NON SCAPPARE

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YUKINE



Ero di nuovo da solo. Sbuffai rassegnato. Il lago ghiacciato giaceva placido al centro del parco. Il suo sorriso. Il suo sorriso non faceva altro che tornarmi nella mente. Aveva socchiuso leggermente gli occhi verdissimi e aveva aperto le labbra mostrando dei denti bianchissimi. I boccoli rossi le erano caduti sulla guancia. Ero morto dalla voglia di scostarglieli delicatamente e posarli sietro l'orecchio.

Non si sarebbe ricordata di me. Il mio ricordo le sarebbe scivolato velocemente di dosso, senza lasciare alcuna traccia. Continuerà la sua vita anche senza di me. Io no. Io l'avrei ricordata per sempre. Decisi di stampare in modo indelebile nella mia mente il suo modo di sorridere, i capelli che volteggiavano mossi dal vento, gli occhi velati da uno strato spesso di malinconia, le gambe che si muovevano agilmente facendo sollevare la neve.

Sprofondai la testa nelle mani. Quel pervertito poteva sentire tutti i miei sentieri. Me lo immaginavo a strofinarsi il collo mentre si prendeva beffa di me.

Una mano mi coprì la bocca e mi immobilizzò da dietro. Il cuore prese a martellarmi nel petto. La bile mi salì in gola. In che guai mi ero cacciato?



Nota: Sì, lo sappiamo che è corto, ma continuate, mi raccomando

Noragami- Keep SmilingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora