Quando vidi uscire lo stesso simbolo di Ji Ho sul mio bigliettino, il cuore mi saltò in gola. Avrei condiviso la stanza con lui. Cercai di mascherare l'agitazione che sentivo crescere dentro di me, imponendomi di mantenere un'espressione serena. Non volevo che se ne accorgesse. Dovevo sembrare forte, dovevo convincerlo e convinermi , che sarei stata perfettamente a mio agio, che tutto sarebbe andato bene.
Mentre lui si intratteneva con gli altri, approfittai di un momento di distrazione per allontanarmi. Mi diressi verso Hae Rin, che stava ridendo e scherzando con Hyun Woo.
<<Che c'è?>> chiese con un sorriso, seguendomi in un angolo più appartato. Appena ci trovammo un po' in disparte, lasciai uscire un sospiro che mi portavo dentro da quando avevo visto il bigliettino.
<<Hae Rin, perché hai fatto questa cosa?>> le chiesi, cercando di mantenere un tono neutro, ma il mio disagio era evidente.
Lei mi guardò per un istante, poi scoppiò a ridere.
<<Oh, andiamo, Sadie. Non dirmi che hai paura di stare nella stessa stanza con Ji Ho>>.
Non risposi subito, ma il mio sguardo probabilmente parlava per me. Lei scosse la testa e mi posò una mano sulla spalla.
<<Senti, siete due adulti. Cosa può succedere? Magari questa è una buona occasione per...chiarire le cose tra voi, o anche solo per divertirvi un po'. Siamo qui per rilassarci, no?>>
<<Hae Rin, non è così semplice>> dissi, incrociando le braccia.
<<Non so se riesco a gestire...questa situazione>>.
Lei mi guardò, più seria questa volta.
<<Sadie, nessuno ti sta obbligando. Se vuoi possiamo cambiare, invento qualcosa per sistemare la situazione>>.
Ci pensai per un momento. Era una possibilità, certo, ma sentivo anche che fuggire non sarebbe stato giusto. E poi, in fondo, non volevo davvero evitarlo. Volevo dimostrare a me stessa che potevo affrontarlo, che ero più forte di quello che credevo.
<<No>> dissi infine, scrollando le spalle.
<<Va bene così. Hai ragione, sono qui per rilassarmi e divertirmi. E non mi lascerò rovinare tutto da un po' di ansia>>.
<<Questa è la mia ragazza!>> esclamò lei, dandomi una pacca sulla spalla e sorridendo soddisfatta.
<<Vedrai, tutto andrà bene>>.
Anche se non ero completamente convinta, le sue parole mi diedero un po' di coraggio. Tornai dagli altri con una nuova determinazione, cercando di non pensare troppo al fatto che quella notte avrei condiviso la stanza con Ji Ho.
Quando il resto dei ragazzi arrivò, l'energia nel gruppo cambiò subito. C'era un entusiasmo palpabile nell'aria, e presto ci mettemmo a discutere su cosa fare durante la giornata. L'idea di Hae Rin di fare un'escursione fu accolta con entusiasmo, seguita da una caccia al tesoro per divertirci e sfidarci un po'. Poi, avremmo fatto ritorno a casa per una serata tranquilla, seduti intorno al camino, con del buon cibo e delle bevande per rilassarci e chiacchierare.
Era il tipo di giornata che avevamo bisogno, una pausa dalle preoccupazioni quotidiane e una possibilità per legare ancora di più come gruppo. La foresta ci avrebbe accolto, l'aria fresca avrebbe fatto da sfondo alla nostra avventura, e poi il calore del fuoco avrebbe concluso la serata in modo perfetto.
Ci eravamo organizzati velocemente. Ognuno aveva il proprio zaino, preparato per l'escursione, e Hae Rin sembrava la più eccitata di tutti.
<<Andiamo ragazzi! La caccia al tesoro ci aspetta!>> esclamò con entusiasmo, e a quel punto anche io non potei fare a meno di sorridere.
<<Pronti?>> chiese Ji Ho, un sorriso divertito sulle labbra mentre si preparava a guidarci nell'escursione.
Tutti annuirono entusiasti e cominciammo a camminare, pronti per il nostro piccolo viaggio nella natura. L'escursione si rivelò essere un'esperienza stimolante, con i sentieri che si inoltravano tra gli alberi, la luce che filtrava tra le foglie e il suono degli uccelli in sottofondo.
Ogni tanto, Ji Ho si voltava verso di me con un sorriso, facendo battute per alleggerire l'atmosfera.
Uscimmo insieme, in coppia, e subito notai che non era una coincidenza. Hae Rin aveva sicuramente avuto qualcosa a che fare con questa assegnazione. Non mi sorprese affatto: lei amava creare situazioni come queste, spesso senza pensarci troppo. Iniziammo a camminare nel bosco, circondati dal silenzio interrotto solo dai passi leggeri e dal suono degli alberi mossi dal vento.
Mi sentivo un po' a disagio, ma cercai di nasconderlo, consapevole che ogni piccola pausa nella conversazione avrebbe alimentato quel silenzio teso tra noi.
Camminammo ancora per un po', cercando di immergerci nel paesaggio che ci circondava. Poi, fu il mio turno di porgli una domanda.
<<Cosa pensi, Ji Ho, di come stanno andando le cose tra di noi. Pensi che tutto questo tempo insieme, possa...cambiare qualcosa?>>
La domanda uscì più spontaneamente di quanto avessi previsto, ma quando le parole lasciarono le mie labbra, mi resi conto di quanto fosse carica di significato. Lo guardai, aspettando una risposta che non sapevo se ero pronta a sentire.
Lui si fermò di nuovo, guardandomi intensamente, quasi sorpreso dalla domanda.
<<Forse è troppo presto per dirlo, ma penso che siamo qui per un motivo. La vita ci porta a incontrare persone per delle ragioni, giusto?>> Il tono sembrava voler allontanare la serietà della domanda, ma capivo che c'era qualcosa di più profondo nelle sue parole.
Improvvisamente, un movimento nel bosco attirò la mia attenzione. Un fruscio, un suono di rami che si spezzano, e la mia mente scattò in allerta. Prima che potessi fare qualsiasi cosa, un rumore più forte proveniente dalla vegetazione mi fece perdere l'equilibrio. Un piccolo sussulto attraversò il mio corpo e, senza preavviso, sentii le mani di Ji Ho afferrarmi per evitare che cadessi.
Il mio corpo si trovò improvvisamente avvolto dalle sue braccia. Il calore della sua pelle, il profumo familiare della sua giacca, tutto mi avvolse in un istante. Il battito del mio cuore accelerò, ma non so se fosse per la paura o per il contatto inaspettato. Le sue braccia erano forti, ma gentili, come se cercassero di proteggermi senza fare troppa pressione. Il suo respiro era vicino al mio, e quel momento sembrava dilatarsi all'infinito, sospeso tra il tempo e lo spazio.
<<Stai bene ?>> chiese, con una lieve preoccupazione nella voce, mentre continuava a tenermi tra le sue braccia, come se fosse naturale.
Feci un passo indietro, ma le sue mani non mi lasciavano andare . Restammo fermi per un attimo, in un silenzio che sembrava avvolgerci, con i nostri occhi che si incrociavano più intensamente che mai.
Mi accorsi che la mia mano si trovava in quella di Ji Ho, quasi senza che me ne rendessi conto. Eppure, quella sensazione, di sentirlo lì accanto a me, mi dava un'inspiegabile tranquillità. Forse era la sua presenza che mi rassicurava, o forse era il fatto che, per un attimo, mi ero sentita completamente protetta.
<<Sto bene>> risposi, anche se la mia voce tremò leggermente. Lui mi guardò ancora per un momento, come se volesse essere sicuro che fossi davvero ok, ma poi, senza dire nulla, allentò la presa, lasciandomi di nuovo libera.