Prologo

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"Credi che moriremo?" domando al ragazzo steso al mio fianco sulla sabbia gelata.

Lui ride, il suono della sua risata mi fa bene al cuore, è come ascoltare la mia canzone preferita. "Perché dovremmo morire?"

Il vento gelato mi sferza il viso e mi fa lacrimare gli occhi, non mi sento più il naso, né la punta delle dita. "Perché ci saranno sì e no cinque gradi, non so tu ma io sono un animale a sangue caldo, se restiamo qui un secondo di più mi avrai sulla coscienza."

Un'altra risata melodiosa, il mio cuore perde l'ennesimo battito e poi accelera impazzito quando lui mi stringe un po' di più contro il suo petto e la sua mano, incredibilmente calda, si avvolge attorno alla mia. "Penso proprio che correrò il rischio," china il viso sul mio, le sue labbra morbide sfiorano delicate la mia bocca, "e tu, tu sei disposta a rischiare tutto?"

Le onde del mare si infrangono impetuose a pochi metri da noi e, quando lo guardo dritto negli occhi, la stessa forza devastante pare entrarmi nelle vene e rimescolarmi il sangue. Vorrei fosse giorno per poter vedere meglio il suo volto e imprimerlo nella mia mente per sempre; trattengo il respiro qualche secondo prima di baciarlo, a questo punto, nemmeno se le temperature calassero improvvisamente a picco potrei sentire freddo.

"Forse sono già morta e nemmeno me ne sono resa conto", bisbiglio contro la sua bocca, prima che lui mi zittisca approfondendo il bacio.

Non lo credevo possibile, ma questo è stato l'ultimo inverno della mia vita, una parte di me se n'è andata per sempre. Qualcosa ho perso, qualcosa ho guadagnato, ma il modo in cui mi fa sentire il ragazzo che mi stringe a sé su questa spiaggia deserta mi fa capire che il meglio deve ancora venire.

Spazio Autrice: Ciao a tutte/i, no, io a differenza della protagonista non sono morta (metaforicamente, s'intende) sono ancora qui, per quanto abbia impiegato più tempo di quel che avrei voluto per tornare a scrivere. Però sono tornata, con una storia fresca fresca, sbocciata nella mia testa malata una notte insonne, che mi auguro farà compagnia a quelle che, come me, hanno superato l'adolescenza da un bel po', ma in fondo non hanno mai smesso di essere bambine.

Proprio perché questo romanzo è appena nato e sta muovendo i primi passi anche nella mia testa, ho potuto scrivere soltanto una trama un po' vaga. I miei personaggi hanno la straordinaria capacità di fare di testa loro e stravolgere i piani che avevo in serbo per loro, quindi per ora accontentatevi delle poche informazioni che ho dato nella descrizione, scopriremo insieme cosa decideranno di fare i miei personaggi :-)

Ogni quanto pubblicherò? Non lo so.
Sarà una storia breve o un'epopea? Non so neanche questo.
Avremo un lieto fine? Non ne ho la più pallida idea... no, scherzo, questo lo so, io amo gli happy ending.

Vi lascio a loro, baci. Gaia.













L'ULTIMO INVERNO DELLA MIA VITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora