''E nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai in una selva oscura.'' Non ho mai capito veramente cosa intendesse Dante con questa frase. Forse che durante la nostra vita senza neanche accorgercene ci ritroviamo in un tunnel oscuro,o come noi comuni mortali chiamiamo "periodo no!" Comunque vada, andra' tutto bene. E'questo quello che dico sempre io, e' il mio motto e quasi quasi il mio unico comandamento. Sapete? Ho un dilemma. Leggo spesso, adoro i libri e i mondi fantastici in cui loro ti portano, riescono a trasportarti dentro di loro, come se le pagine pendessero vita e si impadronissero di te. Di tutti i libri che ho letto i protagonisti sono spesso tristi e mi chiedo perche' esista questo sentimento. Bisogna ridere! Bisogna essere positivi! Trasmettere postivita'! Lo so. So che non e' facile ed in certi momenti vorresti solo spegnere l'interruttore, ma la vita e' una, e va affrontata col sorriso altrimenti di noi non ristera' che un ricordo di tristezza. Esempio di tristezza? Cesare. Cesare e' il padrone dell'officina di elettronica dove lavoro, Si, non ci sono finita per caso ma per scelta. Le altre ragazze della mia eta' preferiscono lavorare come parrucchiere, commesse, estetiste, ma queste cose non fanno assolutamente per me dato che a malapena riesco a mettere l'eyeliner, e gia' e' tanto che io sappia come si chiama quell'affare! Il caro Cesare, ribadisco, e' colui che mi permette di poter comprarmi da mangiare. E' divorziato ed ha un Figlio di cui non conosco neanche il nome. Non si e' mai confidato con me, ho scoperto dei suoi problemi solo qualche tempo fa cercando un libretto di istruzioni sullo scaffale, e' li che ho trovato la lettera di divorzio, ed e' solo quando l'ho letta che ho capito il motivo del suo essere cosi' introverso e silenzioso. In fondo, lo ammiro. Abbiamo la stessa passione per l'informatica ed e' una persona veramente seria e' competente! E' un uomo sulla cinquantina, poco piu' basso di me. In realta' sono io adessere eccessivamente alta dato che, fra un po raggiungero' il metro e ottanta. Cesare preferisco chiamarlo Ress, non so perche' ma Cesare mi sembra triste e Ress fa per Res-ponsabile cosa che e'! Nonostante il suo stato d'animo rattristito che ha ultimamente mi sta facendo da genitore e sta colmando quel vuoto lasciato dalla mia mamma.