Pov Edward
"Ciao ragazzi" dice Henry "Lui è Daniel Bain" ripete indicando il ragazzo della bici che nel frattempo mi guarda male come se non avessi fatto di tutto per non investirlo:forse avrei dovuto metterlo sotto.
"Allora dopo andiamo da Statbucks e poi al bowling?!" Esclama entusiasta Henry guardando me, Alice e gli altri ragazzi lì presenti che, intanto, ci avevano raggiunto.
Davanti a me c'erano Alvin Clain, Dylan Gibson e Philip Aniston che sono tre amici di Henry con i quali, delle volte, sono costretto ad uscire; sono dei tipi poco raccomandabili a cui piace sballarsi alle feste e farsi ogni tipa che gli passa davanti sfruttando la popolarità e i soldi che hanno.
Al mio fianco, oltre ad Alice, siede Richard Carter che, al contrario delle persone che frequenta, è un tipo ok, rispetta i limiti e rimane sobrio quasi sempre. Da molti è considerato lo "scapestrato" della sua famiglia, da quanto ho capito non ha mai voluto venire ad Harvard, ma i suoi, come accade spesso in questi casi, lo hanno "costretto" a frequentare quest'università invece di permettergli di realizzare il suo sogno di viaggiare per il mondo e se c'è qualcuno che lo può capire quello sono sicuramente io.
Accanto a Richard c'è un nuovo arrivato, credo che sia del primo anno, a differenza dei precedenti che ho nominato, i quali sono della mia età. Credo si chiami John e, per quanto ne so, è amico di Richard da quando sono piccoli, il loro rapporto mi sembra un po' strano, ma eviterò di commentare.
"Quindi chi viene stasera?" Ripete Henry felice.
"Per noi va bene bro"dice Dylan dopo aver avuto l'approvazione degli altri due.
"Per noi è ok" risponde Richard e John annuisce accanto a lui.
"Noi, teoricamente dovremmo andare al sushi" dico io sperando che la conversazione finisca lì.
"Ok allora tutti al sushi!" Esclama Henry dando un colpetto sulla spalla al tipo della bici e proponendo " Tu ci sei vero Daniel?"
" Mh...va bene credo di si"
A quel mi irritai leggermente, ma se c'era una possibilità di trascorrere la serata anche con loro e non solo con Alice,l'avrei accettata subito. Lei purtroppo non la pensava come me.
"Ma che cazzo dite? È maleducazione auto invitarsi ad un appuntamento! Henry perché non vai a starbucks con gli altri e ci lasci soli?!"grida lei tanto da farci richiamare dal prof Parker.
Nessuno dice più una parola e iniziamo a seguire seriamente la lezione, inutile dire che Henry non aveva neanche ascoltato una parola di ciò che aveva detto Alice.
John pov
8pm
Siamo appena arrivati al sushi, Richard, seduto al posto del guidatore della sua Lamborghini bianca, parcheggia sul retro del locale. Colpisce lentamente la mia spalla per attirare la mia attenzione.
"Com'è stato il primo giorno?" Alzo lo sguardo e incontro i suoi profondi occhi scuri "Bene dai, conoscevo già la maggior parte dei tuoi amici, e anche Daniel, il ragazzo nuovo, sembra simpatico".
Richard accenna un sorriso "Non farti problemi, se questa sera non ti senti a tuo agio e vuoi andare via, facciamo pizza e videogames da me come ai vecchi tempi".
Continuando a guardare il suo volto mi rendo conto che preferirei passare una serata con lui come quando eravamo al liceo anziché con tutti gli altri.
"Si certo perché no, vada per la pizza"
Il ragazzo davanti a me inizia a ridere "va benissimo per me" strappando una risata anche a me.
Mette nuovamente in moto l'auto e poggiando entrambe le mani sul volante esce dal parcheggio del ristorante.
Inoltrata la strada principale di Boston rimaniamo bloccati nel traffico, Richard allunga la mano verso lo schermo dell'auto facendo partire una vecchia canzone di moda anni fa "ci tocca aspettare ancora un po' " e così facendo appoggia la testa al sedile e cviude gli occhi per rilassarsi un attimo. Dopo venti minuti circa riusciamo ad uscire dal traffico e arriviamo a casa sua. "Non c'è nessuno i miei sono in viaggio per lavoro in Europa fino alla prossima settimana, vai a metterti sul divano e scegli in videogioco, io intanto prendo da bere ed ordino le pizze"
Faccio come detto, ho l'impressione che questa sarà una lunga serata...
