Capitolo 15

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Dopo pochi giorni, mi convinsi seriamente che quello fosse un esame anonimo, così iniziai a impegnarmi al massimo, facendo cose anche fuori dagli incontri con la Parkinson e preparando tutto. Dopo due incontri però, iniziai a notare che la mia partner era sempre più afflitta e scontrosa e ogni tanto, quando credeva che non la stessi guardando, le scappava addirittura qualche lacrima. Così un giorno non mi trattenni più e le chiesi: "Pansy posso farti una domanda?". "Dimmi" disse lei con l'ormai solita voce triste. "Cosa è successo? Perché sei così triste negli ultimi tempi?" risposi io a mia volta. Lei si guardò intorno e poi, dal nulla, cominciò a piangere e andò avanti così per 10 minuti, senza riuscire a farmi dire che cosa le prendesse. Quando finalmente si calmò riuscii finalmente a scoprire che era successo. "Vedi Hermione" disse un po' esitante, ma io la incoraggiai a continuare "io sono molto triste per via di Draco. Beh, come credo tu sappia, a natale ci dobbiamo sposare, ma io non voglio. Lo amo, questo è ovvio, ma io desidero la sua felicità e so che con me questo non è possibile. Lui...ama te Hermione, e questo è evidente, ma le nostre famiglie hanno già deciso il nostro futuro. Nessuno di noi ci può fare niente, è la legge dei purosangue". Rimasi parecchio spiazzata: primo, Pansy Parkinson mi aveva chiamata Hermione e questo non era assolutamente da lei, secondo, mi aveva fatto una confessione che non aveva mai fatto a nessuno. Non posso negare che mi parve molto strano che una Serpeverde come lei potesse avere questo tipo di sentimenti e pensieri, ma poi mi ricordai che in effetti tutte le persone più crudeli hanno un passato molto brutto e deprimente alle spalle che di certo non vogliono esibire in pubblico, e cercano quindi di nascondere con la crudeltà e la cattiveria. Tom Riddle non era forse così? "Ascoltami Pansy" dissi cercando di consolarla "io so che tu vuoi che sia felice, ma con te al suo fianco questo non è possibile. Non so chi ami lui, non sono sicura di essere io da quando ci siamo lasciati (anche se l'ho lasciato io), quindi c'è solo una cosa da fare: opporti ai tuoi genitori. Lui sta facendo la stessa cosa, ma l'insieme fa la forza quindi se ti unisci anche tu è meglio. Esiste anche un piano B, ovvero di sospendere le nozze nel modo più brutale dicendo "no" quando ti chiederanno 'vuoi sposare Draco Malfoy?'. A te la scelta". Pansy mi guardò tutt'a un tratto con interesse e un pizzico di gratitudine. "Grazie Hermione" disse lei soddisfatta "lo farò. Continuiamo, e almeno per una volta facciamo una tregua, ok?". Ci strinsimo la mano e continuammo da amiche il lavoro. Ero molto contenta che Pansy si fosse sfogata, perché almeno non era più tanto triste. Organizzammo anche altri incontri, non per il lavoro, ma per buttare giù il nostro piano di ribellione. Ne sapevamo benissimo le conseguenze, ma alla mia amica non importavano, quindi continuammo senza intralci emotivi. Data di esecuzione: 24 dicembre, un giorno prima del matrimonio, in modo che facessero in tempo ad annullare la cerimonia. Passarono un po' di giorni in cui ci incontravamo molto spesso in biblioteca, ma non ci eravamo mai accorte che Draco Malfoy veniva a spiarci.

Draco's point of view

E cosí la Granger e la Parkinson progettavano, come me d'altronde, di mandare a monte il matrimonio? Fantastico!!! Un momento però...Pansy Parkinson e Hermione Granger....alleate!? C'era qualcosa che non quadrava e sicuramente Pansy ne sapeva qualcosa, ne ero più che sicuro. Quando la ragazza Serpeverde uscì dalla biblioteca dopo uno dei tanti incontri con Hermione, io la presi in disparte e le dissi: "Tu adesso mi dici che cazzo hai intenzione di fare a Hermione. Non è possibile che tu abbia accettato di coalizzarti con lei senza un valido motivo, quindi sputa il rospo". Dapprima lei mi guardò con innocenza, ma scorsi lo stesso una scintilla di furbizia che danzava dentro i suoi occhi. "Non ho intenzione di fare niente a Hermione" disse lei con innocenza e una leggerissima punta di ironia nella voce, che forse solo io riuscivo a percepire "siamo diventate amiche e ci troviamo bene insieme. Tutto qui. Nessun tranello" e si posò una mano sul cuore. Non ci credevo, e volevo sapere che cavolo stava programmando quella ragazza: non c'era da fidarsi assolutamente di lei.
Nei giorni seguenti iniziai a pedinarla e a sbirciare in tutte le lettere che le arrivavano, per vedere se c'era qualcosa di strano, ma niente da fare: non si trovava la minima traccia quantomeno di un indizio. Finché un giorno, passando davanti al dormitorio delle ragazze, udii una voce alquanto familiare, e non femminile, provenire da dietro la porta. "...cavolo Pansy ma io ho troppa paura che lenticchia ci scopra!!! Hai idea di che cavolo di casino potrebbe nascere!?"
"Goyle hai rotto i coglioni con questa storia!!! Tu lasciami manipolare ancora un po' quella mezzosangue in modo da farla illudere che abbia una speranza con Malfoy e che io stia provando seriamente a mandare a monte il matrimonio, così quando ci scoprirà già sposati si toglierà senza esitazione dalle scatole!!!"
"Dovremmo chiedere aiuto a Draco, così manipoliamo anche Potter"
"No Goyle, perché Draco è innamorato perso della Granger, ci credi che la spiava in biblioteca tutto il fottuto tempo!?"
"Dici che ci rovinerebbe il piano eh?"
"Mi sembra ovvio deficiente!!! Tu tieni occupato lenticchia così non gli vengono sospetti strani, il resto lo farò io". Poi d'un tratto la porta si aprì e comparve Goyle. "Oh merda" disse allarmato richiudendo l'uscita "cosa hai sentito!?". "Tutto quel che mi basta per scatenarvi un casino, stronzi" dissi arrabbiato e me ne andai, diretto da Hermione per raccontarle tutto. Chi avesse provato solo a torcerle un sarebbe dovuto passare sul mio cadavere

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