capitolo 4

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Else

Mi risveglia in una stanza buia, avevo mani e piedi legati, con la bocca fasciata.

Mi guardai intorno, mi trovavo in una stanza da letto.

Poi entrò il ragazzo che mi stava inseguendo.

Aveva una maschera nera in faccia, proprio come i veri criminali.

Si avvicinava lentamente verso di me.

Poi mi tolse la stoffa che avevo sulla bocca per non farmi parlare.

"Chi sei!" Urlai.

Lui si tolse la maschera e me lo ritrovai davanti.

"E-elias" dissi sottovoce.

Lui mi guardò e poi rispose.

"Si sono io"

Lo guardai scioccata.

Poi mi guardai addosso e vidi che non indossavo più gli stessi vestiti di prima.

"Chi mi ha cambiato" Chiesi.

"Io, cara elsa" disse.

"Innanzitutto mi chiamo Else, non Elsa"
Dissi alzando la voce.

Lui mi lasciò un bacio sulla guancia e uscì dalla stanza lasciandomi lì legata.

Mary

Sapevo che else se ne stava andando a casa, ma di solito mi manda sempre un messaggio prima di andare a dormire.

E se le fosse successo qualcosa? Non me lo permetterei mai.

Decisi di lasciar passare quella notte, giusto per vedere se il giorno dopo si sarebbe presentata a lavoro.

Può essere che si è dimenticata, ma lei non lo fa mai..

Ho paura.
C'è una sensazione strana dentro di me.
Ma non posso sapere niente ancora.
Se else domani verrà a lavoro significa che le mie sono state solo paranoie.

Mi addormentai poi nei miei pensieri.

Al risveglio..

Mi sono appena svegliata, non feci nemmeno colazione, sia perché ero in ansia per Else sia perché ero in ritardo.

Indossai una semplice tuta e corsi verso il bar.

Ore 8:30

Di else ancora nessuna traccia, chiamai più e più svolte al telefono ma ancora nessuna risposta.

Finché poi non arrivò il titolare.

Non bastava che Else era scomparsa, adesso mancava anche il titolare.

"Dov'è Else" domandò.

Non risposi.

"Chiamala subito e digli che la voglio qua" ripetè

Rimasi ancora in silenzio.

"Hai capito" mi Urlò in faccia.

Poi non c'è la feci più.

"SI HO CAPITO MA SE SOLO ELSE NON FOSSE SCOMPARSA A QUEST'ORA SAREBBE GIÀ QUA, il suo telefono è irraggiungibile da ore e ore" sbrottai e poi me ne andai in bagno.

Stavo piangendo a dirotto.

La sua scomparsa mi aveva distrutto.
Lei per me era tutto, era come una sorella.

Elias

Ero appena uscito dalla stanza in cui si trovava else.

Non sapevo che farne di lei.
Infondo era carina.

Il suo telefono squillava in continuazione.

Poi lo presi e andai da lei.

Else

Elias entrò di nuovo nella stanza, stavolta con il mio telefono.

Ovviamente non era così stupido da darmelo, sapeva che se no avrei chiamato qualcuno.

Mi mostrò la schermata hotel e tutte le chiamate da mary.

"Posso chiamarla, tengo il vivavoce e ci sarai anche tu ma almeno fammi dire che sto bene" Chiesi.

Lui digitò il numero di mary e mise il vivavoce.

Mary

Mi squillò il telefono, guardai e vidi il nome "else"

Accettai immediatamente la chiamata.

"Ei ciao mary, sono else, non preoccuparti per me, sto bene, tornerò presto, ti voglio bene" disse e poi chiuse.

Non ho avuto nemmeno il tempo di chiederle dove si trovava che chiuse.

Sono preoccupata per lei, speriamo stia bene..

Cuore di ghiaccio Where stories live. Discover now