𝒹𝑜𝓃'𝓉 𝒿𝓊𝒹𝑔𝑒 𝓂𝑒🥀🚬

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Pov's Alex:
Che giornata del cazzo che e oggi, mi alzo imprecando qualcosa e scendo in cucina dove troverò sicuramente la colazione già pronta.

E infatti trovo di tutto e di più, ma decido di bere un po' di caffè e fumare una sigaretta.

«signore è sicuro che non vuole altro?» mi chiede la governate con un sorriso raggiante, mi chiedo come faccia ad essere così sorridente di prima mattina io già mi rompo il cazzo ad alzarmi dal letto.

«no grazie margaret sto bene così» dico svogliato, decido di chiamare mio padre per vedere che novità ha.

«pronto tesoro che bello sentirti!» dice mio padre con una voce squillante che dovetti allontanare il telefono per quanto era forte.

«novità?» vado dritto al punto.

«si, ho trovato questa ragazza ricca sfondata il padre è un mafioso conosciuto in tutto il mondo ma sai che a me di queste cose non mi importa, prendi tutti i suoi dati e anche il suo conto bancario se ce l'ha...mi raccomando figliolo ci sentiamo» riattacca subito dopo avermi detto tutto quello che c'era da sapere.

bene mi accendo la seconda sigaretta e mi metto alla mia postazione e comincio ad hackerare, e stato facilissimo questa ragazzina non ha nemmeno messo la sicurezza nei suoi dati, cosa da ricchi.

accedo ai suoi dati e controllo le sue foto per vedere chi sia.

Cazzo, rimango a bocca aperta è una ricca sfondata ma anche figa, credo sia la ragazza più bella che abbia mai visto o scopato.

mi riscosso dai miei pensieri, non devo distrarmi per una ragazzina del cazzo che si farà scopare da chiunque.

hackero tutto quello che c'è da hackerare...è stato un gioco da ragazzi e mi piacerebbe tanto vedere la sua faccia quando lo scoprirà.

Pov's Olivia:
Dopo aver parlato con mio padre per un bel po di tempo mi vado a fare una doccia per riprendermi un po'.

Decido di non scrivere nulla alle ragazze perché so già che mi diranno "te lo avevamo detto" e non ho voglia di sentire questa parola che mi urta il sistema nervoso.

prendo il mio telefono per ascoltare un po' di musica e...ma che strano mi dice che il mio telefono è bloccato per...COSA?! per 50 anni?! ma che cosa gli è preso? non è possibile, cerco di spegnerlo a riaccenderlo ma nulla è bloccato completamente andato.

prendo un mio vecchio cellulare e metto la mia sim in questo...è bloccata pure quella ma come è possibile...decido di prendere il telefono di mio padre per chiamare un mio amico bravo in informatica sperando mi possa aiutare.

«pronto?» risponde dopo 3 squilli e parlo a macchinetta «ciao Ryan sono Olivia ho bisogno del tuo aiuto per favore»

dopo un po' di secondi si decide a rispondere «va bene, fammi la videochiamata vediamo cosa posso fare» gli faccio la videochiamata e gli mostro il problema del mio telefono.

«Olivia..» dice un po' preoccupato.

«che succede Ryan? perché sei preoccupato?» dico cominciandomi a preoccuparmi pure io.
«ti hanno rubato tutti i dati e bloccato la sim, ti aiuterò a scoprire chi è stato ma per'ora devi levare la sim dal tuo telefono può essere pericoloso» oh cazzo..nonono dimmi che non è vero, cosa faccio adesso?..

Giuro che se scopro chi è stato lo uccido con le mie stesse mani!

«Ryan aiutami subito a scoprire chi è stato per favore» dico con un tono supplichevole.
«va bene iniziamo»

dopo 1 ora e mezza abbiamo finalmente scoperto chi è stato il bastardo a rubarmi tutti i dati e a bloccarmi la sim.

«Alex Makarov?» dico sottovoce per capire se lo già sentito questo nome o no.
«è un hacker professionista, è un russo e a quanto ho scoperto e il più bravo...abita in un paesino chiamato dikson si trova al nord della russia» dice Ryan, cazzo ma tra tutte le città che esistono proprio una persona russa doveva rubarmi i dati?!

«ok grazie Ryan partirò per andare da lui e riprendermi ciò che è mio» dico cercando di contenere la mia rabbia.

«no Olivia pensaci be-» non lo lascio finire di parlare che gli chiudo il telefono in faccia.

Comincio a prepararmi il borsone per metterci il necessario e sempre dal telefono di mio padre compro il biglietto per andare in questo maledetto paesino.
Non me ne frega nulla se finirò nei guai ma devo riprendere ciò che è mio, gli farò vedere chi sono e di cosa sono capace.

dopo 40 minuti sono in aeroporto per prendere l'aereo, giuro che appena vedo questo bastardo lo uccido con le mie stesse mani.

dopo aver fatto il check-in e aver passato la fila salgo nell'aereo, mi allaccio la cintura e cerco di addormentarmi.

dopo 9h mi sveglio sentendo la voce dell' hostess che dice che siamo arrivati a destinazione.
in questi casi devo fare due voli quindi dovrò prendere un'altro volo per arrivare al paese più vicino di dikson.

finalmente salgo sull'aereo e sto sveglia fino all'atterraggio.

dopo 4h finalmente sono arrivata al paese ma devo fare altre 2h di macchina, che palle abita in culo al mondo sto qua.

faccio per prendere il telefono ma mi ricordo che è stato bloccato e quindi non posso chiamare nessuno...in più i miei genitori saranno preoccupati, non oso immaginare quando farò ritorno a casa.

ignoro questi pensieri e salgo sul mio taxi che mi stava aspettando.

finalmente dopo 2h di macchina sono arrivata a dikson, scendo ed rimango un po' basita è un paesino sperduto in tutta la Russia e non c'è nemmeno un'anima viva.

prendo il bigliettino dove avevo scritto la via dove abitava questo qua, e comincio ad incamminarmi.

passati 10/15 minuti arrivo davanti al palazzo e suono al primo cognome che vedo.
«si?» risponde una voce anziana, «scusi ho dimenticato le chiavi del portone potrebbe aprire?» dico fingendo che io abiti lì.

«oh cara si certo ti apro subito» dice la vecchietta dall'altra parte del citofono.

«grazie mille» dico mentre apro il portone e cominciare a salire le scale.

comincio a leggere tutti i cognomi che ci sono scritti sui portoni e finalmente trovò quello del bastardo.

suono e non risponde nessuno, suon ancora ma niente, dopo interminabili minuti finalmente si degno di aprire chiunque fosse ed ero pronta per insulta- oh porca puttana quello che avevo davanti non era un semplicissimo hacker ma un dio sceso in terra...dunque mi riscossi dai miei pensieri  «tu..brutto pezzo di merda come hai osato!» dissi puntandogli il dito contro.

«e tu? chi cazzo sei? una delle tante con cui ho scopato e lasciato in asso?» disse ridendo sguaglitamente.

oltre ad essere bello e dannato era pure uno stronzo di prima categoria e pervertito soprattutto «no brutto stronzo sono qui per riprendermi i miei dati personali che tu hai rubato, quindi...o mi ridai ciò che è mio o ti faccio uccidere» dissi prendendomi di coraggio.

Urlai quando venni scaraventata contro la porta che si chiuse con un tonfo assurdo, probabilmente avrà svegliato tutte le persone del condominio «ascoltami bene ragazzina...io non so chi cazzo sei ma sicuramente non sei nessuno per venire qui e minacciarmi...quindi se non te ne vai immediatamente ti scopo sulla prima superficie che trovo» concluse il suo discorso con un sorrisetto provocatorio.

Spazio autrice:
heylaaa ragazzuoli...scusatemi se vi ho lasciato così perdonatemi ma vi faccio rosicare un po'🌚
comunque vi e piaciuto il capitolo? è un po' movimentato, dite che olivia ha fatto bene ad agire di impulso? a voi i commenti, noi ci vediamo per il prossimo capitolo vi voglio bene alla prossima ragazzuoli❤️🫶🏻
ps: se volete lasciate una stellina mi farebbe tanto piacere❤️

🖤un'amore improvviso🥀Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu