Dusk Till Dawn |2|

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Arya POV

"Dus... che." chiesi, meravigliata e con voce tremante, i miei occhi erano lucidi di emozione.

"Vieni su," disse prendendomi per mano con delicatezza, il suo tocco era caldo e rassicurante.

"Tu sei pazzo..." risposi con un sorriso tremulo, asciugandomi una lacrima che solcava il mio viso.

Dus mi guidò nel salotto, dove una tenue luce proveniente dalle candele danzava delicatamente, avvolgendo l'ambiente in un'atmosfera intima e romantica.

"So che non ti piacciono queste stronzate degli anniversari/mesiversari." continuò Dusan, "ma oggi sono esattamente cinque mesi dal nostro primo bacio e ci tenevo a farti sapere che ogni volta che ti sto affianco, rivivo le sensazioni meravigliose di quella sera."

Sul tavolino, erano posizionate alcune brioche accompagnate da due tazze fumanti di cappuccino.

Proprio come quella sera.

Le sue parole mi attraversarono come una carezza delicata, riportando alla mente il dolce sapore dei nostri baci e il tepore della sua pelle contro la mia. Ogni parola pronunciata da lui rievocava ricordi vividi, suscitando un turbinio di emozioni che mi facevano sentire viva e amata.

"Io ho finito le parole per descriverti," dissi gettandogli le braccia intorno al collo.

Rise. "Quella sera, ero così felice perché dopo avermi evitato per giorni mi avevi invitato qui, ho indossato i primi vestiti che ho trovato nell'armadio e mi sono precipitato in auto, sembravo un pazzo,"

"Ti avevo conquistato già al primo 'ciao', di la verità."

"Credimi inizialmente avevo paura," aggiunse.

Alzai un sopracciglio. "Paura? Di cosa bomber?"

"Di te, è del fatto che riuscissi a leggermi dentro come non aveva mai fatto nessuno prima." Mi attirò a se facendomi sedere sulle sue ginocchia.

"Amore peso, e parecchio pure," dissi indicandomi il ventre.

"Quanto sei scema,"

Lo baciai flebilmente. "Comunque la cosa era reciproca, mio caro numero nove."

"Ho una sorpresa per te,"

"Sorpresa? Ancora Dus, sul serio?"

"Shhh, bruja, dammi due minuti, vado un attimo in bagno."

Quando Dusan tornò dal bagno, non si sedette, ma si inginocchiò di fronte a me con una piccola busta tra le mani. Il cuore mi balzò in gola, sapendo che cosa stava per succedere.

"No, no, Dus, non fare così. È troppo," sussurrai, con voce tremante.

Lui sorrise. "Rilassati bruja e ascoltami."

Scartò il tutto ed estrasse una lettera.

"Amore mio," intonò.

So che ti starai chiedendo perché ti abbia scritto una lettera e se tutto questo è normale, ma quando siamo stati normali noi? Fin dal principio, sembrava uno scherzo beffardo del destino, tutto quel rincorrersi senza mai trovarsi.

Avevo sentito parlare di te molte volte sai. Venivi menzionata spesso. E tutti avrebbero voluto averti al loro fianco ogni giorno. Proprio come un eroina. E mi chiedevo perché. Mi chiedevo che cosa avessi di così tanto speciale per aver lasciato un segno così indelebile nelle loro vite.
Era tutto un "Dus devi assolutamente conoscerla," "andreste così d'accordo" Arya è fantastica."

Quando ti ho conosciuto poi, non mi ci è voluto molto a capirlo. Dal primo momento in cui ti ho vista, il tuo sorriso dolce e i tuoi occhi si sono insinuati nella mia mente. Tutto mi riportava a te. E da quel momento, non ho mai smesso di pensarti e di desiderarti con tutto me stesso.

Dušan Vlahović -Altamente Mia-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora