I'm on my way from misery to happiness today*
"Se siete così amici, allora, fate un Voto Infrangibile e mettetevi alla prova"
Chi lo ha detto, probabilmente, resterà un mistero, ma sono tutti troppo brilli anche solo per pensarci.
Harry manda giù l'ennesimo intruglio alcolico e la gola gli va a fuoco mentre ride ed esulta per quella idea grandiosamente... stupida.
"Io ci sto, tu Malfoy?" conviene.
Anche Draco è sbronzo, motivo per cui sembra più simpatico e socievole del solito. La personalità da ragazzino spocchioso e viziato sembra essersi dissolta lasciando spazio a un Malfoy di assai più libere vedute.
Brinda con Potter e "sia dannato il Barone Sanguinario se un Serpeverde si tira indietro dopo un Grifondoro!" Esclama.
Blaise Zabini, chiaramente divertito quanto tutti gli altri, che li circondano per non perdersi l'ultima tra Potter e Malfoy, si fa spazio con una bacchetta già pronta tra le mani.
Sembra siano ritornati indietro nel tempo, infatti, c'è anche Hermione che tenta di rimproverare Harry per le sue azioni avventate e i suoi lamenti sono volti anche alle iniziative stupide che stanno proponendo tutti, "...quando a una certa età bisogna aver acquistato un minimo di buon senso" afferma ancora saccente come ai bei vecchi tempi.
C'è anche Ron che le dà ragione, perché altrimenti sa che a rimetterci sarebbe sempre e solo lui una volta a casa – anche se sotto, sotto, si sta divertendo.
Luna invece era lì fino a un momento prima e Padma è nelle vicinanze per cogliere ogni dettaglio e raccontarglielo successivamente.
"Stringetevi la mano" ordina Zabini, subito dopo aver ordinato di far silenzio.
Draco e Harry si guardano, agiscono, come se all'improvviso volessero giocare a braccio di ferro, e si fingono seri, mentre Hermione si avvicina a Ginny, con in braccio la piccola Rose, chiedendole di aiutarla a farli smettere con "questa stupidata" esclama a gran voce, ma nessuno la sta a sentire e Ginny si incammina con la nipote vicino al banchetto. Da una parte sembra contenta di aver mollato quello sfigato di Harry e la sua carriera nei Holyhead Harpies non è mai stata migliore come ora. D'altra parte, ancora pensa all'eroe che ha stregato la sua infanzia e, guardando la piccola Rose, soprattutto, immagina come sarebbe potuto essere un futuro da madre.
Zabini cammina attorno a loro, con la bacchetta puntata verso le loro mani, sembra infischiarsene di tutte le prediche della Granger e Pansy, con le braccia conserte e il sorriso spavaldo, se la ride già alla consapevolezza di ciò che si sta per compire. Una piccola vendetta per il loro leader Dracuccio che da tempo preferisce la compagnia dei suoi colleghi, come Potter, alla loro.
"Giuri tu, Harry, di fare qualsiasi cosa per mettere alla prova l'amicizia con Draco" inizia il ragazzo dalla pelle scura.
"Io giuro" risponde.
"E giuri, tu, Draco, di andare oltre l'orgoglio di un Serpeverde per mettere alla prova la tua amicizia con un Grifondoro?".
Draco guarda Potter e sorride laconico. "Lo giuro" e può essere solo molto ubriaco per fare una promessa con tanta disinvoltura.
"Sfido, allora, Harry Potter a fare sesso con Draco Malfoy. L'alternativa è la morte di uno di voi due. Se siete veri amici, non potrete permetterlo" è sagace e celere la replica di Blaise Zabini che sghignazza alla vista di Harry e Draco sbiancare di fronte a quella sfida.
Harry e Draco vorrebbero sottrarsi ora, lasciando le prese delle loro mani, serrate irrimediabilmente dinnanzi a un voto che non si può spezzare.
Si guardano, poi, e grazie ai loro sensi annebbiati da tutto ciò che hanno ingurgitato, che li fa sentire totalmente disinibiti, alla fine ridono e "accettiamo la sfida" annunciano quasi all'unisono.
Blaise Zabini sorride malignamente e, da Suggello, invece, pronuncia la formula segreta in un sussurro, mentre una fune di fiamma brillante simile a un serpente lega il Voto attorno alle mani di Draco e Harry.I'll do my best, I'll do my best to do the best I can
Sono in una Taverna di Hogsmeade: un po' lurida e succinta per i canoni di Malfoy, ma non sembra importare.
