Il rumore della porta che si apriva mi fece sobbalzare e corsi subito nel salotto fermandomi sulla soglia.
La puzza di alchool mi assalí riempendomi i polmoni,Cameron stava al centro della stanza e puntava con fare minaccioso gli occhi rossi e gonfi su di me "C-Cam dove sei stato?" Balbettai in preda al panico quando cominció ad avanzare verso di me "Da Natasha" Sibiló facendomi sbattere contro il muro..un piccolo singhiozzo uscí dalle mie labbra tremanti "Mh..adesso vedi com'è che ci si sente ad essere traditi?" Domandó sorridendo crudelmente,non potevo credere al fatto che mi avesse tradito..
Scivolai sul muro fino a toccare il pavimento gelido cercando di non guardarlo anche se i miei occhi non riuscivano a staccarsi dai suoi fottutamente inespressivi e disinteressati,come se qualcuno avesse imprigionato il mio Cameron dentro ad una cella e l'avesse sepolta da qualche parte infondo all'oceano sostituendolo con un essere senza sentimenti "Cameron..io ti amo" Li ricordai tra le lacrime ma lui fece spallucce e si allontanó soltanto per tornare con un foglio in mano..Un biglietto per tornare a casa..
Lo guardai togliersi la maglietta di spalle spezzata da quel "regalo",cosa avrei dovuto fare con il bambino?con me? "Non puoi farmi questo per colpa di uno stupido bacio" Dissi ritrovando la forza per alzarmi in piedi ed affrontarlo "Invece posso" Rispose lui seccamente e mi guardó con uno sguardo di una persona ubriaca che mi ricordava tanto mio padre l'ultima volta che l'ho visto..
"Posso fare tutto ció che voglio e tu-mi puntó l'indice contro il petto facendomi sobbalzare-non me lo potrai mai impedire" Cercai di restare tranquilla e di non prendere al cuore le parole che mi diceva perchè era ubriaco ma l'immagine di lui con Natasha mi distrusse e una fitta di dolore allo stomaco mi fece crollare sulle ginocchia facendomi all'improvviso ricordare le tante cadute nella residenza di Cameron,mi aveva sempre aiutato anche se ero solo sua schiava e ora..
Mi sentii abbandonata e non ebbi piú forza di rialzarmi anche se avrei voluto scappare da lui,da tutto questo e ricominciare da capo,non ce la facevo.
Mi abbracciai cercando di riscaldarmi ma il gelo che provavo era dentro di me,non fuori in quel momento solo un pensiero barbaro occupava la mia testa: l'aborto.