Finalmente finite le riprese del primo giorno.
Mi sentivo soddisfatta e appagata, ma ancora non riuscivo a togliermi dalla testa quello spiacevole incidente con Timothee.Improvvisamente mi ritrovo a pensare a quello sguardo inteso e a quei profondi occhi verdi.
Mi volto e lo scorgo lì vicino intento a parlare con il regista.
Decido di avvicinarmi... probabilmente se gli avessi chiesto scusa ci saremmo lasciati alle spalle quello spiacevole episodio.
"Ehm.. scusate l'interruzione." Dico quasi sussurrando.
"Hey Myriam! Come è andato il primo giorno? Mi sei sembrata molto a tuo agio!" Dice Paul.
Intanto con la coda dell'occhio, noto lo sguardo di Timothee alzarsi verso il cielo, quasi fosse infastidito.
"Ciao Paul! Tutto bene grazie, mi sono divertita tantissimo, non vedo l'ora di ricominciare domani!"
"Mi auguro che almeno domani tu riesca a bere il tuo caffè senza rovesciarmelo addosso..." dice Timothee.
"A proposito di questo...volevo scusarmi di nuovo per l'accaduto, spero tu sappia che è stato un incidente e che non ti sia scottato"
"Ci vuole ben altro per scottarmi, Novellina" dice avvicinandosi lentamente al mio orecchio.
Mi immobilizzo, non sapevo bene a cosa alludesse... ma sentirmi chiamare "novellina" mi ha fatto ribollire il sangue nel corpo.
Mi limito a fare un mezzo sorriso infastidito e me ne vado.Arrivo a casa, mi cambio velocemente e mi reco alla caffetteria per iniziare il turno.
Subito fuori dall'ingresso trovo Taylor che sta fumando una sigaretta, e tutta contenta mi si avvicina ed urla "ALLLORAAA!?!? Come è andato il primo giorno? Già sei la preferita del regista? E che mi dici del bello e dannato Chalamet?" Facendomi un occhiolino ammiccante.
Taylor ha sempre avuto una cotta per Timothee, e da dopo il suo ingresso in caffetteria non ha fatto altro che parlarmene invidiandomi per la parte ottenuta.
"Non ne parliamo... ti dico solo che è un arrogante! Tutto il contrario di quello che è sembrato qua l'altro giorno."
"Perché?? Che è Successo???" Insiste lei.
"Secondo te?"
"Oh nooo! Non dirmi che gli hai versato il caffè addosso come fai di solito!"
"Assolutamente Si!" rispondo metà divertita e metà infastidita.Quasi alla fine del mio turno, sento il rumore della campanella della porta d'ingresso e sbuffando mi domando "che palle, chi è a quest'ora?!"
"Mi sembravi una faccia familiare Novellina..." mi sbeffeggia Timothee.
"Sicuro di voler prendere un caffè qui? Magari stavolta potrei tagliarti con un coltello" gli rispondo con tono di sfida. Non ero mai stata una ragazza mansueta, che si fa mettere i piedi in testa dagli uomini. Avevo sbagliato, mi sono scusata e adesso lui non poteva continuare a trattarmi così, Attore famoso o meno. Non sarei mai stata l'ennesima ragazza che gli sbava dietro."Però.. la novellina ha tirato fuori gli artigli" disse avvicinandosi e fissandomi dritta negli occhi. "E chi l'avrebbe mai detto?"
"Tu non mi conosci affatto, riccioletto"
Lui ride e alza gli occhi al cielo "Ahahah! Non mi chiamavano così dai tempi del liceo"
"Desolata..." rispondo facendo una linguaccia.Mi guarda per qualche minuto negli occhi, come se cercasse un modo per ribattere. Poi sbuffa e dice "Allora? Posso avere o no il mio caffè?"
Mi sbrigo a preparare questo maledetto caffè, sperando che se ne vada il prima possibile. Mi stava davvero infastidendo.
"Sono 5 dollari per il caffè, e 10 per il disturbo" dico porgendogli la bevanda calda.
Beve velocemente un sorso e mi lascia i 15 dollari sul bancone senza neanche guardarmi.... Arrogate del cazzo.Una volta davanti alla porta, si ferma un secondo, si volta guardandomi e mi dice
"A domani, Novellina..."Non rispondo e lascio che esca dalla porta.
Resto ancora immobile a fissare il punto in cui si trovava fino a pochi secondi fa.
"A domani, Riccioletto..."
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BURNING FAME | TIMOTHEE CHALAMET
FanfictionTenacia ed ambizione. Questi sono i valori che Myriam ha imparato dal padre. Lei aveva un sogno e si sarebbe avverato ad ogni costo, a qualunque prezzo, nient'altro aveva importanza. Ma un incontro con un'anima ancora più infiammata della sua avre...