quindici

315 10 2
                                    

Fra tante domeniche tutti si procurarono la maglia del serale tranne Malia, Nahaze e Kia.
Le due ragazze avrebbero avuto la possibilità di ritornare l'anno dopo.

Era finalmente venerdì, il giorno dopo avremmo avuto la prima puntata del serale.

Era sera, ero infreddolita e Jo insieme a tutta la sua squadra vennero convocati da Rudy.

Appena tornarono vidi Joseph con la tachicardia.

"Ci vediamo fuori"
Si avvicinò a me con le lacrime agli occhi
"Che cazzo dici Jo? Ti ha cacciato?"
Chiesi alzandomi dal divanetto fuori casa.

"Me ne voglio andare"
Disse asciugandosi le lacrime
"Joseph no, pensaci bene"
Gli afferrai il viso con entrambe le mani
"Me ne vado Francy, rassegnati"
Mi diede un bacio sulla fronte
"Mi spieghi almeno cos'è successo?"
Gli domandai con gli occhi lucidi
"Ho avuto un altro attacco di panico e non sono andato con Petit a lezione per la cover di Tango e Rudy mi ha cazziato, sono stufo e voglio andarmene"
Mi spiegò entrando in casetta
"Joseph no, ti prego"
Era prettamente convinto di voler andare a casa e così fece.

Passai la serata in lacrime fra le braccia di Kumo.

"Ciao Jo"
Ci salutammo
"Fuori da qui ti ho promesso di vederci e non sono una persona che infrange la promesse"
Mi stampò un bacio sulla guancia.

"Lo spero, ti voglio bene Jo"
Mi feci piccolina fra le sue braccia
"Anch'io Francé, anch'io"
Cominciò a piangere come un bambino.
"Me fai piagne pure a me così però!"
Gli diedi una pacca sulla spalla e gli diedi un ultimo abbraccio.

Rimasi tutta la sera ad ascoltare "dimmi che non è un addio".
Ero distrutta, cercavo conforto da parte di Tiziano e Gaia ma stavano male quanto me.

Il giorno non mi andava neanche di mangiare, avrei dovuto fare la puntata sapendo di non avere Jo che mi supportava da posto? No.
Gli scrissi immediatamente al telefono, stavo malissimo.

Jo, come stai?

Tutto bene, te?

Una merda da quando non ci sei

Tranquilla Francé

Tranquilla un cazzo, hai fatto una stronzata.

Poi capirai.

Finimmo di parlare verso le 14 ed io andai a mangiare.

"Oh belli, n've siete liberati ancora de me!"
Joseph? Era tornato
Io non fiatai, tutti si alzarono dai loro posti e interruppero il pasto mentre io rimasi al mio posto a piangere.

"Aspettate rega'."
Mormorò Joseph
"Mo che sto qua non piagne, se non te fa piacere me ne vado di nuovo eh!"
Disse ironico avvicinandosi a me
Senza proferire parola mi appiccicai a lui.
Quella notte non riuscii neanche a dormire, mi sentivo persa senza di lui.

"Te so mancato per lo meno?"
Mi chiese ridendo
"Mh mh"
Mi lamentai annuendo
"Eddai calma"
Si staccò dall'abbraccio e mi asciugò le lacrime dandomi un bacio sulla guancia.

Ero così contenta.

Circa alle 18 mi riposai un po', rimasi sul letto a tranquillizzarmi e a ripetere le coreografie per la sera mentalmente.

"Si può entrare o mi fai la multa?"
Coglione.

"Entra!"
Esclamai rannicchiandomi sul letto
"Sei felice?"
Mi chiese Joseph
"Tanto Jo, tantissimo"
Poggiai le mie braccia sulle sue spalle
"Mh? I miei fratelli appena sono andato a casa mi hanno subito parlato di te, dicono che staremmo bene insieme ma gli ho spiegato che siamo solo amici"
Disse ridacchiando
"Io e te insieme?"
Chiesi ridendo
"Lo so! Sono proprio scemi quei due, vedi il lato positivo, stravedono per te, dicono che sei una bella ragazza"
Fece spallucce
"Ah sì? Menomale dai"
Sorrisi e le sue mani si poggiarono sui miei fianchi

"Jo"
Dissi sottovoce imbarazzata
"Si scusa"
Rimosse le mani dai miei fianchi
"No, non è quello!"
Mi scappò una risata afferrando le sue mani poggiandole nuovamente.

"Ho paura"
Gli confessai
"De che?"
Mi chiese perplesso
"Di come potrebbe reagire papà, da quando... Capito no? Papà non vuole ragazzi a casa"
Abbassai lo sguardo
"Oh, Francé, ci parlo io con tuo padre"
Mi afferrò il mento alzando di nuovo il mio viso.
"Jo..."
I miei occhi si riempirono di lacrime
"Francé, te fidi de me?"
Mi chiese poggiando la sua fronte contro la mia
"Si."
Risposi cominciano a piangere
"Allora fai fare a me, tuo padre non deve avé paura di niente, non sono come quello lì"
Mi sussurrò dolce
"Mio padre è cocciuto"
Gli dissi scoraggiata
"Lo convincerò io Francé"
Mi asciugò le lacrime per poi stampargli un bacio all'angolo del labbro.

Finalmente, solo grazie a lui ero un po' sollevata.

Friends | Holden - Joseph Carta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora