- All Might -
"Cosa hai in mente di fare, All Might?" Mi chiese con tono accusatorio Aizawa, mentre fissava lo schermo del mio PC.
Ci trovavamo in sala professori e quelli presenti stavano compilando scartoffie o correggendo compiti in classe. Io invece stavo ragionando letteralmente su tutt'altro. E avevo un piano.
"Oh beh, credo sia ora di mettere alla prova quei ragazzi!
"Tu non vuoi metterli alla prova, vuoi solo infastidirli! Ed è proprio da te, All Might!"
In parte era vero, non potevo negarlo. Eppure, allo stesso tempo, avevo la ferma convinzione che stessi agendo per il meglio. Non mi era sfuggito, infatti, il rapporto che si era instaurato tra il giovane Bakugou e la giovane Sayoru. Un rapporto all'insegna della collaborazione e del mutuo scambio di idee, che però stava assumendo una connotazione esclusiva.
Anche se il giovane Bakugou non lo avrebbe mai ammesso, il fatto che la giovane Sayoru dovesse talvolta potenziare il suo Quirk anche con altri ragazzi lo infastidiva terribilmente. Avevo cominciato a sospettare che per lui il contatto fisico con quella ragazza nascondesse dei sentimenti che andavano al di là della mera amicizia.
Dal canto suo, la giovane Sayoru non si dimostrava da meno. Quando il suo partner cambiava, anche il suo Quirk, Heart Attack, reagiva in maniera diversa. Impiegava molto più tempo ad adattarsi alle esigenze dei singoli individui e l'effetto del potenziamento non si protraeva abbastanza a lungo e con l'adeguata intensità da raggiungere anche solo lontanamente i risultati ottenuti durante il test al Ground Beta.
Ero convinto che se avessimo ripetuto la prova con tutti i compagni di classe, le percentuali di affinità con gli altri avrebbero subito un tracollo.
Mancavano solo poche settimane all'esame per la licenza provvisoria e desideravo vedere la giovane Sayoru più sicura di sé nelle sue scelte.
Capivo perfettamente che la nostra cultura imponeva dei limiti seri per quanto riguardava l'interazione tattile tra le persone e avevo anche intuito che tra quei due ci fosse del tenero eppure, allo stesso tempo, temevo che la giovane Sayoru dipendesse troppo dal giovane Bakugou e che questo avrebbe rappresentato un ostacolo per il suo futuro da eroina.
Pertanto, per far ritrovare loro un po' di lucidità, quel tanto che bastava affinché riuscissero ad oltrepassare i loro limiti, avevo chiesto un favore ad un vecchio amico.
"Capisco le tue preoccupazioni, All Might! In effetti sono anche le mie!" Riprese Aizawa tetro dopo un breve istante di pausa " Tuttavia mi auguro sinceramente che tu sappia come gestire la cosa! Bakugou ha un carattere tutt'altro che semplice...."
"Se vuoi mettere zizzania, All Might, almeno fallo bene!" Esclamò Midnight dall'altra parte del divisorio, intromettendosi.
"Non ti basterà invitare chi immagino, per provocarli! Dovrai pensare ad un vero e proprio evento per metterli di fronte alle loro debolezze!"
"Evento, eh?" Sogghignai, guardando di nuovo il monitor del mio PC.
"Come al solito mi sottovaluti, mia cara!"
"Ah sì, allora racconta! Cosa hai intenzione di fare?"
Non me lo feci ripetere due volte. E Aizawa alzò gli occhi al cielo in segno di completo dissenso.- Bakugou -
Erano trascorse due settimane da quella prima prova in palestra per sviluppare la nostra tecnica. Da allora ne avevamo sviluppate almeno una decina. Ormai entrambi ci vedevamo come il prolungamento naturale l'una dell'altro ed era molto difficile combattere senza che una parte dei nostri corpi non si toccasse.
L'imbarazzo tra di noi si era attenuato molto da quando avevamo deciso di dimenticare il fatto che fossimo un ragazzo e una ragazza, ma soltanto due eroi che miravano a diventare forti abbastanza da sconfiggere i Villain e da proteggere le persone. Tuttavia, per me quell'assunzione non era altri che una scusa. Un scusa per chiederle il numero e la mail in caso di emergenza, una scusa per parlarle e capire cosa le piacesse e cosa detestasse, una scusa per invitarla ad allenarsi più spesso con me, una scusa per infuriarmi se qualcun altro osava avere delle pretese su di lei, una scusa per proteggerla e difenderla se gli altri la prendevano in giro.
