggetto, prima di riporlo nello zaino dove sarebbe stato al sicuro inserito nel suo alloggio sagomato nella gomma piuma.
Nulla poteva distrarlo mentre teneva la macchina fotografica in una mano e il nuovo obiettivo nell'altra. Entrambi gli strumenti erano sollevati all'altezza degli occhi, permettendogli di allineare i due punti rossi che servivano come riferimento. Con precisione millimetrica ruotò poi di novanta gradi l'obiettivo rispetto al corpo macchina ascoltando attentamente il familiare clack che indicava il perfetto accoppiamento tra i due elementi.
Nulla poteva distrarlo mentre, con estrema calma richiudeva la cerniera lampo dello scomparto inferiore del suo zaino, appena riempito di uno dei suoi tesori.
Nulla poteva distrarlo. Nulla!
Nemmeno il controllore di quasi cento chili, tutto sudato, che continuava a ripetergli con un vocione baritonale:
«Ehi! Le sto chiedendo se ha il biglietto... Mi sente?»
Solo a quel punto Marco uscì dal suo stato ipnotico e tornò con i piedi e la testa sulla terra rendendosi conto di essere osservato dagli altri passeggeri accanto a lui e dall'uomo in uniforme con uno sguardo a metà fra lo stupore e l'odio puro.
Naturalmente aveva il biglietto, era al sicuro in una delle tasche laterali del gilet da caccia che aveva indosso.
Lentamente, accennando una smorfia che doveva sembrare un sorriso e senza dire una parola, allungò il biglietto mostrandolo all'impaziente controllore che quasi glielo strappò di mano.
L'uomo, dopo aver confrontato il codice stampato con le informazioni contenute nel suo computer palmare, restituì il biglietto al ragazzo.
«Buona giornata!» Disse, anche se quel saluto suonò tutt'altro che cordiale e passò, finalmente, al passeggero successivo.
Marco non si scompose. Era abituato a questo tipo di confronti con le persone. Il suo carattere lo rendeva diverso e spesso incomprensibile agli occhi degli altri. Di contro per lui, le persone erano tutte superficiali. Vivevano vite frenetiche, ignare del valore di dedicare il giusto tempo ad ogni gesto e assaporarne ogni dettaglio.
Questa percezione alimentava la sua convinzione che l'armonia stessa del mondo dipendesse da questo approccio.
Nelle sue interazioni, Marco sembrava quasi rallentato, i suoi movimenti erano come una danza anche nelle azioni più semplici. Il suo atteggiamento tranquillo veniva, ovviamente, spesso frainteso e considerato con indolenza dalle altre persone, abituate a vivere la vita con un ritmo più accelerato.
Marco dal canto suo tendeva ad ignorare ogni tipo di rimostranza nei suoi confronti. Quindi, senza che la sua aura fosse minimamente perturbata dall'accaduto, rimise il biglietto al suo posto assicurandosi che fosse esattamente nella stessa posizione che aveva poco prima, ovvero, con la faccia principale, quella che aveva impressa i dati di viaggio, che dava verso l'esterno. Tirò un sospiro di sollievo: l'ordine del mondo era salvo. Il biglietto era al suo posto, il suo zaino era in ordine e la macchina fotografica aveva l'obiettivo giusto montato.
STAI LEGGENDO
La Piuma sulla Pelle
Mystery / ThrillerRoma, estate 2006. Un'artista dallo spirito ribelle, un fotografo affetto da turbolenti problemi relazionali e un astuto ispettore bloccato in una carriera stagnante da oltre vent'anni, si trovano a condividere un'indagine di omicidio che li condurr...