30. She my cold blooded bitch

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Persino la tua voce ha un non so chè di peccato carnale

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Persino la tua voce ha un non so chè di peccato carnale.

🌓🌕🌗



«L'auto di Gremory?»

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«L'auto di Gremory?»

La mia mente si scisse in due, mentre la notte si schiudeva al suo apice di bellezza.
C'era Draven del presente, ridotto in quello stato per colpa sua, e Draven del passato che nessuno avrebbe mai osato contraddire.
E il mio braccio destro era Gremory, lui era mio fratello, lui che aveva finito a rovinarmi la vita più di quanto già non fosse ridotta a un cumulo di macerie.

«Sta succedendo quello che temevo. Si sono ribellati. Se la sono presa con lui.»

La mia testa cominciò a martellare più forte, io persi l'orientamento, come se le nubi lanuginose alte nel cielo avessero preso tutte ad invadermi la mente.
Non era ciò che pensavo che fosse, non era una faida tra fazioni: era una ribellione interna al mio stesso clan.
La voce di Avalon mi arrivò come un'eco lontano, sebbene fosse ancora sul cavallo, a un passo da me.
Draven, è pericoloso. Non andare.

Era sconvolta quanto lo ero io, ma cercai di non esternarlo.
Non erano gli Altri.
Erano i miei stessi compagni, a prendersela con lui.

«Avalon. Torna a casa. E questo è un cazzo di ordine.»

Prince non si permise di replicare, ma sentivo la sua urgenza che passava attraverso il suo tono di voce.
«Andiamo, Drave. Lo uccideranno.»

Una puzza di gas mi fece salire una nausea velenosa alla testa, che per poco non mi costrinse a sbandare.

«Hanno fatto scoppiare la sua Bentley, con un petardo nel tubo di scappamento.»

«Lui dov'è?»
L'agitazione prese ad assalirmi, modulai la voce per evitare di urlare.
Lo avrei ucciso con le mie mani.
Ma non avrei mai permesso che lo facesse qualcun altro al posto mio.
«È dentro. Se la stanno prendendo con lui, ma sono in maggioranza.»

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