Harry lo fissò con gli occhi sbarrati, scuotendo la testa e cercando di rallentare il battito frenetico del suo cuore. "No, no" mormorò, abbassandosi sul pavimento per recuperare i pantaloni, mentre teneva lo sguardo fisso sull'altro, che sembrava in procinto di andarsene. "Oh, cazzo" imprecò, mordendosi le labbra e sentendo gli occhi lucidi. Infilò i pantaloni, senza neppure abbottonarli ed ignorò le scarpe, affrettandosi a raggiungere il biondo che si era già incamminato verso l'ingresso. "Aspetta, Draco!" lo chiamò disperato, allungando una mano per cercare di afferrarlo, ma il biondo si ritrasse e gli lanciò uno sguardo di traverso, raggiungendo la porta. Harry non aveva intenzione di arrendersi, aveva fatto un casino e doveva assolutamente rimediare. "Ti prego, ti prego, ascoltami" lo implorò con voce tremante, ma Draco stava aprendo la porta per uscire. "Mi dispiace!" urlò a gran voce, cercando di fermarlo. Draco si voltò per fissarlo con aria delusa, gli occhi rossi per le lacrime versate. I loro sguardi si incrociarono brevemente, gli occhi verdi di Harry esprimevano tutto il suo rammarico, ma anche una piccola luce di speranza. Draco, scosse la testa e socchiuse i suoi occhi grigi, voltandosi poi di nuovo per uscire all'aperto e smaterializzarsi, fuori da Grimmaud Place. Harry rimase immobile a lungo, fissando il punto in cui era scomparso e chiedendosi se quello fosse il suo destino. Distruggere o allontanare, tutte le persone che amava.
Per due giorni, rimase a Grimmauld Place, muovendosi per quelle stanze vecchie e polverose immerso nei suoi pensieri. Aveva mandato un gufo ai suoi superiori, chiedendo di essere esonerato dal servizio per gravi motivi personali. Il senso di colpa era profondo come il pozzo nero della solitudine, che sembrava volerlo ingoiare. All'inizio, rimasto solo, si era sentito di nuovo vuoto ed incapace di provare qualunque cosa. Poi, camminando in quel luogo familiare, aveva ricordato diversi momenti trascorsi con Draco e si era ritrovato il volto bagnato di lacrime. Ricordava perfettamente quando avevano dormito abbracciati su uno dei divani del salotto, per poi uscire e fare colazione insieme. Si era sentito così felice in quei momenti, ma poi Draco si era tirato indietro. Aveva pensato che l'altro non provasse nulla per lui, invece, nonostante il suo atteggiamento scostante, Draco in realtà aveva cercato di cambiare il suo modo di vivere, lo aveva fatto per lui. Ma Harry non lo aveva capito, non gli aveva neppure dato modo di spiegarsi. Dio, aveva proprio ragione Malfoy, era stato un tale stronzo! Lasciò che le lacrime gli scorressero sulle guance, perché meritava di soffrire per quello che aveva fatto. Si chiuse nel proprio dolore e nei propri ricordi per due lunghi giorni, prima di decidere che doveva fare qualcosa per rimediare. Anche se Draco non lo avesse perdonato, doveva comunque dimostrargli quanto contasse per lui, che non era solo sesso. Dopo tante lacrime, si ritrovò a sorridere tra sé, perché Draco aveva ragione quando diceva che meritava di meglio. Meritava tutto, Harry glielo avrebbe offerto, incurante delle conseguenze,
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Tentazione oscura - Drarry fanfiction
FanfictionAttenzione: violenza, linguaggio volgare, scene di sesso esplicito, dominio/sottomissione., BDSM. Non adatto ai minori. TRAMA E se, le immagini idilliache di "diciannove anni dopo", fossero state in realtà soltanto un sogno? Dopo la battaglia di Hog...