Canzoni per il capitolo:
-Indiana - Dj Rupp.
-Fly Away - 5sos.
La voce metallica della hostess che annuncia la partenza del volo Indianapolis - Londra mi risvegliò dai miei pensieri, ricordandomi di dover togliere la valigia dal nastro trasportatore.
Dopo averla ritirata e aver quasi investito un'anziana,decisi di andare in cerca di mio fratello. Mi feci strada tra la gente cercando, invano, di non investire nessuno. Continuai a scusarmi e a subire le lamentele delle persone, finché non vidi un paio di occhiali bianchi con le lenti a riflessi colorati.-Matt!- esclamai mentre lascio cadere a terra, incurante di chi ci possa essere, la valigia e corsi verso mio fratello abbracciandolo di slancio.
-El! Mi sei mancata tantissimo.- disse lui, mentre io gli sono ancora avvinghiata addosso come un koala.
Appena ritoccai terra con i piedi, mi preparai alla sfilza di domande che mi attendeva.
-Come stai? Sembri più alta. Sei cresciuta? Oddio, cosa mi sono perso!? Hai fatto qualcosa ai capelli? E l'ultimo anno com'è andato?- che puntualmente arrivò un secondo dopo. Tipico di Matthew.
Mentre sta ancora parlando decisi di interromperlo.-Matt! Calma. Inspira ed espira. Allora,mi sono persa a 'come stai?', per dirla tutta.- dissi ridacchiando alla fine.
Alla mia risata si aggiunse anche lui, diventato visibilmente più calmo.-Scusa,è che la mia sorellina mi è mancata tantissimo in questi mesi.- ammise infine, sporgendo un po' in fuori il labbro inferiore a formare un piccolo broncio. Era davvero tenero quando faceva così, e non potei trattenermi dall'abbracciarlo di nuovo.
-Anche tu mi sei mancato tanto Matty.- soffiai sul tessuto della sua maglietta bianca.
-Però è stato un viaggio interminabile, con due ragazzine dietro di me che non la smettevano di ridacchiare come delle oche ogni 3 secondi. Ah, e anche per le ore di volo. Ma credo che quelle due fossero il lato peggiore. Comunque, adesso voglio solo arrivare a casa e dormire.- continuai, sgranando gli occhi infastidita dal ricordo delle due ragazzine urlacchianti.
-Beh, tranquilla, ora prendiamo la macchina e ti accompagniamo a casa mia, o meglio, nostra da oggi! Però se vuoi puoi anche dormire in macchina. Il viaggio dall'aeroporto a Princeton non è molto breve.- mi informò mio fratello ridacchiando per il mio resoconto del viaggio. Ringraziai mentalmente quel qualcuno lassù che mi ha dato la possibilità di godermi un meritato riposo.
Andai a riprendere la valigia e mi avviai con Matt verso il parcheggio, quando mi accorsi di una cosa.-Aspetta, hai detto 'accompagniamo'? Tu e chi?- gli chiesi, confusa dal fatto che non mi avesse detto che venisse a prendermi con un'altra persona.
-Sì, mi sono dimenticato di dirtelo...un mio amico è venuto con me.- disse con falsa faccia da angioletto. Lo conosco, so perché ha fatto così. È iperprotettivo nei miei confronti, e detesta il fatto che io esca con qualsiasi essere di sesso maschile. A volte è fastidioso, però so che lo fa perché mi vuole bene e non vuole che io soffra.
Però a volte è fastidioso lo stesso.-Ah. E come si chiamerebbe questo tuo amico?- gli chiesi con un mezzo ghigno in faccia. So che il fatto che anche solo gli chieda il nome gli da sui nervi.
-Mhm...Shawn.- disse riluttante, facendo uno strano verso lamentoso all'inizio che mi fece ridacchiare. Nello stesso momento arrivammo al Pick up, sul quale era appoggiato un ragazzo all'apparenza molto carino. Aveva i capelli corti di un castano molto scuro tirati su, un sorriso bellissimo che ti rallegra solo a vederlo e gli occhi marroni chiaro.
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Wild life. || Taylor Caniff
Teen FictionÈ incomprensibile come un sorriso ti possa affascinare, come due occhi ti possono far innamorare, come un silenzio ti possa far stare male, come una carezza ti possa far rabbrividire, come una voce invada il tuo cuore, come il desiderio di un ragazz...