Era una nuova alba all'Happy Hotel,
Ma Elizabeth, con dolcezza, lo chiamava così,Hazbin Hotel era il nome vero,
Ma per lei, Happy Hotel era il cielo più sincero.Nel mattino radioso, la piccola Elizabeth,
Con il suo sorriso, rendeva ogni cosa preziosa,Non importa il nome, né la fama,L'importante era sentirsi in pace, senza trama.Guardò il telefono con cura, 43 messaggi da Leviathan, ma nessuna premura.Non voleva ascoltarli, ma prese comunque il telefono, Con un gesto veloce, si vestì senza freno.
Il suo abito fino alle ginocchia brillava, Nero e rosa, cuori e dettagli, una moda che amava.Con maniche a sbuffo e una maglia bianca sotto, Elizabeth si preparava, senza dubbio e senza scotto.
Nella hall si diresse con passo deciso, Pronta ad affrontare il giorno, con uno sguardo deciso.
Nella hall, l'atmosfera era già viva e frizzante, Con persone che si muovevano, sorseggiando caffè fumante. Elizabeth si sentiva avvolta da quella calda energia, Pronta ad affrontare la giornata con determinazione e fantasia.
Charlie, con il suo sorriso contagioso, la accoglieva, Mentre Vaggie, concentrata, la sua agenda leggeva. Angel Dust, elegantemente stravagante, faceva capriole, Mentre Husk, con un cenno, serviva cocktail e stuzzichini, a migliaia di mole.Niffty, intraprendente e sempre attiva, Dava una mano in cucina, con creatività e iniziativa.
Elizabeth si sentiva parte di quella famiglia unica, Dove ognuno contribuiva con la propria unicità e tecnica
"Buongiorno, Elizabeth! Come stai oggi?" chiese Charlie, gentile, Con il suo caratteristico sorriso, sempre versatile.
"Buongiorno, Charlie! Sto bene, grazie!"
rispose la bambolina, Con un sorriso che irradiava gioia e genuina luminosità, come una fiamma divina.Mentre si preparava per la giornata, Elizabeth rifletteva, Sulla bellezza di essere parte di una squadra così affiatata e completa.
Ogni membro del team contribuiva al successo dell'hotel, Con passione, dedizione e un tocco di spirito ribelle.Mentre la giornata procedeva, Elizabeth si immerse nelle sue mansioni, Contribuendo con entusiasmo, creatività e visioni. Era grata per ogni istante trascorso all'Happy Hotel, Dove l'amore, l'amicizia e la solidarietà regnavano sempre nel bel.
La giornata passò veloce, piena di attività e allegria, E mentre il sole tramontava, portava con sé una dolce melodia. Elizabeth si ritrovò ad abbracciare i suoi amici, Con un cuore pieno di gratitudine e amore, senza affanni o smancerie.
Ma non tutto è rosa e fiore ogni giorno,
Spesso un imprevisto arriva, un evento insolito e intorno.Ed ecco che giunge, nella quiete della hall,Signor Faccia Sorridente, con un tono che brilla e impallidir fa."Elizabeth, ugh, hai per caso un po' d'attenzione?"Chiede Alastor, con aria di circostanza e di precauzione.Affianco a lui, la bambolina curiosa, un po' confusa,Mentre Husk, con voce sicura, suggerisce una soluzione diffusa.
"Signore, mi permetto di suggerire 'Lilibet', che ne dice?"
Interviene Husk, con tono dubbioso e qualche sguardo che gli risplende.
"E tu, cosa ne pensi?" chiede Alastor, con un sorriso contagioso,E la bambolina, con un cenno, si prepara a esporre il suo pensiero generoso.
"Sì, va bene, ma arriviamo al punto, per piacere,"Interviene con urgenza, Lui, con uno sguardo deciso e non di pigrizia."Mi racconti come vi siete conosciuti tu e Leviathan?" chiede,Ma Elizabeth, inizia ad irritarsi, la sua pazienza che cede.
"Come scusa?" chiede, il tono che s'alza,
"Ricordati, siamo una catena di guinzaglio," prosegue, con voce che stralza."In che senso, scusa?" domanda Husk, con misto di dubbio e rabbia,
Ma Elizabeth, solleva le mani, "Husk, sto solo dicendo..." ma la parola non arriva."Non osare chiamarmi così," taglia corto, lei, con il tono che si alza prendendo Alastor per il collo. "Ricorda," sussurra, con un accenno di minaccia, "Non perché sono tranquilla devi approfittare."
"Oh, per l'amor di..." esclama Husk, lanciando carte con furia,
Che volano verso Elizabeth e Alastor, come cani e gatti in rissa, con follia.Ma nel bel mezzo della confusione e del caos,Il loro scontro si spegne, come un fiume che si avvia verso il mare, senza bias.
Elizabeth si vedeva chiaramente arrabbiata. "Me ne vado in camera mia!" disse, sbattendo il piede con forza, e poi se ne andò.
"Sembra davvero agitata quella ragazzina,"
commentò Husk, tornando al suo lavoro di pulizia.
"Sì, ma gli ho fatto solo una benedetta domanda, non ho chiesto la luna,"nrispose frustrato.
"Forse hai toccato un nervo scoperto, e poi quando hai detto Leviathan, intendi Leviathan, il principe dell-!"
Iniziò a dire Husker, ma Alastor gli pose una mano sulla bocca.
"Shh, taci! Comunque è una storia lunghissima," disse Signor Faccia Sorridente.
Nel frattempo, nella sua camera, Elizabeth ascoltava i messaggi vocali del principe Leviathan, che oggi sembrava più calmo e romantico. "Sto stronzo," pensò la bambolina, prima di chiudere gli occhi.

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-𝐋'𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝒸ℯ𝓇𝒶 - |𝓱𝓪𝔃𝓫𝓲𝓷 𝓱𝓸𝓽𝓮𝓵 |
FanfictionAvete fratelli o sorelle? Vi è mai capitato di pensare di tenere segreto il loro esistere, come se fosse un piccolo segreto che potrebbe essere rivelato? Ecco, questo è ciò che ha vissuto Alastor, il demone della radio, quando scopre che, dopo anni...