•Capitolo 20.

1.2K 34 0
                                    

"Ehm ciao, non è che avresti un caricabatterie per Iphone da prestarmi?" -mi chiese.
"Ciao, te lo prendo subito basta che me lo riporti" -dissi porgendoglielo successivamente.
"Grazie, piacere Bryan" -si presentò.
"Piacere Martina, non per essere invadente, ma tu non sei di queste parti vero?" -domandai.
"No sono di Mogi da Cruz, sono brasiliano" -spiegò.
"Come mai qui?" -volli sapere.
"Ho fatto una sosta perché ero stanco, domattina devo ripartire, vado a trovare mio cugino a Barcellona" -rispose.
Andava a trovare suo cugino a Barcellona ed aveva sembianze con Neymar, qualcosa mi faceva pensare che erano parenti.
"Io anche dovrei partire per Barcellona, ma ho un problema" -affermai guardandolo.
"Posso fare qualcosa per te?" -si rivolse gentile.
"Dovresti far finta di essere il mio ragazzo per far ingelosire una persona, sempre se vuoi, non ti costringo" -lo informai.
"Va bene accetto, ci si vede domani.. Martina" -disse sorridendo.
Quale miglior modo di farlo ingelosire fino a farlo impazzire se non con il cugino, non avevo la certezza, ma domani quella mia sensazione sarebbe stata confermata.
La mattina seguente mi alzai sorridente accendendo subito lo stereo, avevo la musica a palla e voglia di cantare, mi sentivo stranamente felice anche se non avevo motivi per esserlo, ero appena uscita dalla doccia e velocemente mi vestii, dall'entrata sentii un tonfo alla porta, mi avvicinai e aprii, era Bryan.
"Ehi io sono pronto, l'aereo parte tra un quarto d'ora" -mi sorrise.
"Prendo la valigia e arrivo" -lo avvertii.
"Ti aspetto sotto" -si congedò.
Ricontrollai mille volte se avevo preso tutto dai cassetti e mi precipitai velocemente dalle scale, Bryan mi incitava a camminare più veloce e dovetti correre con il trolley, schivavo la gente come una pazza e nella loro mente sicuramente mi avevano mandata a quel paese.
Arrivammo in tempo all'aeroporto e dopo i vari controlli prendemmo posto, io mi sedetti vicino al finestrino per poi iniziare a chiacchierare.
"Parlami un po' di questo ragazzo" -m'incitò sorridendo.
"Allora.. ci siamo conosciuti mesi fa a degli allenamenti, come puoi capire è un calciatore e il pallone si può dire che è la sua vita, con il tempo il nostro rapporto si è rafforzato e qualcosa ci univa, ci spingeva sempre più a passare del tempo insieme, ad avere un contatto fisico, il problema si è rivelato quando la sua fidanzata è rimasta incinta al momento in cui voleva lasciarla per stare con me, ci sono rimasta malissimo, le lacrime che ho versato solo dio le sa e ho cercato di dimenticarlo mettendomi insieme con un altro ragazzo di Madrid, ma ci siamo lasciati perché ci ha sorpresi a baciarci, tra pochi mesi diventerà padre e tutt'ora vuole stare con me, vuole riconquistarmi a tutti i costi" -spiegai guardandolo allibito dal mio racconto.
"Cosa c'è?" -gli chiesi.
"È che tutto questo mi suona familiare, anche mio cugino è un calciatore e la sua fidanzata è incinta" -mi disse dubbioso.
"Se ti dicessi che il ragazzo in questione è tuo cugino mi aiuteresti comunque?" -chiesi sperando che non cambiasse idea facendo una smorfia.
"Cosa? Mi stai dicendo che Neymar ha una relazione con te?" -urlò sconvolto facendo girare gli altri passeggeri.
"Ssh, ti prego aiutami" -lo implorai facendogli gli occhi dolci.
"Sentiamo perché vorresti farlo ingelosire?" -mi chiese.
"Per vedere se prova ancora qualcosa per me e con chi meglio di te che sei il cugino" -sorrisi.
"Va bene va bene" -disse sospirando.
"Grazie sei il migliore" -sprizzai di gioia dandogli un bacio sulla guancia.
Avevo giurato di non metterci più piede in questa città ed invece eccomi di nuovo qui, a Barcellona.
Tornai nella mia casa in affitto e convinsi Bryan ad abitare con me, dovevamo rendere la relazione più credibile, lo feci sistemare nella camera accanto alla mia e quando scese sera insieme svuotammo le valigie dopo un buon piatto di pasta.
La mattina fui svegliata da lui che non trovava l'accappatoio e mi chiamava dalla doccia, mezza rincoglionita aprii la porta del bagno e lui alla mia vista si coprii le sue parti intime rapidamente.
"Oh scusami" -dissi imbarazzata.
"Ti scuso se mi porti l'accappatoio o un asciugamano, basta che possa uscire da qui" -rise disperato.
"Tieni" -dissi lanciandogli una tovaglia che avevo trovato nell'armadio.
"Preparati che ora dobbiamo fare la visita di cortesia" -rise mentre chiudevo la porta.
Per farlo ingelosire sarei partita subito dall'abbigliamento, indossai un pantaloncino a vita alta che mi marcava il sedere e non lasciava niente all'immaginazione, sopra una camicetta bianca con tutti i bottoni aperti, un paio di tacchi alti lucidi neri e per finire mi truccai mettendo anche una passata di rossetto rosso.
"Cazzo quanto sei bona, se le sceglie bene mio cugino" -sentii esclamare alle mie spalle da Bryan.
"Anche tu non sei da meno" -sorrisi guardandolo, indossava un paio di shorts, le converse rosse e una camicia con una collana.
"Scusami non potevo trattenermi" -rise facendo riferimento alla sua esclamazione.
Il taxi posteggiò davanti casa di Neymar, ci sarebbe stata anche Crystal quindi vestirmi in questo modo era stata una buona idea, scendemmo e Bryan mi prese la mano.
"Mi raccomando sii credibile" -dissi sorridendo.
"Certo, amore mio" -rise marcando le ultime due parole.
Suonò al campanello e io nel frattempo mi aggiustavo i capelli curiosa della sua reazione che non tardò ad arrivare, aprii la porta e abbracciò forte il cugino sorridendo, poi vide me e restò pietrificato.
"Entrate pure" -disse facendoci varcare la soglia, strinsi la sua mano sempre più forte, i nostri occhi si incrociarono e i suoi erano un misto tra sorpresa e rabbia, come a dire cosa ci facevo con lui.
"Accomodatevi nel divano, avverto Crystal della vostra presenza" -disse gelido guardandomi.
Accavallai la gamba e feci un occhiolino a Bryan che ricambiò, entrò la modella che ebbe la stessa reazione di Neymar, sembrava avesse visto un fantasma, la sua pancia era enorme.
"Tu? Cosa ci fai qui?" -esclamò Crystal guardandomi.
"La conosci già? È la mia fidanzata" -disse Bryan facendo cambiare colore in viso a Neymar.
"Si la conosco per mia sfortuna" -disse guardandomi schifata.
"Potrei dire la stessa cosa" -risposi mentre si sedette di fronte a noi.
"Da quant'è che state insieme?" -chiese Neymar sbattendo il bicchiere sul tavolino, dovette bersi l'acqua.
"Da una settimana, è una ragazza fantastica" -disse baciandomi sotto i suoi occhi assassini.
"È una troia, altroché" -sentenziò Crystal leggendosi il giornale.
"Zitta puttana" -risposi.
"Calma ragazze, perché vi odiate così tanto?" -chiese Bryan.
"Chiedilo alla tua fidanzatina" -rispose guardandolo.
"Se Neymar è stato con me vuol dire che tu non eri in grado di soddisfarlo a pieno" -sorrisi beffarda.
"Apri le gambe a tutti, non stavi con James Rodriguez?" -domandò.
"Non più perché il tuo fidanzato mi ha baciata negli spogliatoi e lui ci ha visti" -affermai.
"Neymar hai baciato questa puttana di nuovo?" -chiese alterandosi.
"Adesso basta, mi avete stancato tutte e due" -urlò alzandosi in piedi.
Bryan non sapendo che fare iniziò a baciarmi e a toccarmi la coscia fino a palparmi il sedere, mentre entravo la mia lingua nella sua bocca guardavo Neymar portarsi una mano sul viso e Crystal portarsi il giornale davanti la faccia irritata.
"Avete finito?" -chiese infastidito Neymar risedendosi.
"Amore fagli vedere come si bacia una ragazza" -disse la fidanzata avvicinando il viso al suo e ricevere un lungo bacio passionale.
"Avete finito?" -chiesi a mia volta stizzita.
"Come mai da queste parti?" -domandò Crystal alzando un sopracciglio.
"Volevo fare una visita al mio cugino preferito, non posso?" -ribatté.
"Certo che si, ma al tuo fianco una vestita in questo modo non c'è la vedo" -disse riferendosi a me.
"Tu non puoi parlare visto che sui giornali sei completamente nuda" -risposi mentre si alzò per andare al bagno.
"Vado a fumare" -disse Bryan lasciandoci da soli.
C'era tensione nell'aria, la percepivo benissimo, tirai fuori anch'io una sigaretta iniziando a fare tiri.
"E così stai con mio cugino.." -disse Neymar sedendosi di fronte a me.
"Esatto, sei così perspicace" -dissi passandomi la lingua sulle labbra per provocarlo.
"Non ci siamo capiti neanche questa volta" -rispose poggiandomi una mano sulla coscia che si stava avvicinando alle mie parti intime.
"Non c'è nulla da capire, io sono di un altro" -sussurrai espirandogli il fumo in faccia.
"Vedremo" -disse sollevandomi il mento con le dita.
Tornò Crystal lamentandosi per i movimenti del bambino e dopo alcuni minuti anche Bryan che riprese posto accanto a me.
"Oh che caldo" -esclamai accavallando la gamba e sbottonando l'ultimo bottone della camicetta trasparente.
"Amore non fare così che me ne fai sentire ancora di più" -disse Bryan baciandomi malizioso.
Mi mordicchiavo il labbro inferiore e guardavo fisso Neymar che rapidamente portò le mani sopra le sue parti intime per coprire l'erezione che gli avevo causato.

Tú eres mi mejor victoria || Neymar Jr.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora