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Il primo giorno di scuola, il giorno più odiato dell'anno.

Dopo giornate di dormite interminabili, nuotate e caldo torrido ecco ricominciare il rito quotidiano dello svegliarsi presto, mangiare in fretta cercando di non strozzarsi con i cereali e correre fuori con lo zaino pesante come un macigno.

Correre sotto la pioggia battente o camminare sotto il sole caldo.

Qualunque sia la giornata, se comincia con la scuola non è mai bella.

Ma la cosa più odiata e temuta da tutti noi alunni sono loro; i professori.

A volte sono bravi e appassionati, ma di solito sono antipatici e scostanti, sembra che ci carichino di compiti apposta.

Facendo queste riflessioni filosofiche mi giro nel letto ancora qualche minuto prima che decida di alzarmi.

7.30

Ho giusto il tempo di fare colazione e schizzare fuori di casa alla velocità della luce.

Non posso arriavare in ritardo il primo giorno di scuola, no?

Ah, non ve l'ho detto. Mi chiamo Angelica Stone e sto per affrontare l'ultimo anno di liceo.

Ho già compiuto 18 anni (yay!) e il mio sogno è quello di diventare una scrittrice.

Frequento un liceo classico, e la matematica, come forse immaginerete, non è il mio forte.

Ho avuto una brutta storia con questa materia che affonda le sue radici nel passato, a partire dalle elementari.

Ho sempre avuto professori terrificanti, anche al liceo, che mi hanno fatto venire voglia di prendermi una pala e sotterrare la mia autostima.

L'unica eccezione è stata la mia ultima professoressa, la signorina Peach. Era un angelo, è stata fantastica..fino a quando non ci ha comunicato che sarebbe andata in pensione.

E' anche per questo che sono più nervosa del solito: avrò un nuovo professore di matematica e non ho la minima idea di come sarà.

Angelo o mostro?

L'unico modo di scoprirlo è, ahimè, andare a scuola.

- Come ti senti? - mi chiede la mamma con fare apprensivo.

- Sto bene - rispondo, mentre finisco di bere una tazza di the fumante, ma ho il cuore a mille.

- spero solo che non sia come Ivan il Terribile - finisco per dire, amareggiata.

Ivan il Terribile è il soprannome che avevo dato al mio maestro di quarta elementare: un incubo che mi perseguita ancora adesso.

- Andrà tutto bene - mi rassicura mamma, intrecciando i miei lunghi capelli castani.

La guardo ringraziandola con gli occhi. Poi suona il campanello; è Halley, la mia migliore amica.

- Ciao ma', io vado! -

Già, si chiama Halley come la cometa. Buffo eh? A volte lo sembra davvero; è iper atletica ed energica, quando schizza via in motorino con i capelli al vento sembra una stella in corsa.

Ed è anche super brava in matematica ovviamente: lei voleva iscriversi al liceo scientifico ma purtroppo è stata costretta a scegliere un altro perscorso scolastico.

Ringrazio il cielo che ora sia a scuola con me, altrimenti sarei già morta e sepolta.

- Agitata? - mi chiede.

- Non chiedermelo -

Si stringe nelle spalle, rilassata.

- Io non tanto, sai come sono.... -

Me, school and Tony Stark Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora