Capitolo 1 - Superficie

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Sono le prime luci dell'alba quando apro gli occhi, un raggio di luce tenue filtra attraverso la finestra socchiusa; la stanza è immersa nel silenzio, interrotto solo dal mio respiro irregolare. 
Mi sveglio con una terribile sensazione al petto e alla bocca dello stomaco, sento il cuore pesante e un peso sul petto, un senso di apprensione mi pervade.
Ormai molte delle mie mattine cominciano così. 

Siedo sul bordo del letto, respiro profondamente e chiudo gli occhi nel tentativo di allontanare questa brutta sensazione da me. Riapro gli occhi e poso i piedi sulla superficie fredda del pavimento; il mio sguardo cade sull'orologio accanto al comodino, il ticchettio regolare dei secondi sembra amplificarsi nel silenzio circostante.

Mi alzo con riluttanza mentre sento l'ansia premere forte sul mio petto. Perdo il controllo delle mie mani che cominciano a tremare terrorizzate. 
La mia mente è già in fermento, i pensieri ronzano nella mia testa come api impazzite. Mi sento inquieta, come se qualcuno si stesse annidando nel buio pronto a farmi del male. Mi guardo intorno nella penombra e respiro forte. 
Prendo dal comodino i miei occhiali, li indosso e raccolgo il cellulare da sotto il cuscino. 

Mi dirigo lentamente verso il bagno mentre le pareti del corridoio sembrano stringersi attorno a me. Soffoco. 
Eccola lì, la giudice silenziosa della mia vita: la bilancia. La sua superficie di vetro freddo mi attende. 
La guardo e sospiro: <<Stamattina non mi peso>>,  dico a mezza voce specchiandomi nel grande specchio che sovrasta il lavabo, <<Stamattina no>>. 

Recupero un elastico dal primo cassetto, chiudo i capelli in una coda alta e mi lavo il viso con cura e delicatezza. Oggi le mie occhiaie sembrano più segnate di quanto lo fossero ieri. Certo, se riuscissi a dormire più di tre ore a notte non avrei questo problema.
Solo lo scorso anno avrei buttato un'ora della mia vita al bagno ad acconciare i capelli, truccare il viso o mettere inutili creme. Quanto tempo perso per cose inutili. Stupida.

Guardo la bilancia, la sua superficie è molto invitante. Se mi pesassi sicuramente quella sensazione di forte ansia si affievolirebbe. 
Ieri sono stata molto brava, non ho bevuto e ho mangiato solo un etto di pomodori con due fettine di affettato di tacchino. Non è possibile che io sia ingrassata. 
Mi spoglio lentamente, ogni movimento un atto di resistenza contro il mostro che si nasconde dietro quella superficie fredda.
Con un respiro tremante, salgo sulla bilancia.
Silenzio.
Il display digitale si illumina. La mia giudice emette il suo verdetto: due etti in più rispetto al giorno precedente.

Come diavolo è possibile? Una sensazione di caldo mi pervade e il cuore inizia a battere all'impazzata nella mia gola. L'ansia mi abbraccia e sento mancare la superficie sotto i miei piedi. Le lacrime sgorgano senza freno, senza che io abbia il controllo su di loro mentre mi siedo sul pavimento, il peso del mio stesso fallimento schiacciandomi contro il suolo.

Come ho potuto fallire così miseramente? Come è possibile che il mio corpo mi abbia tradito in questo modo, nonostante tutti i sacrifici? La disperazione mi avvolge come una coltre gelida, il senso di impotenza che mi opprime come un macigno.

Scivolo, sdraiandomi sul pavimento freddo portando le ginocchia al petto. Sono prigioniera, mi sento prigioniera di questo corpo che si ribella al mio controllo. 
Com'è possibile? Ho rovinato tutto.
Mi sento stanca, infinitamente stanca. 
Oggi non toccherò cibo. Lo giuro. Lo giuro. 

Raccolgo il mio corpo, mi guardo allo specchio con disprezzo, il disgusto che mi avvolge. Ogni carezza sulla mia pelle sembrava solo amplificare la mia vergogna, il mio fallimento.
"Non ce la farai mai." 
Mi rivesto frettolosamente, senza neanche guardarmi allo specchio, ma anche il tessuto dei miei abiti sembra pesante, come se fosse conscio del mio costante fallimento. 

La mia pancia borbotta in preda alla fame. Proprio un tempismo perfetto. 

 


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⏰ Last updated: Apr 26 ⏰

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Impercettibile: come l'anoressia ti mangia dentroWhere stories live. Discover now