Capitolo 84 - La catastrofe

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La zona da cui proveniva il fumo si trovava a circa metà strada tra le due gigantesche campate del ponte (suddiviso in quattro corsie separate, due per ogni direzione di marcia), e grazie alla forma di falco pellegrino da lui assunta, raggiungerla fu una questione di secondi.

Non poteva dire di non essersi aspettato qualcosa di simile, tuttavia, quando atterrò a circa una cinquantina di metri dall'origine della coltre nera, e vide di fronte a sé un autobus divorato dalle fiamme, Alessandro ne fu ugualmente turbato. Tale sentimento sembrava essere condiviso anche dagli altri automobilisti presenti sulla stessa carreggiata che, nonostante avessero già superato il mezzo avvolto dal fuoco, si erano fermati per chiamare i soccorsi o riprendere la scena con lo Smartphone.

Approfittando della copertura offerta da una vecchia Ford parcheggiata al centro della strada, Alessandro riassunse sembianze umane, e si portò al fianco dell'uomo più vicino di tutti all'incendio. Dal modo in cui mise in tasca il cellulare, sembrava aver appena concluso la sua chiamata al 911.

''Che sta succedendo?'' gli domandò Alessandro a bruciapelo.

Colto alla sprovvista, lo sconosciuto sobbalzò, ma quando l'ebbe visto si riprese quasi subito. Considerato il suo insospettabile aspetto da quarantenne in abiti casual, probabilmente aveva scambiato Alessandro per uno degli altri guidatori in sosta.

''Non ne ho idea'' rispose sbrigativo. ''Neanche dieci secondi prima ho visto quell'autobus nello specchietto retrovisore, e poi...'' Allargò le braccia in un gesto plateale. ''Boom! Così, all'improvviso. Non capisco come sia possibile, e...cazzo, c'era della gente lì dentro!''

''Vado a controllare'' annunciò Alessandro con decisione. E senza aggiungere altro, cominciò a correre verso l'autobus.

''Fermo, che fai?!'' sbottò l'uomo con gli occhi fuori dalle orbite. ''È pericoloso!''

Alessandro però non gli diede ascolto.

A causa dell'esplosione i pneumatici anteriori del bus erano stati sbalzati via nel bel mezzo della corsa, facendolo quindi scivolare sull'asfalto per diversi metri prima che si arrestasse su un fianco, ostruendo completamente la carreggiata. Anche per questo motivo, quando Alessandro raggiunse l'ingresso anteriore del pullman, non si sorprese di vedere le porte automatiche ridotte in pezzi.

Ad ogni modo, per quanto impressionanti potessero apparire simili dettagli, una volta che ebbe varcato la soglia essi divennero totalmente irrilevanti, se confrontati con l'orrore presente all'interno. Un odore pestilenziale di benzina, carne e gomma bruciata lo accolse ancor prima che fosse salito a bordo, costringendolo a respirare solamente con la bocca.

Le fiamme ardevano dappertutto, ma il suo corpo totalmente ignifugo gli permetteva di farsi strada in mezzo al fuoco avvertendo nient'altro che un modestissimo tepore, per lui non molto dissimile da quello emanato da un corpo umano.

E di corpi umani lì dentro era pieno. I resti orrendamente sfigurati dei passeggeri giacevano sparpagliati qua e là, alcuni seduti al loro posto, altri smembrati e irriconoscibili. Questi ultimi aumentavano man mano che ci si avvicinava al centro del bus, dove i sedili erano letteralmente scomparsi, distrutti dall'esplosione che in quel punto aveva avuto il suo epicentro.

Era chiaro che sperare di trovare qualche sopravvissuto in quell'inferno fosse pura follia, così come risultava altrettanto palese il fatto che si trattasse di un attentato e non di un'incidente. Su questo ormai non nutriva alcun dubbio. Restava da capire chi l'avesse fatto e perché. Domande a cui non avrebbe in ogni caso trovato risposta su quell'autobus pieno di innocenti martoriati.

Nel frattempo, sul lato opposto della carreggiata rispetto a dove era venuto, c'era parecchio movimento. Attraverso i finestrini del bus, quasi completamente oscurati dalle fiamme, vide tre auto finite l'una addosso all'altra, e un manipolo di persone radunate vicino alle portiere della piccola utilitaria, rimasta schiacciata tra le altre due ingombranti vicine.

KAMA - Volume PrimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora