Come tutti i giorni suona la sveglia al mattino presto e chiaramente l'unica a svegliarsi sono io, mi preparo il più velocemente possibile e appena ho fatto sveglio anche lando. Con delicatezza gli accarezzo la faccia e gli lascio un bacio su una guancia "ma buongiorno, vestiti che dobbiamo andare a fare colazione insieme agli altri" a fatica si alza dal letto e va in bagno per prepararsi, non mi ha neanche risposto ma lascio stare magari è solo agitato per la gara. "sono pronto andiamo" usciamo insieme dalla stanza ma qualcosa sembra diverso in lui "stai bene lando?" Annuisce e basta. Arriviamo in sala colazioni e non c'è nessuno forse siamo in anticipo o in ritardo non ne ho idea. Ci sediamo al tavolo e come sempre lui va a prendere da mangiare ma torna solo con un piatto, pensavo ne prendesse uno anche per me. Non fa niente, tanto non avrei mangiato. L'unica cosa che fa è lanciarmi un pacchetto di fette biscottate "mangia" non so perché si stia comportando cosi, forse è colpa mia? Osservo attentamente la confezione davanti a me, non voglio mangiare ma credo che possa rallegrare lando. Iniziano a mangiare, io cerco di aprire la confezione. Dopo svariati tentativi riesco ad aprirle e ne tiro fuori un pezzettino che assaggio, inizio a sentirmi male ma cerco di nasconderglielo. Ho mangiato a colazione, e sembra felice che io l'abbia fatto. In ascensore per ritornare in stanza mi osserva attentamente "almeno oggi hai mangiato qualcosa" lo guardo mentre annuisco ma lui ha lo sguardo fisso davanti a se.
Al circuito come sempre ci andiamo insieme ma è stato un viaggio silenzioso e cosi anche per tutto il tragitto fino al garage McLaren, non ci siamo neanche tenuti per mano. Al nostro angolo dove ci riuniamo sempre noi ragazze c'è un'atmosfera diversa dal solito c'è chi è incazzata, chi è stanca e chi è nostalgica "come va sofi? Spero che almeno a te vada bene perché non so se lo sapevi ma Pierre ha organizzato una serata per soli uomini e si prendono tutta la stanza" mi sistemo sulla sedia e cerco di mettermi all'ombra "in realtà sono un po' triste lando è da tutto il giorno che si comporta in modo strano ed ho paura che gli sia successo qualcosa ma non si fidi abbastanza per dirmela" "tranquilla è solo ansia per la gara passerà" non credo tanto alle loro parole, non l'ho mai visto così ansioso prima di una gara ed io sono sicura che ci sia qualcos'altro.
La gara è andata benissimo si è posizionato secondo e per la prima volta durante la giornata l'ho visto sorridere, mi è mancato il suo bellissimo sorriso. Inizio a credere che fosse davvero ansia sono sicura che mi sto facendo paranoie inutili. Come sempre lo aspetto nello sua stanza ma appena entra e mi vede il suo sorriso svanisce e tutto ritorna come prima, capisco di aver fatto qualcosa ma non so cosa. Dal bagno mi urla qualcosa di poco comprensibile, ho capito solo la parte dove mi dice di andare in macchina. Vado in macchina cercando di trattenere le lacrime.Il viaggio di ritorno è anche peggio perché prima erano solo dubbi ora sono sicura che io abbia fatto qualcosa per infastidirlo. Dopo lunghi minuti arriviamo in stanza e la prima cosa che faccio è andare in bagno per prendere le mie pasticche ma non sono più nell'angolo in cui le ho nascoste. Immediatamente corro a vedere nella mia borsa, non ci sono neanche li "ci sei stata tanto in bagno, tutto bene?" "Si si sto bene grazie" Controllo meglio vicino al letto ma non le trovo "cerchi qualcosa?" La sua voce mi interrompe dai miei pensieri e mi fa venire i brividi, non l'ho mai sentito così distaccato e freddo, ho paura. "Si in realtà si sto cercando una cosa ma è difficile da spiegare ecco io..." mi interrompo bruscamente quando vedo che appoggia sul tavolo la scatola di medicinali "cercavi queste vero?" mi diventano gli occhi lucidi "posso spiegare giuro" "allora fallo" si siede sulla poltrona bianca con le braccia incrociate, ha uno sguardo serio e non l'ho mai visto cosi, mi mette ansia.
Cammino davanti a lui cercando di fare dei respiri profondi per calmarmi "quando nicco ti ha detto che ho avuto dei problemi mentali è vero, soffro di ansia da quando ho undici anni..." è il momento di dirgli tutta la verità "ho passato dei momenti brutti dove mi tagliavo perché provare dolore in qualche modo mi faceva sentire bene, ora sono pulita. Lo giuro. Ho avuto anche un disturbo alimentare" mi posiziono davanti a lui con gli occhi pieni di lacrime e la voce rotta "A volte mi capita di dover riprendere le pasticche per l'ansia e mi dispiace se non te l'ho detto prima ma non volevo diventare un peso" mentre io mi asciugo le lacrime lando è ancora li con la stessa espressione di prima, mi alzo "è tutto?" "In realtà no... ho difficolta a mangiare" si avvicina lentamente, prendendomi la testa tra le mani e baciandomi la fronte "Quando le ho trovate pensavo fossero droga" ridiamo leggermente "Non sarai ma un peso, mi rende felice aiutarti a sentirti meglio e so che hai difficolta a crederci ma ti prometto che non ti lascerò mai, supereremo tutto insieme. Promesso" mi prende in braccio per portarmi sul letto dove ci stendiamo "ti voglio bene lando" ci baciamo è un bacio pieno di amore. Mi siedo asciugandomi le ultime lacrime "Ok ora dovremmo festeggiare, kika mi ha detto che nella loro stanza giocano alla play ci vuoi andare?" Io so che ci vuole andare ma non mi costringerebbe a fare cose che non voglio quindi farò finta di volerlo insomma deve festeggiare se lo merita " vado solo se vieni anche tu, non ti lascio sola" Alla fine Kika ha convinto Pierre a farci entrare in stanza quindi passiamo il resto della serata nella loro stanza a ridere e a scherzare. Anche se ogni cinque minuti mi chiede come sto ma è comprensibile. Mentre lui guarda gli altri giocare io mi addormento tra le sue braccia.
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Non ci crederò mai ||Lando Norris||
FanfictionSofia cardini, ragazza giovane mentalmente instabile sensibile e con un passato difficile. Non ha avuto una vita facile molte persone si sono approfittate della sua generosità ma tutto migliorerà quando per caso incontrerà Lando Norris. Anche lui no...