Era ormai tardi, il mio corpo stava implorando un po’ di riposo, ma non potevo perdere il mio solito incontro con Emma e Rachel al bar. Quando arrivai, entrambe mi guardavano con occhi curiosi.
«Com'è andata a Firenze?» chiese Emma appena mi sedetti al tavolo del bar.
«Incredibile, ragazze!» risposi, ancora un po' frastornata dall'energia dell'evento. «C'era così tanta gente, non mi aspettavo una folla così entusiasta!»
«Ma veramente?» chiese Rachel, sbalordita. «Io ho visto un sacco di storie su Instagram, tipo... tutti parlano del film!»
Annuii, cercando di non farmi travolgere dal vortice di emozioni. «Sì, è andata benissimo! Ma la notizia del film...» feci una pausa, «è diventata virale in pochissimo. È pazzesco!»
«Oh mio Dio!» disse Rachel, occhi sgranati. «Hai visto quanti messaggi ti sono arrivati? Io pensavo che tu avessi fatto una sorpresa ai lettori, ma il film… è una bomba!»
«Esatto, non me l'aspettavo nemmeno io! E poi, sono riuscita a fare la presentazione con Sarah, che è una di quelle booktoker che ha creduto in me fin da subito. È stata fantastica!» spiegai, cercando di calmarmi, ma l’eccitazione non se ne andava.
«Beh, ti vediamo ovunque!» disse Emma, ridendo. «Sei già una celebrità!»
In quel momento, la porta del bar si aprì ed entrò Lorenzo. Mi voltai e lo vidi fare una rapida occhiata intorno, prima di notarmi e salutarci. «Isa, sono di fretta, oggi ho la terza audizione!» disse, come se dovesse giustificare la sua corsa.
Mi alzai subito, e con un sorriso gli dissi: «Ciao Lorenzo! Ci vediamo domani, raccontami tutto!»
Rachel lo guardò con occhi curiosi. «Ma la terza audizione di cosa?»
Io scrollai le spalle, fingendo di non sapere niente. «Eh... Non me l'ha detto!» risposi, cercando di non ridere.
Lorenzo mi lanciò uno sguardo malizioso mentre si allontanava.
«Ok, ma Isa... cosa succede con questa audizione?» insistette Rachel.
«Dai, ragazze, vi dirò solo questo...» iniziai, alzando un dito. «La terza audizione di Lorenzo? È per Eric, nel film. È sicuro!»
Le due mi fissarono, incredule, e poi scoppiai a ridere. «Scherzavo! Non vi dico niente!»
Emma e Rachel rimasero per un attimo senza parole, ma alla fine, la curiosità prese il sopravvento. «Ma seriamente, Isa, dimmelo!»
Sorrisi, ma decisi di non dire altro. «Vediamo domani...»
Così, tra risate e segreti, il nostro incontro proseguì tra un caffè e mille domande.
«Allora che aggiornamenti hai? Oltre a Eric naturalmente...» Emma mi guardò con un sorriso malizioso, mentre Rachel faceva spallucce e sorseggiava il suo caffè.
«Non posso parlare, ragazze, davvero! Sono super noiosi questi aggiornamenti!» risposi, cercando di sdrammatizzare. Ma, ovviamente, non avevano intenzione di lasciarmi in pace.
«Isa, su... dobbiamo sapere!» insistette Rachel, alzando un sopracciglio. «Eric, il film, e poi… il tuo possibile futuro con lui!» aggiunse, con un tono che quasi sembrava una musica da suspense.
Per fortuna, proprio in quel momento, il mio telefono vibrò. Guardai lo schermo con un sorriso che gridava "liberazione".
«Ciao Alessandro Vanni!» dissi con la voce più casuale possibile, sperando che non si notasse l'espressione sollevata che avevo.
Emma e Rachel mi guardarono come se avessi appena fatto uscire un drago dalla borsa.
«Alessandro... Vanni...?» ripetè Emma, il suo sorriso diventato più largo di quello di un bambino davanti a una torta gigante. «Aspetta un attimo, stai davvero parlando con lui?»
«Si, si… sono a Roma, parto per Napoli il fine settimana!» continuai, cercando di sembrare più naturale possibile, mentre cercavo di nascondere il nervosismo sotto quella faccia da poker.
Rachel, che non riusciva più a nascondere la curiosità, fece un finto sospiro drammatico. «Chissà cosa si staranno dicendo...» disse, imitando una voce profonda e teatrale, mentre guardava Emma con occhi brillanti.
Emma fece finta di prendere appunti. «Probabilmente stanno parlando del prossimo incontro epico tra Luci e Ombre e la stampa internazionale! Oppure… stanno preparando il piano segreto per un tour mondiale!»
Rachel rise. «Potevo essere influencer, invece no…» dissi tra me e loro, con un finto rimpianto, mentre faceva un gesto con la mano come se stesse dando al via la sua carriera da social.
Emma rise così tanto che quasi rovesciò il caffè. «Rachel, dai, smettila! Non posso fare a meno di immaginarti come un'influencer, con quelle mani piene di cuoricini virtuali!» E subito imitò il mio gesto con la mano, facendo la "pose da influencer".
Rachel si unì a lei, facendo una foto immaginaria con il telefono e dicendo, «#LuciEombreTour #IsaIsTheQueen #InfluencerFutura». Le guardai e scoppiai a ridere.
In quel momento, il mio telefono vibrò di nuovo. Almeno, questa volta, era un messaggio di lavoro. Ma non c'era bisogno di dire nulla di più. Loro avevano già capito tutto.
«Ragazze, devo andare, Alessandro Vanni vuole che ci sia anche io ai terzi provini!» dissi, alzandomi di fretta, raccogliendo la borsa. Non c’era tempo per altro, e il lavoro mi chiamava.
«Dai che invidia Isa!» esclamò Rachel, con un sorriso che sembrava più un misto tra l’invidia e l’entusiasmo. «Però abbiamo scelto bene come regista!» aggiunse Emma, con un cenno d'approvazione.
«Sì, decisamente. Lo adoro!» risposi, mentre facevo una smorfia di leggera preoccupazione. Non ero mai stata del tutto abituata alla pressione degli audizioni e delle scelte da fare per il film. Però ero determinata.
Salutai le ragazze velocemente, prima che le loro risate potessero farmi perdere altro tempo, e corsi fuori dal bar. La giornata era troppo piena di cose da fare.
Dovevo raggiungere Cinecittà in tempo per assistere alla terza audizione di Eric e per visualizzare i Self tape di tutte le attrici che si sono proposte per il ruolo di Emma.
Non avevo il tempo di rilassarmi nemmeno un minuto, ma in fondo amavo la frenesia di quel mondo.
Arrivai alla porta degli studi di Cinecittà, dove un mare di persone sembrava sempre impegnato tra attori, registi e produttori. Mi feci strada tra le folle di persone, cercando di concentrarmi su quello che dovevo fare, mentre una lieve ansia mi saliva alle tempie.
Appena entrai, mi raggiunse Carlo, che mi strizzò l'occhio. «Allora, come va? Pronta a visualizzare i Self tape per scegliere Emma?» mi chiese, facendo riferimento all’audizione di oggi.
«Sì, ma c’è una cosa su cui mi sento davvero di insistere. Per Emma ho una richiesta specifica: l'attrice deve avere i capelli rossastri e lunghi, qualcosa che si adatti davvero al personaggio. Lo sai che voglio che ogni dettaglio sia perfetto!» risposi, mentre mi preparavo a entrare nella sala dove avrebbero proiettato i Self tape.
Carlo annuì, prendendo nota mentre mi sprofondavo nel divano. «Ora direi di visualizzare i primi selftape per Emma!» disse, come per darmi il via.
La stanza si fece buia in un istante, e sul grande schermo comparvero i primi video. La tensione nell'aria era palpabile; non era mai facile decidere chi avrebbe dovuto interpretare un ruolo così importante. Ma avevo ben chiaro cosa cercavo: una persona capace di trasmettere emozioni intense, soprattutto nella scena della fuga da Ortisei, quella che avrebbe dato il tono a tutto il film.