CAPITOLO 4 LA FAMIGLIA COMETA

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CHIARA

Tornai a casa dopo essere andata a visitare Francesco, salutai i miei genitori adottivi e poi mi chiusi in camera, anche se quella visita mi aveva alzato un po' il morale, ero lo stesso molto triste, un anno fa, in questo giorno, la mia famiglia morì, era il loro anniversario di morte, era da un po' che non avevo più quei incubi strani o quella strana sensazione...

La malattia di Francesco era stata davvero imprevista, c'è qualcosa di strano dietro, lo sento.

Mi addormentai dopo un ora passata a guardare il soffitto e mi ritrovai nella mia vecchia casa, con la mia vecchia famiglia.

FLASHBACK/SOGNO DI CHIARA 

Mi svegliai presto come al solito, perchè dovevo essere alla base delle Stelle Cadute per le 6.30 del mattino, mentre mi lavavo i denti sentì qualcosa attaccarsi alla mia gamba, guardai giù e vidi uno dei miei fratellini, mezzo addormentato, che mi abbracciava la gamba e mi guardava con quei suoi occhi lacrimosi ''Giulio, che fai sveglio? è ancora presto per te, torna a dormire con Jacob e Jason'' gli dissi, lui mi guardo un minuto prima di rispondere ''sorellona, voglio venire con te!'' mi disse mentre mi supplicava con lo sguardo, io ci pensai su e poi dopo un minuto di suppliche da parte del piccolo Giulio sospirai in rassegnazione ''va bene, se mamma e papà dicono di si, puoi venire'' lui corse in camera dei miei genitori, quando tornò era vestito e pronto significando che i miei genitori gli avevano detto di si, io sospirai prima di prenderlo in braccio e portarlo nel garage dove era la mia moto, gli misi il casco e poi lo misi su la mia moto, a 13 anni è illegale si, ma quello non è mai stato un problema per la famiglia Cometa, mi misi a guidare verso la base, i miei altri fratelli saranno probabilmente ancora addormentati e non si sveglieranno fino a poco prima del mio ritorno.

Una volta davanti al muro che portava alla base misi il mio ID e il passaggio segreto si aprì, per poi chiudersi dopo che io e Giulio eravamo dentro, le mie subordinate mi salutarono con rispetto, la mia seconda in comando, di nome Rosa, stava bevendo una cioccolata calda, e la mia segretaria ne andò a prendere una pure a me, accompagnai Giulio nella stanza dei giochi fatta apposta per quando uno dei miei fratelli veniva con me, e poi presi la cioccolata calda prima di andare a parlare con Rosa, che come al solito era fastidiosamente formale con me anche se ci conoscevamo da una vita. 

''Missioni di oggi?'' chiesi io, alzando un sopracciglio, lei guardo nel database prima di rispondere ''Michael Carter, classico capo mafioso americano, fa schifo a nascondere i suoi crimini ma è molto ricco quindi si paga la via fuori dai guai, classico ricco viziato che non sa che fare della vita e quindi fa crimini'' mi spiego, io annui, poi pensai a chi mandare per far fuori quel tizio ''manda agenti 4 e 9, sono i più veloci a sistemare i ricchi viziati'' dissi, lei annui e lo disse alla segretaria, poi la segretaria mi portò il telefono ''boss, la vuole la sua amica Lauren'' mi disse, io annui e presi il telefono ''hey Lauren, hai bisogno di qualcosa?'' ''CHIARA! MI SERVE IL TUO AIUTO!'' mi gridò nell'orecchio, prima di continuare ''mi hanno rubato un diamante! me lo devi riprendere!'' io stetti zitta un attimo prima di parlare ''spiega meglio'' ''questa ragazza di nome Emy Marche  mi ha rubato il mio diamante preferito!'' io guardai il database ''tra un mese lo riavrai'' poi chiusi il telefono e dissi alla mia informatrice di scoprire dove questa Emy viveva, poi andai a vedere che faceva Giulio, lo vidi giocare a poliziotti e ladri, ma non avendo il ladro era un po' difficile, quel gioco era bandito a casa nostra poiche i miei genitori odiano i poliziotti, li odio anche io sinceramente, ma mi misi a fare la ladra per Giulio, per vederlo sorridere.

Dopo qualche ora andammo a casa per pranzare, Jacop e Jason mi saltarono in braccio e i miei genitori chiesero del nostro giorno, gli raccontai tutto apparte il gioco di Giulio e il favore per Lauren, era ancora presto per raccontarglielo, andammo a mangiare, ridevamo, scherzavamo, e poi rieccomi davanti a i loro cadaveri, un mese dopo loro erano morti

FINE FLASHBACK/SOGNO DI CHIARA 

Mi svegliai nel bel mezzo della notte, sudata, lacrimante e tremante, chiamai Francesco, anche se so che era tardi e lui non stava bene avevo bisogno di sentire la sua voce adesso, il suo tono confortante ''pronto? Chiara? che succede?'' mi chiese dal altro lato della linea telefonica ''H-Ho bisogno di parlarti, ho sognato la mia famiglia...e-e'' non riuscì a finire la frase che scoppiai in lacrime ''vieni a casa mia domani, ne parleremo li, ora prova a prendere qualche ora di sonno'' mi disse lui, sentì la preoccupazione nel suo tono di voce, io gli dissi ok e dopo esserci dati la buonanotte chiusi il telefono, lo posai sul comodino e mi sdraiai con la testa sul cuscino, chiusi gli occhi cercando di addormentarmi, e dopo qualche minuto cominciai ad andare nel monto dei sogni, prima di addormentarmi pensai come sarebbe andata a finire se avessi detto tutto a i miei genitori quel giorno, sospirai in tristezza, dandomi la colpa e insultando Lauren per avermi mentito, il diamante non era suo in primo piano, e dopo un po' finalmente mi addormentai

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 06 ⏰

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