[diciotto C.]

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-Amico questi scatoloni non si riempiono da soli- sbraita il moro offeso lanciandomi un cuscino addosso.
Faccio una smorfia per poi ributtarmi immediatamente a peso morto sul materasso

-Lo sai che sono depresso- ribatto sbuffando.
Lui sogghigna lanciando un altra maglietta blu, penso l'ennesima, nello scatolone
-Non pensavo che la mia sorellina facesse quest'effetto anche a un ragazzone come te- mi schernisce battendomi una mano sulla spalla.

Gli rivolgo una linguaccia sprezzante del suo sarcasmo e continuo la mia maratona di pensieri malinconici.
Mi faccio proprio schifo così depresso, neanche fossi una ragazzina.

-Senti, punto primo- comincio con voce tremante
-Mi imbarazza parlare così di tua sorella- continuo grattandomi la testa imbarazzato
Ethan scoppia a ridere tenendosi la pancia con le mani.

Gli rifilo una gomitata dritta al fianco destro e lui cerca di zittirsi mormorando un 'continua continua' fra uno sghignazzo e l'altro
-Punto secondo- dico più malinconico
-Non vorrei finisse come con Jade- finisco prendendomi la testa fra le mani stremato da tutto questo disastro

Mi guarda con un sopracciglio alzato e un aria spaesata stampata sul volto
-Chris se vuoi stare con quella gattamorta sarebbe meglio che tu lasciassi stare mia sorella- sputa acido alzandosi dal letto e facendo ricadere il peso del materasso tutto dalla mia parte

-Ma che ti passa per la testa?- sbraito in preda al panico
-Come mai non capite tutti un cazzo?- urlo nuovamente tirando un calcio allo scatolone ormai pieno e strozzandomi da solo con le parole.

Ethan si avvicina a me tirandomi qualche pacca sulla schiena per evitare di farmi morire  soffocato
-Adesso non mi collassare qui peró eh- ridacchia
-Dai raccontami la tua esperienza con Jade- dice storcendo il naso sull'ultima parola

-È complicato- ribatto sbuffando nuovamente
-Brooklyn mi è sempre piaciuta, ma Jade stava sempre nel mezzo, dal primo giorno che sono arrivato non ha fatto altro che starmi addosso e tartassarmi ogni giorno elogiando se stessa su quanto fosse bella divertente e brava a letto e su quanto io fossi stupido a lasciarmela sfuggire in questo modo.- mi fermo per tirare un respiro

-Insomma alla fine ho ceduto, cioè lo vedi anche te, sai come sono fatto, alla fine cedo a tutto- dico alzando le spalle per cercare di giustificarmi.
Ethan è un buon amico, mi fido di lui, è la persona che mi serviva in questo momento per sfogarmi ma non credo che questo abbia risolto le cose e a ricordarmelo sono proprio questi scatoloni del 'minitrasloco' che sta compiendo la sua famiglia, se non risolvo questa cosa a breve credo che non rivedrò Brooklyn fino al prossimo anno

-Penso che sia questo che ha dato fastidio a mia sorella- mi dice il moro porgendomi una Heineken già stappata.
-Lo so- ribatto afferrandola
-Brindiamo alla tua stupidaggine allora- sghignazza facendo battere la sua bottiglia con la mia.
Gli rivolgo uno sguardo assassino prima che lui mi inciti a continuare il mio racconto

-Alla fine ho fatto un casino via, l'hai capito- concludo buttando giù un altro sorso di birra.
-Ma Jade ti interessa?- domanda lanciando la bottiglietta verde nel cestino.
Wow, lancio perfetto.
A differenza della sua deduzione, ci serve un medico per far fare a questo ragazzo qualche iniezione di intelligenza.
-Ma ti pare che se quella mi interessava stavo qua collassato sul tuo letto in preda a una delle peggiori depressioni?- domando storgendo la bocca
-Ma ti si è fuso il cervello o cosa?- continuo battendomi una mano in fronte

-Va bene ho capito ma perdonami stai per metterti con mia sorella dovrò essere sicuro che tu non cambi idea no?- mi urla contro scoppiando subito dopo a ridere per la castroneria che aveva appena pronunciato
-Ma sei scemo?- continuo io
Mi indirizza un gesto come per dire 'lascia fare' e torna a concentrarsi sul suo lavoro di inscatolamento, lo venderei bene a lavorare in una fabbrica di biscotti.

-Insomma ma mi aiuti o no?- ribatto scocciato
-Un modo ci sarebbe- mi informa lui con un sorrisetto beffardo in viso
-Magari dimmelo no?- ironizzo con voce acuta.
Scuote la testa.
Mi sta fottutamente prendendo in giro?
Mi sfilo un scarpa per poi lanciargliela dritta in testa procurandogli un mugolio infastidito

-Che cazzo di problemi hai?- inveisce strusciandosi il punto dolente
-Dimmi cosa devo fare una volta per tutte!- urlo con la voce strozzata dalle risa.
Torna a sedersi sul letto con fare diabolico intendo a espormi il suo piano

-Quando era piccola, diceva sempre che il ragazzo perfetto per lei doveva essere in grado si stupirla con un'enorme sorpresa, le ha sempre amate, prova a farne una per lei- mi dice il moro alzando le spalle
Dapprima lo guardo con un aria spaesata, che consiglio sarebbe questo?
Poi prendendo ispirazione da non so dove riesce a balenarmi una magnifica idea in testa.

Balzo su dal letto e corro a dargli il cinque
-Grazie sei un'amico!- dico con un sorriso a trentadue denti.
Mi guarda con espressione interrogativa per poi rivolgermi un 'e poi non venirmi a dire che non ti aiuto'

*BONJOURRRR!
Spero vi piaccia il capitolo (pubblicato grazie alle magnifiche idee di alicehorrorpanic )
Il prossimo sarà il penultimo capitolo, piango ç.ç
No scherzo ahah buona lettura ciao a tutti XD*

Party hard, fuck harderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora