CAPITOLO VENTITREESIMO

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Quando mi sveglio sono le cinque del mattino e mi ravvolgo stretta, stretta nelle coperte perché ho appena fatto un brutto sogno e ho voglia di sentirmi protetta.
Ho sognato che il ginocchio di Jess non poteva guarire, così lui non sarebbe mai tornato a camminare e che sua nonna si aggravava di giorno in giorno. Io andavo a trovare Jess in un giorno come un altro e lui mi lasciava perché diceva che la colpa di tutto era la mia.
Non ho capito bene perché ho fatto questo sogno così brutto, forse rappresenta tutte le mie paure. Comunque adesso sono sveglia, devo calmarmi e riaddormentarmi.
Mi ricordo, però, del messaggio di Daniel e mi vengono i brividi. Decido di non rispondergli ancora e di parlarne con Jess.
Domani è la vigilia di Natale e sarò tutto il giorno impegnata, quindi è meglio che adesso dormo ancora un po' e vado a trovare Jess verso le dieci.
Alle dieci e mezza sono a casa sua, lui è contento di vedermi, ma dice che sua mamma non è ancora tornata dal' ospedale. Io cerco di rassicurarlo, ma non mi sento molto d' aiuto, perché devo riuscire ad affrontare il discorso del messaggio di Daniel.
Decido di non cercare nessuna buona parola. Gli metto il telefono in mano con il messaggio aperto e gli chiedo di leggere.
Lui lo fa e poi si gira a guardarmi e mi chiede se gli ho risposto.
Io gli dico che volevo parlarne prima con lui e gli chiedo se è arrabbiato, anche se comunque non mi sembra.
Lui, infatti, mi risponde che io non ho fatto niente, è lui che mi ha scritto e ci mettiamo insieme a scrivere delle parole per fargli capire in modo carino che non deve scrivermi più e che non ne voglio più sapere di lui e Mary.
Salviamo il messaggio nelle bozze e non lo inviamo ancora, perché Jess mi dice che forse mi potrebbe far bene parlarne anche con Kelly.
-Bravo Amore mio!!! Sei un genio!!
-Lo so tesoro!!
Ci stiamo per baciare quando sentiamo che qualcuno infila una chiave nella serratura.
-Deve essere tornata mamma!!
Quando la porta si apre vedo subito sua madre e insieme a lei c'è una donna anziana. Quella deve essere la nonna di Jess!! Tiro un respiro di sollievo. Sta bene!! Si è ripresa finalmente!
-Nonnaaa!! Oh mio Dio! Stai bene??
-Si Gioia mia! Sto meglio!
-La nonna ha avuto degli attacchi d' ansia, starà qui da noi qualche giorno e verrà anche il nonno. Così possiamo controllare meglio!!
Quando la mamma finisce di parlare Jess si illumina di un sorriso immenso. Lo stesso sorriso di cui mi sono innamorata e che non vedevo da un po'.
Prova ad alzarsi per abbracciare la nonna, ma gli prende una fitta al ginocchio e io e sua madre lo prendiamo al volo prima che cada.
-Lo vedi che sei uno stupido?
Quando finisco di parlare mi rendo conto che ho appena detto una parola poco rispettosa davanti a sua nonna e poi mi domando se lei sa chi sono e cosa sono per suo nipote Jess! Arrossisco.
-Ah nonna! A proposito..
Ok adesso mi presenta a sua nonna, devo prepararmi!
-A proposito tutto questo, il mio ginocchio e il mio polso, sono causa tua!!
-Ma finiscila vah! Hai solo da non correre sempre in motorino!! Ringrazia che hai sempre degli angeli lassù!!
Ok, ci sono rimasta male, ma poi Jess risponde di nuovo alla nonna.
-Nonna a proposito di angeli, ti ricordi che ti ho parlato di una ragazza stupenda?!?
Et voilà!! La ragazza stupenda sarei io!! Ok, la finisco di montarmi la testa!!
-Certo che mi ricordo Jess!! Guarda che ho già capito tutto, questa fanciulla qui dietro di te è la tua principessa!! Ed è bellissima nipote mio!! Hai scelto proprio bene!!
Oh mio Dio, mi sembra di essere in un film.
-Piacere bella, io sono la nonna di Jess!!
-Piacere mio Signora!!

Fino all' impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora