15 | Un Regalo Inaspettato Ma Non Troppo Aspettato

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Finalmente è arrivata l'estate, una stagione tanto attesa, soprattutto per i calciatori che finalmente possono concedersi un meritato riposo dopo le fatiche dell'anno. È un periodo di tranquillità, una pausa tanto desiderata che si trasforma in una boccata d'aria fresca per chi, come me, ha voglia di spezzare la routine e dedicarsi a momenti speciali. E quale occasione migliore per preparare una sorpresa indimenticabile per Kenan? Da tempo ho organizzato tutto: oggi mi dirigerò a Torino per assistere a un concerto di inizio estate, uno di quegli eventi per cui ho acquistato i biglietti con mesi d'anticipo. Voglio che sia una sorpresa perfetta, un regalo che lo lasci senza parole, che gli faccia brillare gli occhi di felicità e stupore. Kenan non sospetta nulla, e in questo risiede la vera magia: le sorprese migliori sono quelle che arrivano inaspettate.

Dopo un breve viaggio fino all'aeroporto di Firenze, il piccolo e accogliente "Amerigo Vespucci," sono pronta per il volo. Tra poco più di un'ora sarò finalmente a Torino, vicina a lui. Kenan mi ha persino dato una copia delle chiavi del suo appartamento, rendendo l'ingresso nella sua dimora un gesto semplice e intimo, come se ormai fossimo una vera famiglia. È un pensiero che mi riempie di emozione, mentre l'aereo si innalza sopra Firenze, illuminata dalle prime luci morbide del tramonto. Durante il volo, ripasso nella mente i dettagli della sorpresa e immagino il momento in cui lo rivedrò. L'attesa mi riempie di emozione e di trepidazione.

All'atterraggio a Torino, accendo il cellulare e subito mi ritrovo sommersa da notifiche sul gruppo WhatsApp "Le Mitiche," che condivido con le mie amiche Anna e Charlotte.

"Sofi, una rivista ha pubblicato una foto tua e di Kenan!" scrive Charlotte.

"Ma davvero?!" risponde subito Anna.

Charlotte aggiunge: "Guarda!" e inoltra la foto.

"Oddio!" esclama Anna.

"Che cosa?!" digito io, divisa tra curiosità e un po' di ansia.

"Non posso crederci," rispondo, incredula, "io e Kenan sulla rivista di gossip più famosa!"

"Hai conquistato il ragazzo più ambito dalle teenager, ahahah!" scherza Charlotte.

"Siete matte! Comunque ragazze, devo andare: sono davanti alla porta di Kenan. Ci sentiamo dopo!" scrivo con il cuore che batte forte dall'emozione.

"Dai, facci sapere com'è andata!" mi rispondono le ragazze.

Apro la borsa, estraggo le chiavi dell'appartamento di Kenan e, con una mano tremante per l'emozione, le infilo nella serratura. Giro più volte la chiave, e finalmente entro. L'atmosfera è calma, ma qualcosa nell'aria sembra strano, come se l'ambiente non mi accogliesse con il calore che mi aspettavo. Mi avvio verso la camera da letto, e lì mi fermo di colpo. Una scena agghiacciante mi si palesa davanti: Kenan è nel letto con un'altra ragazza.

– Ma cosa sta succedendo qui?! – esclamo, sentendo il cuore spezzarsi all'istante, mentre un'ondata di dolore e incredulità mi travolge.

Kenan si alza di scatto, colto alla sprovvista, cercando goffamente di ricomporsi, mentre la ragazza accanto a lui si tira su il lenzuolo per coprirsi. La mia mente è un turbine di emozioni, la rabbia e il dolore si mescolano in un nodo insopportabile. Tutti i miei piani, le mie aspettative, le sorprese che avevo organizzato sembrano svanire nel nulla davanti a questa cruda realtà.

