NOCTURNUS (traduzione - In_Dreams)

Capitolo 3

C'erano momenti nella vita di una persona e decisioni da prendere - spesso le più significative, cruciali e che cambiavano la vita - in cui una persona sentiva semplicemente la propria mente scivolare in una dimensione diversa. Una dimensione in cui le alternative assolutamente impossibili sembravano quasi... possibili.

Masticando le croste stantie del suo toast, Hermione guardava lo spazio vuoto del tavolo della cucina, segregata nel suo piccolo appartamento di Londra, mentre la sua mente si agitava e minacciava di smantellare completamente la sua vita come l'aveva conosciuta. Il suo sguardo tornò alla prima pagina del Daily Prophet di due giorni prima. Una pagina intera del volto in bianco e nero di Draco Malfoy la gaurdava sbattendo le palpebre, e c'era qualcosa di diverso dal disprezzo in quegli occhi grigio chiaro. C'era qualcosa di elegante, quasi regale, nel suo sguardo.

La fotografia, apparentemente fatta trapelare, mostrava la sua Ascensione al seggio più alto dell'Ordine di Nocturnus. Era fatta, quindi, e non c'era nulla che Hermione avrebbe potuto fare anche se avesse voluto. E doveva ancora decidere se voleva farlo, non se il motivo principale dell'Ascensione di Malfoy fosse in linea con i suoi obiettivi.

Un grosso groppo le si era accumulato in gola quando aveva letto l'articolo per la prima volta e poi decine di volte da allora.

L'idea era davvero assurda. Lei e Harry ci avevano scherzato sopra la settimana precedente, al solo pensiero che lei potesse partecipare alla sua ricerca di una sposa...

Aveva solo ventiquattro anni e l'ultima cosa di cui Hermione aveva bisogno era di prendere in considerazione l'idea di legarsi al suo nemico d'infanzia per il resto della sua vita. Inoltre, non c'era nemmeno un briciolo di possibilità che Malfoy scegliesse lei, tra tutte le altre donne belle, mondane e di alta classe che probabilmente avrebbero partecipato.

Ma la situazione in Francia non faceva che peggiorare - e poteva Hermione fidarsi di un serpente astuto e manipolatore come Malfoy per fare ciò che era meglio per tutti quelli coinvolti? La domanda le aleggiava in fondo alla mente, distogliendo la sua attenzione da tutto il resto, fin dalla conversazione con Harry. Ma dopo la pubblicazione dell'ultimo articolo, la domanda era diventata pressante.

A Hermione non piaceva Malfoy e sapeva che la cosa era reciproca. Questo era certo. E l'unica cosa che aveva da offrire in quella situazione erano la sua intelligenza e la sua abilità magica, di cui non era certo carente, ma probabilmente non era nulla di eccezionale.

Tuttavia... non poteva opporsi all'idea di dover partecipare.

Anche se Malfoy le avrebbe riso in faccia al pensiero. Se doveva essere trascinato in un matrimonio di convenienza, di dovere, forse la compatibilità non era in cima ai suoi pensieri.

Naturalmente, l'intera situazione era assurda su un altro piano. Hermione non era nemmeno sicura di riuscire a costringersi a varcare le porte del Maniero dei Malfoy, non dopo quello che era successo l'ultima volta che aveva visitato la sua grande casa. Ma era stato anni fa, e le piaceva pensare di essere più forte adesso. Gli eventi della guerra avevano lasciato profonde cicatrici mentali ed emotive, ma Hermione si era sforzata per anni di superarle.

Forse era un'altra la ragione: desiderava seppellire un altro scheletro. Naturalmente, c'erano altri modi, oltre a sposare il mucchio di ossa.

Emettendo un lungo respiro, Hermione lasciò cadere il viso tra le mani. Le rimanevano ufficialmente due ore per decidere.

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Maledicendo se stessa e le molte cose giuste per cui si batteva, Hermione si ritrovò ad aspettare in un elegante salotto con quelle che dovevano essere quasi un centinaio di altre persone. La ragazza accanto a lei, con un tremito nervoso alle spalle, non poteva avere più di diciotto anni, e di fronte a Hermione, con una gamba accavallata sull'altra mentre si esaminava le cuticole e sgranocchiava quello che sembrava essere un intero pacchetto di Bolle Bollenti, c'era una donna che sembrava avere più di quarant'anni.