You caused my heart to bleed and
You still owe me a reason
'Cause I can't figure out why
Why I'm alone and freezin'
While you're in the bed that she's in
And I'm just left alone to cry
-Ben Cocks, So cold
CASSANDRA
Una volta camminavo sulla spiaggia, facevo così tanti chilometri da perdere la via del ritorno. Ma prima di iniziare questa lunga passeggiata mi giravo un'ultima volta indietro e fissavo il mio punto di riferimento, colui che mi avrebbe fatto tornare a casa, colui che mi avrebbe mostrato la via.
Un giorno, dopo una tempesta, lo tolsero. Quando andai a camminare mi girai e non c'era più nessun punto per me. Questo però non mi diedi la voglia di tornare indietro e arrendermi, guardai avanti e me ne andai. Ritornai due ore dopo e ad aspettarmi c'era mia madre, come se sapesse, come se avesse percepito tutto. Lei è sempre stata la mia ancora in un oceano di disperazione e solitudine.
Questo autunno ho perso il mio primo ragazzo, il solo che io abbia mai amato così tanto da perdere la via di casa. Lui era diventato la mia luce e come tale se essa si spegne io sono condannata all'oscurità. Era il mio punto di riferimento, le mie coordinate per una casa che combaciavano con lui, la mia ancora aveva sembianze di due occhi azzurri e un bel viso da baciare ogni volta che mi sentissi persa e da sognare in un turbine di stelle.
Poi è arrivata l'apocalisse e il mio cuore zombie è stato ucciso dall'indifferenza dei suoi modi e dall'egoismo delle sue parole.
Ed ora mi domando come si guarda al buio senza essere percepiti da nessuna luce?
Come si naviga in alto mare senza un faro che ti indichi la strada?
Come si vola a ciel sereno se nuvole nere coprono il tuo sole?
In un angolo senza via, non ti resta altro che follia.
La campanella mi riscuote dai miei pensieri. Tempo scaduto.
"Va bene ragazzi consegnate il compito e poi vi auguro di passare delle buone vacanze!"
Alzo lo sguardo per incontrare almeno una ventina di studenti che si affrettano a scrivere ancora poche parole sui fogli, altri sono già indirizzati verso la porta con la mente immersa nel Natale.
Raccolgo il mio zaino appoggiato alla gamba del banco, prendo i fogli colorati dalla mia calligrafia precisa e attenta ed infine mi dirigo verso la cattedra del nostro professore.
È un uomo basso con i capelli stirati e il viso stanco, le mani rigorose sono intente a prendere e sistemare i fogli dei suoi studenti. Ho deciso di passare gli ultimi giorni, prima delle vacanze di Natale, ancora nella mia vecchia scuola per abituarmi a poco a poco a lasciare andare tutto questo.
Appoggio il mio foglio con titubanza aspettando il suo sguardo su di me, che non manca ad arrivare subito dopo.
"Cassie"
"Professor Litwork"
"Siamo giunti alla fine" , ride con tristezza mentre si abbassa gli occhiali sottili.
"Non voglio andarmene professore. Se fosse per me affogherei in un mare di tristezze piuttosto che salpare verso nuovi orizzonti"
"Cassandra tu sei un tesoro da scoprire. Non puoi restare al buio la tua luce non lo permette"
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It was easy
Romance"Sai cosa mi piace degli scrittori? Hanno il destino di una persona in mano e ci possono fare quel che vogliono. Sanno per certo che la ragazza accetterà l'invito al ballo e proprio per questo verrà violentata. Ma loro lo fanno comunque. Scrivono d...