Harry e Draco entrano nella stanza in un rigoroso silenzio. Si sono congedati dal gruppo con cui hanno trascorso l'intera serata, con scherzi e burle urlate a gran voce.
Ha divertito anche loro fino a quando non si sono trovati da soli, a salire le scale verso una stanza appena affittata, con una sfida da portare a termine per evitare che uno dei due ci rimetta le cuoia.
"Allora, Potter, questa cosa non dovrà uscire da queste quattro mura" premette, alzando un indice verso l'alto per intimarlo, non appena si chiudono la porta alle spalle.
Harry alza gli occhi al cielo. "Come se volessi urlarlo ai quattro venti. E poi se domani saremo ancora vivi, lo sapranno tutti coloro che ci hanno visto fare quel patto" mette in chiaro.
Malfoy sospira e fa spallucce. "Sempre SE se lo ricorderanno, dopo tutto ciò che hanno bevuto" risponde. "Lo ricorderanno, ti basti pensare a me e a te che dobbiamo fare sesso per dimostrare la nostra amicizia... che cosa stupida" ammette rattristato per la sua palese idiozia.
"In ogni caso, ormai è fatta. Diamoci da fare" dice Malfoy pratico.
Harry alza un ciglio e "dove devo firmare?" domanda sardonico. Draco si acciglia. "Come?"
"Sembra tu stia parlando di affari. Dobbiamo fare sesso, non un contratto" esclama indignato. Draco alza gli occhi al cielo e gli si avvicina: "E con questo abbiamo stabilito chi è la donna tra i due" lo prende in giro.
Harry, però, posandogli una mano sul petto per allontanarlo indignato, lo guarda burbero e "non c'è nessuna donna, Malfoy" precisa.
Draco lo guarda divertito e con una luce beffarda a illuminare le sue iridi argentee, specchiate nel riflesso di quel verde scuro che lo sta fissando indispettito: "scommettiamo, Potter?" sillaba in un soffio.
Per lo più sono alticci e non sanno quel che dicono.
Harry irrigidisce la mascella e lo guarda con sguardo affilato. "Malfoy, ma da piccolo ti cibavano con pane e scommesse? Ti ricordo che siamo finiti in tutto questo perché ti pavoneggiavi a gran voce" incomincia con tono minaccioso.
"Io ricordo diversamente, Potter. C'eri anche tu e facevi lo sfrontato con Blaise, tanto da arrivare al Voto Infrangibile senza battere ciglio" replica con fare gradasso.
Harry tentenna un po' perché sa che Draco non ha tutti i torti, ma poi si riprende "In ogni caso, hai ragione tu, diamoci da fare. Prima finiamo e prima potremo sbarazzarci di questa situazione" conclude, iniziando a spogliarsi e avvicinandosi al letto.
Draco rimane fermo a guardarlo mentre gli si allontana e sgrana gli occhi quando lo vede sbarazzarsi della maglietta e smuovere le coperte per lasciar scoperto il materasso.
Harry si volta a guardarlo solo quando incomincia a sbottonare i pantaloni neri, tirando giù la zip della patta.
"Lo sai, sì, che non si fa vestiti, vero?" lo provoca. Draco lo guarda, mentre intravedere il normale rigonfiamento dei boxer e nega: "No, così non ce la posso fare" poi scappa fuori dalla stanza.
Quando Draco esce, Harry non si prende nemmeno la briga di seguirlo. In ogni caso, seppur lo facesse, non saprebbe cosa dirgli. Così si sdraia sul letto e con i postumi di una sbronza incomincia a fare le sue considerazioni premorte.
Mai nella vita, dopo sette anni stalkerato da un sociopatico come Voldemort avrebbe creduto a una cosa simile, se qualcuno si fosse messo a raccontargli il suo destino: morto perché rifiutato da Draco Malfoy.
Eppure stava succedendo e l'unica cosa che riesce a fare, seduto sul letto, e ridere di tutto ciò. Poggia il capo sullo schienale del letto e non ha idea di quanto tempo passi, prima che la porta si apri di nuovo, mostrando un Serpeverde decisamente più preparato a non morire.
"Potter" lo chiama. Harry alza la testa e lo guarda con cipiglio. "Che vuoi?" Dice, infastidito.
"Ho portato altro whisky, ne abbiamo bisogno per affrontare la notte" spiega Draco, alzando un braccio e mostrandogli le due bottiglie.
Harry lo guarda prima serio e poi incomincia a ridere. Dopotutto, Draco non ha avuto una cattiva idea. Lo invita ad entrare con un gesto della mano e Draco, guardandolo di striscio perché in tutto ciò Harry è ancora svestito, si siede nel posto vuoto del letto.
Allunga le gambe e poggia la schiena, imitandolo, prima di tracannare dalla bottiglia. Harry gli fa un altro gesto, quello di passargli l'altra, ma Draco gli offre quella già iniziata e che ha appena lasciato le sue labbra, sistemando quella immacolata ai piedi del letto. "Tieni, saranno i nostri preliminari" ironizza come il solito.
Harry afferra la bottiglia e si attacca al boccale senza troppo problemi. Draco lo osserva attentamente e gli diventa sempre più difficile tentare di concentrarsi su qualcos'altro. Si schiarisce la voce, quando Potter posa la bottiglia tra le sue gambe e lo guarda accigliato. "Che c'è?"
Draco distoglie lo sguardo, provando con tutto se stesso a non pensare a quelle labbra rosse, lucide e al sapore di whisky probabilmente, e tossisce nuovamente, abbozzando a se stesso la scusa del liquore che ha arso la sua gola.
"Pensavo" prende tempo. Harry sogghigna, fa un altro sorso, riposa la bottiglia tra le gambe e "ah, quindi ogni tanto ti capita" lo prende in giro. Draco lo guarda malamente con la coda dell'occhio e allunga una mano per acciuffare il whisky. Nel provarci, la sua pelle si accosta inavvertitamente alle dita calde di Potter che scattano all'indietro come scosse a quel contatto. "Penso e, soprattutto, non ho la lebbra" lo ammonisce, seccato per la prima volta di non essere lui quello schifato dal contatto fra loro.
Harry afferra di nuovo la bottiglia e sorseggia un altro goccio, senza mandare giù, poi la passa a Draco che, fingendosi tranquillo, tracanna più del dovuto. Mandano giù insieme quel sorso e si guardano, asciugandosi le labbra col braccio.
"Considerato che più beviamo, più sarà difficile per noi risvegliare la situazione..." allude Draco e a Harry non serve molto per capire a cosa si riferisca: "Che ne dici di fare dirty talking, Potter?" lo sente continuare.
Harry alza un cipiglio incredulo e "cosa?" chiede; perché mai se lo sarebbe aspettata, una richiesta del genere, da Malfoy.
Draco lo glissa e "per esempio, mi piace scopare una persona, prendendola da dietro" ammette.
Harry è sotto shock. Malfoy è tante cose, tra quali infila anche la perversione, ma non il tipo che si lascia andare a tali discussioni. Non con lui, per lo meno.
Ma gli ha spiegato il motivo e quindi non obietta.
Il problema, in realtà, è che non sa se una sbronza sia sufficiente per disinibirlo su argomenti come quello. E poi col sesso è un po' lo sfigato inesperto, perlomeno lo crede. D'altronde la sua relazione più lunga è stata con Ginny e con lei non si potevano di certo definire scintille, quelle che facevano a letto. Non che fosse una frigida, lei, o un incapace, lui... soltanto che non c'era chimica, fra loro.
Harry pensa a cosa dire ma l'unica cosa che gli viene fuori è "ho fatto solo la posizione del missionario nella mia vita".
Draco lo guarda incredulo e deluso. "Dovresti eccitarmi, Potter. A farmelo venire moscio basta già la tua faccia da sfigato" ma quando Harry si morde un labbro, indispettito e frustrato, Draco sa che si sta fottutamente mentendo e irrigidisce i muscoli, bevendo ancora del whisky per allentare la tensione che sente.
"Una volta mi sono segato nel bagno dei prefetti, sotto gli occhi di Mirtilla Malcontenta" ammette poi Harry. Una sincerità che spiazza perfino lui.
Draco lo guarda e fa un ghigno: "Macabro, ma va già meglio. D'altronde chi non ha fatto qualcosa nel bagno dei prefetti? Pansy mi ha fatto il suo miglior pompino lì. E Mirtilla era il pubblico" replica Draco, chiudendo gli occhi. Harry annuisce.
"Ho sentito su di lei un gran vociare, mi pare. Ron mi disse che era la migliore a succhiare uccelli!" Gli viene fuori un po' esitante, ma Draco annuendo apprezza il suo sforzo; poi chiude gli occhi e con un sorriso laconico pensa a bei vecchi tempi: "Blaise si divertiva a mettere in giro certe voci, sì. In realtà il migliore era lui" ironizza con voce roca; parla come se l'avesse provato per ammettere una cosa del genere.
Quando Draco riapre gli occhi, lo fa per alzarsi e togliersi la giacca. Harry lo guarda esitante, spostando spesso lo sguardo altrove. Ma Draco si sveste lentamente: i bottoni della camicia sono un percorso infinito che se ci fosse stata una melodia in sottofondo sarebbe parso ad entrambi una specie di spogliarello, ma Draco non se la sfila, lasciandosela addosso come i suoi pantaloni, quando torna sul letto.
Harry lo osserva senza voltarsi veramente a guardarlo e manda giù un boccone asciutto di saliva mentre scruta l'addome dell'altro, seminascosto dalla camicia, candido e asciutto. Poi tracanna ancora un po' di whisky incendiario, mentre "Dicevamo?" chiede Draco.
"Che Blaise è il migliore, tu come lo sai?" domanda Harry, senza nemmeno pensare alle parole che curiose escono fuori liberamente.
Draco lo guarda con un sorriso divertito e vispo: "Stiamo travisando il discorso. Dirty talking, Potter. Bevici su, dai, così passa la paura" lo invoglia.
Harry si indispettisce ma non aggiunge altro, seguendo il suo consiglio. Beve ancora e poi lo passa a Draco.
"Una volta, al quinto anno, ho sentito Ron mentre si faceva una sega e, beh, mi sono eccitato e quindi l'ho seguito".
Draco finge di strozzarsi con il liquido che ha appena tracannato e lo guarda stupito: "Niente di più intimo con Weasley? E io che credevo..." afferma, lasciando di proposito la frase in sospeso.
"Cosa?" domanda Harry.
"Sai, che tra migliori amici si facessero di queste gentilezze" risponde sardonico, ammiccando.
Harry assottiglia lo sguardo e capisce che, ancora una volta, Draco sta parlando di Blaise e lo sta provocando, soprattutto: "A quanto pare solo voi Serpi amate queste perversione" esclama indispettito, allungando il braccio per afferrare la bottiglia che, tuttavia, Malfoy gli nega, allontanandola dalla parte opposta a dove siede Harry.
Quest'ultimo lo guarda in cagnesco e si allunga per acciuffarla, ma Draco si spinge ancora più lontano, fino al limite delle possibilità, così quando "Malfoy" tenta Harry, a denti stretti, allungandosi maggiormente e scontrandosi contro il suo petto, Draco scivola ancora più lontano, strusciandosi sulla figura di Harry che lo sovrasta; crollano sul materasso, addossati l'uno sopra l'altro come un sandwich senza ripieno. La bottiglia sbatte a terra ma non si rompe e dopo un barcollamento a destra e a sinistra, si stabilizza in piedi, senza versare nemmeno una goccia di whisky.
Harry e Draco, tuttavia, a una distanza ristrettissima, si guardano e con un ghigno del Serpeverde che subito "Geloso, Potter?" lo burla, Harry grugnisce e tenta di spostarsi.
Con scarso successo, però, perché Draco lo piantona sopra di sé con un braccio stretto in vita e un sorriso sfacciato mentre le sopracciglia si alzano e abbassano: "Tanto vale approfittarne, no?" dice ironico.
Harry si dimena, ma con scarso risultato, provocando soltanto un maggiore strofinamento dei corpi fra loro che potrebbe farli già gemere se non fosse che entrambi sono impegnati a far altro: l'uno a prendersi gioco dell'altro che, invece, gli inveisce contro senza mezzi termini.
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Words are flowing out like endless rain into a paper cup
FanfictionHarry e Draco sono i protagonisti di questa raccolta di storie autoconclusive che, come dicevano i grandi Beatles, fuoriescono come pioggia senza fine in un bicchiere di carta. Ogni racconto sarà ispirato da una canzone, perché l'idea nasce grazie a...