<<Lando? Ma almeno mi stai ascoltando?>> <<Eh? Ah si scusa mamma, dicevi?>> <<ma si può sapere a cosa stai pensando? Credo che tu non abbia ascoltato nemmeno una parola di quello che ti ho detto>> effettivamente era vero <<Si, scusami, stavo pensando>> anche questo è vero, oggi Alice parte per l'Italia, da quando è arrivata Sofia non abbiamo più avuto modo di parlare e in classe si è sempre seduta vicino a Kelly. <<Dai Landino dimmi ciò che ti passa per la testa, è un po' che non parliamo seriamente>> effettivamente è vero, ovviamente le ho raccontato dell'incontro con Jos al giardino giapponese, ma non le ho detto della situazione con Ali, perchè sono abbastanza confuso, è un'amica, ma perchè penso a lei così tanto? Anche Max l'ha notato. <<Pensi all'italiana vero?>> <<si nota così tanto?>> dico mantenendo lo sguardo verso il tavolino. <<Basta vedere come la guardi Lan, non credo che se fosse stata una semplice amica l'avresti invitata a dormire qua, c'era anche lei al giardino con te, ma non hai innalzato un muro, anzi, anche se so che non le hai raccontato nulla, l'hai fatta rimanere qua>> non rispondo, perchè so che ha ragione e lo sa anche lei di averla. <<Dov'è lei ora?>> <<Deve partire per l'Italia, mi ha scritto e dice di avere il volo tra due ore>> <<E tu sei qui? Forza ragazzo mio, alzati, abbiamo della strada da fare>> Si alza e si va a mettere la giacca <<Vuoi muoverti Lando? altrimenti non riuscirai mai a salutarla!>> mi risveglio e corro direttamente in garage.
Arriviamo in aeroporto e io corro verso la zona di imbarco, la vedo, sta ridendo con Sofia. <<ALI!>> <<Lando? Che ci fai qui?>> non rispondo e l'abbraccio <<non potevi partire senza che io ti salutassi, mi mancherai, voglio essere aggiornato, se stai male non ci metto niente a venire in Italia>> sussurro ancora abbracciato a lei <<stai tranquillo landito, ti scrivo>> <<Avete finito? Mi sta venendo il diabete, Ali abbiamo un volo da prendere, forza>> <<A presto Landito, ti scrivo!>> Le saluto con un cenno e resto a guardarle fino a quando non le perdo di vista, con la consapevolezza che la bella italiana forse non mi è totalmente indifferente. Torno da mia mamma che è stata ferma a guardare la scena da lontano e la abbraccio <<Grazie mamma>> <<Sai che farei di tutto per te landino, forza torniamo a casa>>alice
sto partendo adesso, mi mancherai anche tu, ti scrivo quando sono a Torino
lando
topCredo che sia arrivato il momento di parlare con Jack, seriamente però, è giusto che sappia chi ero prima, non sarà facile, ma devo.
lando
amico riesci a venire da me?
jack
sono già a casa tuaInfatti qualche minuto dopo suonano al campanello <<Lando!>> <<Jack! Quindi ti stavi auto- invitando a casa mia?>> <<ovvio, tanto sapevo che eri a casa a fare nulla>> rido e lo faccio salire in camera mia, di sotto c'è mamma non voglio disturbarla, ha già fatto molto per me oggi. <<Allora? Perché mi hai detto di venire? Sarei venuto lo stesso eh>> <<In realtà dovevo parlarti>> <<volevi dirmi che ti piace Alice? No perchè giusto per dirtelo, era scontato>> gli lancio un cuscino addosso e mi metto a ridere, senza negare però, non sarei credibile. <<Dai che dovevi dirmi>> ok, allora adesso da dove inizio? <<Non mi sono sempre chiamato Lando Williams>> fa una faccia perplessa e io continuo <<da piccolo portavo il Nome di Lando Westr, sono stato adottato quando avevo 8 anni>> << E TU ME LO DICI SOLO ADESSO?>> ok mi immaginavo questa reazione <<non mi è mai piaciuto parlarne, anche Max l'ha scoperto solo qualche settimana fa, ma è giusto che tu, essendo il mio migliore amico lo sappia>> mi guarda come per dire di continuare <<Quando ero piccolo, mia mamma e mio papà si sono separati e lui è sparito, mia madre ha iniziato a bere e credo anche ad assumere sostanze, ogni sera mi picchiava urlando che ero io la causa della sua vita distrutta, ogni sera collassava e io la trascinavo sul divano, mi prendevo tutte le colpe, badavo anche a Max, non volevo che succedesse qualcosa a lui. Poi un giorno mia madre mi presentò il suo nuovo compagno, Jos, non mi piaceva ma la mamma era felice quindi lo ero anche io, volevo solo essere tranquillo, poi però un giorno per sbaglio ho parlato mentre Jos parlava, mi hanno picchiato entrambi, ma io continuavo a pensare a Max. Una sera, quasi un mese dopo, io ero pieno di lividi a causa delle botte che mi davano, Jos si era stancato di me, mi ha lanciato qualcosa in testa, ho ancora la cicatrice tra l'altro, e la mattina dopo mi sono svegliato in orfanotrofio, il ricordo che ho prima che diventi tutto nero è mia madre che urla: "si hai ragione, causa solo problemi" ci ho messo 6 mesi a riprendermi Max, siamo restati in orfanotrofio un mese prima che i Williams ci adottassero. So come ci si sente a non sentire casa un posto sicuro e come ci si sente a non averne una, per questo non sono riuscito a non aiutare Alice quando ho sentito le urla a casa sua, so come ci si sente a tornare e finire in mezzo alle persone arrabbiate che finiscono per prendersela con te, scusa se non te l'ho raccontato prima, ma...>> <<Sono felice che tu me l'abbia detto, non importa quando, l'hai fatto, ti sei confidato con me anche se era difficile e sono veramente felice che tu sia riuscito a farlo, e soprattutto che ora stai bene>> ci abbracciamo, è come un secondo fratello per me, ora, solo lui sa dei maltrattamenti, oltre i miei genitori ovviamente.
<< Dai, momento affettivo finito>> scoppiamo a ridere, questo ragazzo sa sdrammatizzare in ogni situazione.alice
sono a casa, a Ivrea, guarda!Allega una foto di un fiume con i fuochi d'artificio, poi mi arriva una sua videochiamata e io guardo Jack <<DAI AMICO RISPONDI!>> Infine mi prende il telefono e risponde lui.
<<Ciao Ali!>> dice Jack <<ciao Jack! Guardate che belli! >> poi inquadra i fuochi, quando finiscono si inquadra, è vestita di giallo e rosso, e ha stemmi con i diavoli ovunque sulla felpa, che segnano i vari anni della squadra. <<I fuochi sulla Dora sono bellissimi vero?>> dietro la sua figura si vedono fiumi di persone, tutte vestite con colori diversi << Si, MA QUANTA GENTE C'È>> dice Jack vedendo la massa <<ve l'avevo detto che era una religione, SOFI sta passando il corteo!>> inquadra delle persone delle varie squadre, poi gira la fotocamera <<Lando... ti dedico il carnevale>> e chiude la chiamata. Sono fermo a guardare il telefono <<cos'è appena successo?>> chiedo <<TI HA APPENA DEDICATO IL CARNEVALE!>> Cosa significa? So quanto sia legata a questa festività, sono perplesso mentre Jack sta saltando felice <<IO LO SAPEVO!>> non gli rispondo nemmeno, sarebbe una battaglia persa. Arriva il momento per Jack di tornare a casa, io mi metto nel letto con un pensiero fisso, mi ha dedicato il carnevale, mi farà uscire pazzo questa ragazza, lo so.

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Sunset on the sea
RomanceLando e Alice, due ragazzi che sanno cosa significa crescere troppo in fretta. Lei ancora nella confusione della sua vita, lui che è tormentato dai fantasmi del suo passato. Riusciranno a uscirne prima o poi senza farsi male?