- Capitolo 5 -

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Questo capitolo contiene alcune scene esplicite e è adatto a un pubblico adulto.

- Arthur -

Con la mano tremante di Lilly intrecciata alla mia, saliamo le scale in direzione della mia camera.
Attraversato il corridoio, apro la porta e aspetto che lei entri per prima.

Ci siamo trovati in biblioteca per cercare di parlare ma siamo stati interrotti dalle ragazzine del club del libro, numerose volte, che mi sono rotto, talmente le palle, che ho preferito invitarla da me.

Questo pomeriggio non c'è nessuno in casa dei miei inquilini e saremmo riusciti a parlare in santa pace.

Chiudo a chiave per sicurezza e mi volto. Lilly senza lasciarmi il tempo di ragionarci, mi spinge con una mano contro la porta.

Si libera del top lilla e lo butta a terra.
Per rispetto nei suoi confronti, mi copro i occhi con la mano.

È una ragazza bellissima, il suo profumo di ciliegie, unito alla sua pelle caramellata è qualcosa di afrodisiaco e ora che so che gusto abbia il suo corpo, devo lottare con tutte le forze per resistergli.

<< Lillian, cosa stai facendo? >> chiedo esasperato.

Non risponde.

Mi tolgo la mano dai occhi, deliziandomi da ciò che vedo.

Indossa un reggiseno in pizzo nero che avvolge la sua terza di seno.

<< Sto prendendo iniziativa... >> si slancia il reggiseno e lo lascia cadere a terra, senza distogliere lo sguardo.
<< Ti piace, ciò che vedi? >> chiede divertita guardandomi dal basso, a pochi centimetri dal mio petto.

<< Lillian... >> sussurro, poco prima che lei avvolga le sue braccia al mio collo e mi baci appassionatamente.

Non dovevi solo parlarci!?

La prendo in grembo, senza mai lasciare le sue labbra e mi sposto.

Ci lascio cadere di peso sul letto, con lei sotto il mio mostruoso e gigantesco corpo.

<< Lillian... >> appoggio la mia fronte alla sua e chiudo i occhi << ti prego... fermami. >> supplico, cercando di essere ragionevole.

<< Perché dovrei farlo? >> respira a fatica << Sei esattamente dove voglio che tu sia. >>

La guardo nei occhi intensamente, arrendendomi alle sue parole.

Mi sposto con le labbra sul suo collo e in seguito, con una scia di baci e piccoli morsi, continuo il percorso fino a raggiungere il suo seno.

I suoi capezzoli sono rosea e turgidi, pronti ad accogliermi.
Ne prendo uno tra le mie labbra e lo succhio forte.
Si contorce e per farla impazzire ci soffio sopra, prima di dare attenzioni anche l'altro, ripetendo lo stesso movimento di prima.
Lei geme e inarca la schiena.

Fermati ora Arthur,
prima che sia troppo tardi.

<< Arty... >> mormora << ti prego... un'ultima volta.>> chiede supplichevole intuendo i miei stessi pensieri.

Ci finirò al inferno.

<< Un'ultima volta piccola, non sarà abbastanza per soddisfarti >> sussurro contro la sua pelle liscia e calda.

Quello che stiamo facendo è completamente sbagliato.

Mia mi ucciderà.

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