– Non hai niente da spiegare, Kenan – rispondo, alzando la voce, cercando di soffocare il suono del mio cuore infranto. Il letto è sfatto, i capelli di entrambi sono arruffati, e la scena è così dolorosa da sembrare irreale.

– È stato bello finché è durato, Yıldız – mormoro con un filo di voce, mentre butto le chiavi per terra e mi volto per andarmene. Ogni secondo passato lì è una tortura insopportabile, e l'unica cosa che riesco a fare è scappare.

Corro fuori dall'appartamento, le lacrime rigano il mio viso mentre ogni pensiero si dissolve nella sofferenza. Prendo il primo taxi che trovo, chiedendo al tassista di portarmi all'aeroporto. Durante il tragitto, una confusione dolorosa si agita nella mia mente, e non riesco a liberarmi dall'immagine straziante di Kenan con quella ragazza. Ogni istante trascorso insieme, ogni sorriso, ogni bacio si trasforma in una ferita aperta che brucia.

Giunta all'aeroporto, acquisto un biglietto per il primo volo verso Firenze. Non mi importa dell'orario, non mi importa di nulla se non di tornare a casa, lontana da tutto questo. Mi siedo nella sala d'attesa, sentendomi vuota, come se ogni sentimento fosse stato strappato via. Non mi resta che questo immenso dolore, che sembra divorarmi dall'interno.

Durante il volo di ritorno, ogni minuto si trascina lento e angosciante, mentre la mente continua a ripercorrere ciò che ho visto. Atterrata a Firenze, prendo un taxi verso casa. L'appartamento è silenzioso, un silenzio che pesa come un macigno.

Appena entrata, mi lascio cadere sul divano e finalmente lascio andare le lacrime, abbandonandomi a un pianto disperato. Piango per l'amore tradito, per la fiducia spezzata, per i sogni distrutti. Ogni lacrima è un piccolo frammento di me stessa che sembra sciogliersi in quel dolore insopportabile.

Dopo un po', il suono del telefono mi riscuote. È un messaggio di Charlotte:

"Sofi, tutto bene? Che è successo?"

Cerco di rispondere, ma le parole sembrano sfuggirmi, come se nulla potesse davvero spiegare ciò che provo. Alla fine, rispondo semplicemente:

"Non posso parlare ora, ci sentiamo domani."

Mi alzo lentamente dal divano e vado in bagno. Lo specchio riflette un'immagine che quasi non riconosco: gli occhi rossi e gonfi, il volto pallido e stanco. Mi sciacquo il viso con acqua fredda, cercando di allontanare almeno per un istante quella sensazione di sofferenza. Mi cambio, indosso il pigiama e mi infilo nel letto, sperando che il sonno possa portarmi un po' di sollievo.

Mentre mi rannicchio sotto le coperte, la mente continua a tornare a Kenan e a quel momento terribile. Come ha potuto? Come è possibile che la persona a cui avevo affidato il cuore mi abbia ferita così? Ma non ci sono risposte, solo un vuoto che non riesco a riempire.

Il mattino seguente, la luce del sole filtra delicatamente dalla finestra, ma non riesce a dissipare la pesantezza che porto nel petto. Mi alzo, preparo una tazza di tè e cerco conforto in quel semplice gesto. Decido di chiamare Charlotte e Anna: ho bisogno di sfogarmi, di sentire che non sono sola in tutto questo. Tra singhiozzi e lacrime racconto loro ogni dettaglio, e loro mi ascoltano, mi sostengono con parole dolci e comprensive. La loro amicizia, in questo momento, è come un balsamo che lenisce le mie ferite, aiutandomi a sentire che, forse, un giorno riuscirò a trovare la forza per andare avanti.

Spazio autrice
Ciao a tutti! Vi sta piacendo la storia? Che ne pensate dell'atto del calciatore nei confronti di Sofia?
Se vedete ad inizio capitolo, c'è la foto della rivista.
Baci
-ka

Credi Nel Destino? - Kenan Yıldız.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora