43 ; stupid idiot

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Iris' point of view.

Ho quindici anni quando mia sorella rimane incinta. La vedo depressa, e in cuor mio so che non vuole diventare madre.

Morena ama uscire e ama avere tanti uomini diversi ogni notte. Quando ho conosciuto Marco, pensavo seriamente che l'avrebbe cambiata. Pensavo che avrebbe potuto salvarci tutti.

Il realtà non sono sorpresa di vederla incinta, perché un bambino è nei loro invidiabili programmi, ma so che volevano almeno aspettare il matrimonio.

Mattia è il bambino più bello del mondo. Quando lo stringo a me, me ne innamoro. Pesa pochissimo, perché è nato prematuro, e le prime settimane le trascorre in ospedale.

La serenità arriva, ma dura poco. I miei genitori muoiono a causa di un incidente stradale, ed io vengo affidata a mia sorella. Da qui, la nostra armonia si spezza.

Marco è l'unico che lavora, perché io studio e Morena non è mai a casa. Svolge troppi lavori insieme, e gli dico spesso di fermarsi ma lui non lo fa.

Scopro che mia sorella esce con la sua migliore amica dai tempi delle medie, Arabella, che si è fatta mettere incinta da un uomo ricco e più vecchio di lei. Girano in limousine e comprano abiti firmati, mentre io mi occupo della crescita di Mattia.

Non spetta a me, ma non posso non farlo. Divento la madre di un figlio non mio, che diventa la mia unica soddisfazione. A scuola vado male, perché con il bambino non ho tempo di fare i compiti. Vengo bocciata due volte, e una volta fatti i diciotto anni mi ritiro dalla scuola e cerco un lavoro.

Il primo dentino, i primi passi, le prime parole: io ci sono. Durante la festa della mamma, Mat fa il lavoretto a me e a Morena, e io mi sciolgo perché il suo bene è la ricompensa a tutti i miei sacrifici.

Sette anni dopo Morena rimane di nuovo incinta. Sono al settimo cielo perché nasce femmina, e mi carico anche la piccola Julia sulle spalle.

Marco e Morena si sposano, ma il matrimonio non è bello ed è privo di amore. Comprano una casa, e mi trasferisco lì con loro, perché Morena ha finalmente trovato lavoro.

Mattia e Julia sono dei fratellini adorabili: giocano, insieme, ad ogni cosa. Barbie, macchinine, anche alla lotta! Io gioco con loro, perché mi fa solo piacere.

Il primo dentino di Julia, i suoi primi passi, le sue prime parole: io ci sono. Accanto a me c'è Marco, che lascia il lavoro pomeridiano per occuparsi dei figli.

Una sera, mentre Morena sta facendo un doppio turno e i bambini dormono, Marco ed io ci baciamo, e poi il bacio diventa qualcosa di più.

Facciamo sesso in ogni angolo della casa, quando nessuno ci disturba, ed è una fetta di paradiso. Un qualcosa di clandestino che eccita da morire. È come una seconda vita.

Morena lascia il lavoro e decide di laurearsi, proprio quando mi innamoro di Marco. Mi fidanzo molte volte, ma non riesco a rimpiazzarlo. Lui è l'amore della mia vita.

Morena continua a non essere presente nella vita dei bambini, ma ci sono io. Julia sviluppa a nove anni, e io piango perché ormai è una donna. Mattia diventa maggiorenne e io piango, perché ormai è un uomo. Sono fiera dei miei figli, anche se non sono miei. Mi chiamano mamma Iris; non c'è cosa più bella.

Conosco Xavier mentre faccio la spesa. È in visita a Roma con sua sorella. È più grande di me, ma è molto simpatico e mi affeziono in fretta a lui. Ci vogliamo bene, ma non c'è mai stato altro. Decido di seguirlo in Francia e andare a vivere con lui.

Parto quando il terzo nipotino sta per nascere, Mattia ha diciannove anni e Julia dodici. I miei bambini adorano l'uomo che ho trovato, ed è la ricompensa più grande.

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