Una scusa per aspirare ad essere il suo partner esclusivo.
Non capivo come mai quel desiderio fosse diventato così insistente e morboso, ma il solo immaginare che un altro ragazzo potesse toccarla con la stessa libertà con cui lo facevo io, mi tappava il sangue nelle vene.
E fu solo quel pensiero che mi indusse a spezzare in due la penna, quando il professor Aizawa fece il suo annuncio a sorpresa.
"Ragazzi, voglio informarvi che da domani le classi 1A e 1B del liceo Yuhei saranno coinvolte in un progetto speciale della durata di circa due settimane presso la cittadina di Aiyume.
È localizzata nel sud-est del Giappone e la sua popolazione è per lo più costituita da persone di età avanzata. Nonostante ciò, ogni anno gli abitanti si impegnano ad organizzare il Festival delle Lanterne, celebre per la Danza dei Fuochi, ma anche per gli stand e le decorazioni particolarmente suggestive.
Negli ultimi anni, quella zona è stata purtroppo oggetto di attacchi da parte dei Villain e questo ha influito drasticamente sul numero dei visitatori e sull'affluenza all'evento.
Pertanto il vostro compito sarà quello di sponsorizzare, gestire e animare il Festival delle Lanterne nella speranza che la presenza di tanti eroi in un solo luogo incentivi le persone a tornare a visitare Aiyume.
Tuttavia, vi annuncio già che non sarete da soli a portare avanti l'iniziativa. Per l'occasione abbiamo infatti invitato tre Pro-Hero estremamente in voga in questo periodo che vi aiuteranno ad adempiere al meglio ai vostri compiti.
Domani verranno qui a scuola e per qualche giorno prima della trasferta ad Aiyume, vi istruiranno sulla storia di questo Festival e sulle tradizioni che dovranno essere necessariamente mantenute.
I tre eroi di cui sto parlando sono per l'esattezza il numero 3 e il numero 4 della classifica degli eroi ovvero Best Jeanist ed Edgeshot e la famosa pro-hero e modella Uwabami. Dal momento che vorrebbero conoscervi di persona prima di cominciare questa attività, domani mattina ci troveremo tutti alla palestra Gamma, dove il preside terrà un discorso in merito.
Vi consiglio dunque di gestire bene la giornata di oggi! Non saranno ammesse scuse se non avrete portato a termine i vostri compiti, intesi?"
E uscì dall'aula, lasciandoci l'ora per studiare.
Un mormorio generale si diffuse a macchia d'olio tra le file dei banchi, ma la mia preoccupazione risiedeva altrove.
Prima ancora che me ne rendessi conto, l'occhio mi cadde immediatamente sulla Codirosso che sprizzava gioia da tutti i pori. Era così emozionata che stava stritolando le mani a Faccia Tonda, mentre con aria sognante le raccontava qualcosa che di sicuro mi avrebbe urtato a morte.
"Ehi, Kacchan, anche tu non vedi l'ora di cominciare questo evento? Inoltre lavoreremo a stretto contatto con tre Pro-Hero super popolari! È fantastico!" Si entusiasmo' Mer-Deku cercando di coinvolgermi nella sua felicità "Sono anche contento per Sayoru-san! È una fan sfegatata di Edgeshot! Sono convinto che per lei sarà un'esperienza unica! Ehi, tutto bene Kacchan? Ti si è rotta addirittura la penna! Ti serve un fazzoletto o..."
"NON MI SERVE UN FAZZOLETTO, MER-DEKU! MI SERVE SOLO CHE TU NON ROMPA!" Sbottai urtato, mentre l'inchiostro zampillava come una fontana sul banco e sul pavimento.
"Kacchan, cos'hai? Sei arrabbiato?" Chiese lui insistendo.
Lo ignorai ma non feci in tempo a godermi un po' di sana pace che il capoclasse rompiscatole mi riproverò di aver sporcato e mi ordinò di pulire subito.
"NON MI DARE ORDINI, È CHIARO? ORA VADO A PRENDERE UNO STRACCIO COSÌ LA PIANTATE UNA BUONA VOLTA DI STARMI ADDOSSO!" Sbraitai, dirigendomi verso lo stanzino delle scope.
Gettai la penna nel cestino vicino alla porta e uscii. Volevo starmene per i fatti miei per liberarmi dello scazzo che provavo. Anche se si trattava del suo eroe preferito, quello che voleva conoscere da tutta una vita, per una qualche strana ragione mi .... infastidiva che la Codirosso fosse così contenta.
E non perché non volessi che quel sogno si avverasse, ma perché desideravo, forse anche in modo palesemente egoistico, che lei provasse la stessa ammirazione per.... me.
"Bakugou, dove ti eri cacciato? Sei sparito infuriato e non sei più rientrato in classe! Ti serve una mano?"
Chiese Kirishima dietro di me, facendomi sussultare.
"No, grazie!" Risposi secco, racimolando un panno assorbente.
Mi voltai e feci per rientrare in classe, quando la verità che uscì fuori dalla bocca di Kirishima mi gelò sul posto.
"Bakugou, ho visto come la guardavi! Ti sei stranito soltanto perché hai paura che il suo idolo ti scalzi dalla tua posizione privilegiata! Sei...."
"Ti sbagli! Non è affatto così!"
"Vuoi negare l'evidenza?"
Stritolai lo straccio nella mano destra, cominciando a notare qualche bruciatura qua e là.
"Ti stai facendo troppi problemi, Bakugou!" Esclamò lui, dandomi una pacca sulla spalla "Lei ti tiene in considerazione più di quello che credi!"
"Anche se fosse come dici, mi urta lo stesso! È più forte di me e non ci posso fare nulla!"
"Cosa farai quando lei otterrà la licenza provvisoria,eh? O quando diventerà una eroina a tutti gli effetti? Se reagisci così solo perché è entusiasta di incontrare il suo idolo, cosa farai quando un giorno dovrà lavorare in collaborazione con altri eroi? Ci potrebbero essere casi in cui un contatto fisico limitato potrebbe non essere sufficiente... e allora come ti comporterai?"
Ne ero ben consapevole. Anche se non mi andava giù per nulla, ero arrivato a quelle considerazioni prima di chiunque altro. Tuttavia evitavo di accettare quella verità come la peste.
Mi allentai il nodo della cravatta per far ricircolare l'aria nei polmoni, dopodiché rientrai in classe senza guardarmi indietro, pulii tutto con apparente calma e in silenzio ripresi in mano gli esercizi di Cementoss.
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˜"*°𝐻𝐸𝐴𝑅𝑇 𝐴𝑇𝑇𝐴𝐶𝐾˜"*° 𝑇ℎ𝑒 𝐴𝑚𝑖 𝑋 𝐵𝑎𝑘𝑢𝑔𝑜𝑢 𝑆𝑡𝑜𝑟𝑦
Fanfiction𝔔𝔲𝔢𝔦 𝔡𝔲𝔢 𝔢𝔯𝔞𝔫𝔬 𝔩𝔢𝔤𝔞𝔱𝔦 𝔡𝔞 𝔲𝔫 𝔣𝔦𝔩𝔬. 𝔅𝔦𝔰𝔬𝔤𝔫𝔞𝔳𝔞 𝔰𝔬𝔩𝔱𝔞𝔫𝔱𝔬 𝔠𝔞𝔭𝔦𝔯𝔢 𝔰𝔢 𝔮𝔲𝔢𝔩 𝔣𝔦𝔩𝔬 𝔢𝔯𝔞 𝔰𝔬𝔱𝔱𝔦𝔩𝔢 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔮𝔲𝔢𝔩𝔩𝔬 𝔡𝔢𝔩𝔩𝔞 𝔱𝔢𝔩𝔞 𝔡𝔦 𝔲𝔫 𝔯𝔞𝔤𝔫𝔬 𝔬 𝔰𝔭𝔢𝔰𝔰𝔬 𝔠𝔬𝔪𝔢 𝔮𝔲𝔢�...