"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e...
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Tu vuoi un amore che ti consumi, vuoi passione, avventura e anche un po' di pericolo.
Damon Salvatore di The Vampire Diaries
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«Fergie, ho avuto un contrattempo».
Infilai il cappotto, mentre l'aria fredda mi faceva già girare la testa. Intanto, reggevo a fatica il cellulare tra la guancia e la spalla.
«Noi stiamo andando via. Sicura che non ti serve un passaggio?» mi chiese, dall'altro lato della cornetta.
«No, non ti preoccupare. Andate pure».
«A domani», mi salutò prima di riattaccare.
La cosa bella di avere una coinquilina come Fergie era che se non volessi spiegarle quale fosse il mio contrattempo, lei non insisteva. In fondo, non era nulla che la riguardava, però tra di noi era sempre stato così.
«Sei una vera bugiarda», mi prese in giro Davil, poggiandosi contro la sua auto.
Eravamo immersi nel buio del parcheggio e il suo sorriso faceva invidia al cielo stellato sopra le nostre teste, mentre io mi perdevo a chiedermi come riuscisse a essere così attraente anche in quello stato. Aveva bevuto troppo. Eppure mi ricordavo chiaramente di quella volta che mi aveva detto che per lui l'alcol non era mai il protagonista.
Non potevo fare a meno di chiedermi cosa lo avesse spinto a ridursi in quel modo.
«Non ho detto nessuna bugia», mi difesi. «E poi è solo colpa tua».
«Una scommessa è una scommessa».
«Dammi le chiavi». Avanzai il palmo della mano a mezz'aria, fronteggiandolo.
«Non ti lascerò guidare».
«Allora possiamo restare qui tutta la notte, viste le tue condizioni».
Era chiaro che in quello stato non poteva certo mettersi al volante ed era ancora più cristallino che così avrebbe perso la sua opportunità di riscuotere il premio vinto, ma stranamente ci mise poco a convincersi a frugare nella tasca per cedermi le chiavi della sua Camaro.
