Prologo: Grace

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La mia testa sta esplodendo. Mi sento andare a fuoco. Fa troppo caldo. Non capisco cosa stia succedendo attorno a me. È tutto annebbiato, offuscato.

Sbatto le palpebre. Vorrei mettere a fuoco i contorni degli oggetti che mi circondano, ma è tutto inutile. Ho i conati di vomito. Le mie gambe vacillano. La giacca rosa è imbrattata di sangue. Le due metà in cui si sono spezzati gli occhiali da sole giacciono sull'asfalto, due ruderi senza un'anima.

Mi tasto il petto, non so nemmeno io in cerca di cosa, e questa volta non riesco a reprimere l'ondata di scarti che minacciava di riversarsi fuori dalla mia gola. Vedo il fiume giallognolo infrangersi sul manto scurissimo della strada per poi allargarsi in una pozza dai contorni cangianti.

Nella mia testa frulla soltanto una domanda: "Cosa diavolo è successo?".

Una voce ruvida mi accarezza il lobo, facendomi trasalire. Mi volto, sfregandomi istintivamente il polso sulle labbra insozzate.

Reprimo un grido di puro terrore, ma mi sforzo di distinguere le parole e radunarle in frasi provviste di significato. <<Piccola dolce Gracie, sai cosa mi aspetto da te. È arrivato il momento di punirli per la loro insolenza, non trovi?>>

Balbetto qualche sillaba, preda del panico e di un'agitazione impossibile da arginare. <<T-tu... s-sai cosa m-mi è successo?>>

Lui accorcia con passi misurati la distanza che ci separa e mi accarezza la mandibola con morbidi guanti di pelle nera. <<Oh, mia cara, io so più di chiunque altro>>. Il suo sguardo si conficca nel mio e gli occhi castano scuro sembrano scurirsi per essere sostituiti da una tonalità ancora più ombrosa. Ho l'impressione che le sue sclere si siano appena tramutate in due sfavillanti globi d'ossidiana. Mi poggia un dito sull'arco di Cupido e sfodera un sorriso ferino. <<Ma questo non significa che io abbia intenzione di condividere con te le informazioni, bambina>>

Istintivamente, sgrano gli occhi e indietreggio, tremante, temendo di scivolare ad ogni passo sul suolo umido e sdrucciolevole.

<<Fa' ciò che ti ho chiesto, Gracie, e magari sarò più generoso. Trova i Royal, distruggili dall'interno, rendi pubblici i loro peccati>>. Lo vedo mimare in aria il movimento di uno scacco che viene capovolto. Quindi, aggiunge: <<Uno ad uno cadranno tutti>>

La punizione degli deiWhere stories live. Discover now