Sesto Atto

155 29 0
                                    

Le poltroncine attorno a me scompaiono, rimane solo quella su cui sono seduto.
Tutte le luci del palco si accendono, illuminandolo.
Adesso che vedo tutto il palco, avrei preferito rimanesse tutto buio.
Il palcoscenico non ha sceneggiatura. Solo i muri dipinti di nero ed un pavimento in legno.
Macchie di sangue sono sparse ovunque, anche sul muro. Sul pavimento sono riversi corpi, arti ed organi interni. Davanti a tutto, ancora a fissarmi, ci sono Dolore, Sofferenza e Tristezza.
Il tutto è così rivoltante.
Mi viene da vomitare.
Riesco ad alzarmi e staccarmi da Angoscia, alla quale vomito poi addosso.
Che schifo.
Anche la mia poltroncina scompare.
Angoscia, ricoperta di vomito, inizia a fissarmi. Lo fa come gli altri tre.
Questa cosa mi distrugge. Non hanno bisogno di parlarmi per ferirmi. Conoscono già tutto di me, e mi uccidono mentalmente. Certe volte il dolore psicologico è peggiore di quello fisico.

AberranteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora