Capitolo 37

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Sono trascorsi ormai sei mesi da quando io e Luke abbiamo
chiarito i nostri sentimenti. Luke voleva che andassi a vivere da lui,
ma io non volevo affrettare troppo le cose, per questo ho insistito
per riavere il mio vecchio appartamento. In realtà questa mia
decisione non ha minimamente scalfito le intenzioni di Luke,
infatti da quando è iniziata la nostra relazione non abbiamo
trascorso nemmeno una notte separati, Luke finiva sempre per
venire da me, o io da lui. E così alla fine dopo sole due settimane,
ho ceduto. Mi sono definitivamente trasferita a casa sua. Però non
ho ripreso il lavoro nella società di Luke, volevo trovare la mia
strada, amavo tanto insegnare quando ero a Napoli e speravo di
ritrovare quella stessa passione nel lavoro anche qui a San
Francisco. Per il momento sto tenendo lezioni private di lingua
italiana, Luke mi appoggia in ogni mia scelta, è sempre così
premuroso e rispettoso nei miei confronti, ha accettato di non
interferire nella mia carriera, all’inizio infatti si era offerto di
mettere mano alla sua agenda e di sfruttare alcuni dei suoi
agganci per trovarmi un buon lavoro ma io non ho esitato un
attimo a rifiutare, gli ho spiegato che voglio farcela con le mie sole
forze e lui non ha insistito, ha capito le mie ragioni ed ha anche
ammesso di amarmi ancora di più proprio per questo. Ho ripreso
le mie amicizie qui a San Francisco, all’inizio sono rimasti tutti
sorpresi di apprendere della mia storia con Luke, tutti tranne
Susan naturalmente. Sono tutti felici per me, le mie storiche amiche sono tornate a Napoli, non prima di aver fatto un bel
“discorsetto” a Luke sul fatto che nel caso mi faccia soffrire
attraverseranno l’oceano solo per tagliarli…ok non voglio
concludere la frase ma penso si sia capito. I miei genitori mi hanno
raggiunto qui per un po’, hanno conosciuto Luke e ne sono rimasti
molto contenti, sembrano andare molto d’accordo, alla fine però
sono dovuti tornare a Dubai. E quindi sono sei mesi che vivo su
una nuvola, mi sembra tutto così surreale, a volte ho paura di
svegliarmi e scoprire che sia tutto un sogno. Ma non è mai
successo, perché tutte le mattine è Luke a svegliarmi con un bacio,
ed ogni mio timore viene spazzato via. Pur essendo sabato Luke è
dovuto uscire presto questa mattina, aveva un appuntamento di
lavoro, ma prima di andarsene mi ha detto che per farsi perdonare
stasera mi porterà fuori a cena. Io nel frattempo ho organizzato
una giornata di shopping sfrenato con le mie amiche, voglio
trovare un abito per stasera che lascerà Luke senza fiato. Prima di
uscire mi soffermo a guardare la cornice che ho regalato a Luke,
adesso non è più vuota ma a renderla ancora più bella c’è una
nostra foto in cui abbiamo stampato sul volto due enormi sorrisi,
stupidi e innamorati. Sorrido prima di uscire chiudendomi la porta
alle spalle. Raggiungo il luogo dell’appuntamento e trovo già le
mie amiche ad aspettarmi < eccola qui la lady del boss > scherza
Gloria quando mi vede arrivare, dopo tutto questo tempo ancora
non sono abituati all’idea di me e Luke insieme e continuano a
fare battutine < preferisco essere chiamata sua altezza grazie >
rispondo con finta serietà, le ragazze scoppiano a ridere e mi
abbracciano < su forza andiamo, lo shopping ci aspetta > dice
Diane, e tutte ci incamminiamo lungo il marciapiedi. Ho perso il
conto del numero di abiti che ho provato, siamo entrate in
tantissimi negozi ed ho in mano un’infinità di buste ma sono soddisfatta dei miei acquisti. Per stasera ho comprato un abito di
satin lungo dorato che avvolge in modo seducente le mie curve.
Per completare l’opera ho anche acquistato un completino intimo
di pizzo che sono sicura piacerà molto a Luke, le ragazze non
hanno fatto altro che fare commenti sul mio acquisto, Gloria
continua a chiedermi pettegolezzi piccanti sul suo capo che io
rifiuto categoricamente di darle e lei come al solito sfodera un
muso imbronciato che secondo lei dovrà farmi cedere prima o poi.
Ma si sbaglia di grosso.
Mi guardo allo specchio soddisfatta del risultato, mi do un ultima
passata di rossetto prima di uscire dal bagno, mi incammino verso
il soggiorno dove trovo Luke seduto sul divano con il suo iPad tra
le mani, quando sente i miei passi alza lo sguardo su di me e
rimane bloccato, e si, con la bocca aperta. Obiettivo centrato e
affondato < sei stupenda > mi dice Luke alzandosi e venendomi
incontro, mi prende la mano nella sua e ci deposita un casto bacio
< è pronta signorina per questa magica serata?> mi chiede <
prontissima > esclamo, e lo sono davvero, mi piace sempre molto
stare in compagnia di Luke, anche se viviamo insieme lui è sempre
impegnato con il lavoro ed io con il mio, passiamo davvero troppo
poco tempo insieme per i miei gusti, o forse sono io che sono
incontentabile, il tempo con Luke mi sembra sempre poco, ne
vorrei sempre di più. Saliamo in macchina e ci mettiamo in viaggio,
non so dove mi porterà ma non mi interessa, mi basta stare con
lui per essere felice. Quando arriviamo a destinazione spalanco gli
occhi per la sorpresa, mi giro a guardarlo e lo vedo sorridere
soddisfatto < ti ricordi allora di questo posto? > < e come potrei
mai dimenticarlo > e in effetti è così, ci troviamo nel ristorante
dove Luke mi portò a cena quella sera, quando ci incontrammo per caso per strada e lui era ancora fidanzato con Natasha, una
vita fa. Quella serata è stata uno dei momenti più belli che ho
trascorso con Luke, la porto nel cuore, occupa un posto speciale,
quella sera vidi Luke sotto una nuove luce, mi avvicinai un po’ di
più a lui, ricordo ancora come rimasi stupida della nostra
complicità, di come il tempo in sua compagnia fosse volato, non
ero mai stata così bene in compagnia di un uomo, nonostante il
fatto che non lo conoscessi da molto avvertivo già quel senso di
familiarità, di casa. Solo che allora non lo capivo, o meglio, non
volevo capirlo, ma adesso appare tutto così evidente. Luke mi
accompagna all’interno dove un cameriere ci accoglie e ci
accompagna al nostro tavolo. La temperatura non è ideale per
stare in terrazzo, ma godiamo lo stesso di un ottima vista. Il nostro
tavolo si trova adiacente ad una grandissima vetrata con una vista
spettacolare, un modesto separé viene posizionato accanto a noi
per garantirci la giusta privacy < sei contenta?> mi chiede Luke, è
davvero interessato alla mia risposta, se non lo conoscessi potrei
dire che sembra nervoso < moltissimo, non mi aspettavo mi
portassi qui, grazie > gli sorrido e gli prendo la mano, mi sento di
rassicurarlo anche se non so per cosa esattamente, lui annuisce
ora più rilassato < goditi la serata, voglio che sia perfetta > < basti
tu per rendere la serata perfetta > questa frase mi suona così
sdolcinata alle mie orecchie ma è la verità, e spero davvero che lo
capisca che non ho bisogno di sfarzi o lussi per essere felice, mi
basta lui < vorrei solo renderti felice la metà di quanto tu faccia
felice me > gli stringo la mano e lo guardo diritto negli occhi < ti
amo Luke > < ti amo Incoronata > oddio, il modo in cui pronuncia il
mio nome mi lascia sempre senza fiato, con quel suo accento
americano gli dona un suono melodioso, ho sempre odiato il mio
nome, ma pronunciato dalle sue labbra sembra il nome più bello del mondo. La cena procede magica come fu la prima volta, non
ho idea di quello che succede attorno a me, il mondo scompare e
restiamo solo io e lui. Luke ha la testa girata verso il panorama che
si scorge oltre il vetro, ed ha lo sguardo perso nel vuoto sembra
pensieroso, un senso di disagio mi sorprende ma scuoto la testa
per cacciarlo via e mi volto anche io verso la vetrata, la vista è
bellissima, a un certo punto sento le dita di Luke accarezzarmi la
mano, mi giro a guardarlo e lo vedo fissarmi intensamente,
arrossisco sotto al suo sguardo < che ne dici di farci un giro in
terrazza > mi chiede, io annuisco < mi sembra un ottima idea >
Luke alza una mano e un cameriere si presenta magicamente al
nostro fianco, dopo aver scambiato due parole con Luke scompare
velocemente per tornare dopo pochi minuti con i nostri soprabiti,
Luke mi aiuta ad indossarlo e ci incamminiamo verso l’esterno
mano nella mano. Passeggiamo lungo la grande terrazza, saliamo i
gradini e ci fermiamo accanto alla facciata, Luke mi si avvicina, mi
accarezza una guancia e poi delicatamente posa le sue labbra sulle
mie, è tutto così magico, sembra di essere in una di quelle favole
che mia mamma mi leggeva da bambina, quando il principe bacia
la principessa ed io anticipavo sempre la voce di mia mamma nel
pronunciare la fatidica frase “e vissero felici e contenti “. Un dolce
suono di violino mi giunge alle orecchie, io e Luke ci scostiamo
lentamente e ci voltiamo in direzione della musica, un uomo in un
elegante completo nero sta suonando un violino solo per noi, Luke
mi prende la mano e mi fa volteggiare, mi fa volare tra le sue
braccia, lasciamo che la musica ci guidi in questo momento
magico, ci scambiamo con gli occhi parole d’amore mentre io
volteggio sotto alle stelle. Quando la musica finisce noi
continuiamo ad ondeggiare l’uno nelle braccia dell’altro finché
Luke mi fa terminare in un elegante casquè e mi bacia, un bacio dolce ma allo stesso tempo passionale, mi invade la bocca con il
suo sapore e a me viene quasi da piangere, mi sento così felice.
Uno scoppio improvviso mi scuote ed io mi stacco da Luke e mi
giro per scoprire l’origine di quel rumore, e ne rimango
affascinata. Alzo lo sguardo verso il cielo a guardare i giochi di
colori creati dai fuochi d’artificio, creano un’atmosfera suggestiva
sullo sfondo del Golden Gate che con la sua maestosità occupa
l’intera scena, le luci della città e dei fuochi d’artificio che si
rincorrono nel cielo sono le uniche cose ad illuminarci, non so se
sia più bello l’effetto che creano nel cielo o il riflesso sullo
specchio d’acqua, con il sorriso sul volto mi giro a guardare Luke e
lo trovo inginocchiato avanti a me con una scatoletta tra le mani
che si appresta subito ad aprire, un anello con un grande
diamante al centro mi compare davanti < mi vuoi sposare? > mi
chiede Luke mentre i fuochi d’artificio continuano il loro gioco, le
lacrime che prima ho trattenuto ora sgorgano inesorabili sulle mie
guance < si > rispondo senza fiato, vedo Luke sorridere, si alza e si
avvicina per infilarmi l’anello al dito, e prima che possa ammirarne
il risultato si avventa sulle mie labbra togliendomi il respiro e la
capacità di ragionare. Luke si stacca da me, ha le pupille dilatate
ed il fiato corto < ora sarà meglio tornare di corsa a casa se non
vuoi dare scandalo > mi prende per mano e mi trascina verso
l’uscita del locale < è da quando ti ho vista con quel vestito che
non vedo l’ora di togliertelo > io sorrido e lo seguo con il cuore a
mille.

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