PROV. JASMIN
Ariel è al mio fianco che sta spingendo la carrozzina di Mia.
La mia bambina sorride allegramente mentre guarda la rossa che le fa le linguacce.
Milano è abbastanza affollata bene che è una domenica e di solito la gente arriva da altre parti per fare shopping o per trovare i parenti.
Mi passo una mano tra i capelli mentre sospiro pesantemente.
Camminiamo con calma verso il centro così per fare qualche giro tra i negozi.
«Ti prego andiamo lì!!!» urla all'improvviso Ariel indicandomi un negozio che sicuramente hanno aperto da poco bene che non l'ho mai notato.
Sbuffo annuendo però con un sorriso stampato in faccia.
Mi schiocca un bacio sulla guancia prima di iniziare a camminare verso l'entrata del negozio.
La seguo velocemente prima che mi lasci li come una stupita.
Entriamo dentro il grande ambiente e mi stupisco di trovare poca gente.
Di solito appena apre un nuovo negozio non si può entrare dalla folla che c'è.
«Ariel quando hanno aperto questo negozio??» le chiedo mentre giriamo per cercare qualcosa di carino.
«Tipo qualche settimana fa» borbotta puntando un vestito.
Si avvicina velocemente e lo prende mostrandomelo.
È un vestito abbastanza semplice tutto nero che arriva a metà coscia.
Ha delle decorazioni bianche un po' da tutte le parti.
È davvero carino e credo che le starebbe benissimo addosso.
«Provalo» dico sorridendole mentre le indico i camerini.
Sorride andando verso le piccolissime stanze.
Prendo la carrozzina di Mia e la avvicino ai camerini bene che mi siedo su un piccolo puffo lì fuori.
Prendo mia figlia in braccio e la coccolo un po' prima che si blocchi di colpo per guardarmi.
La guardo con un cipiglio confuso sulla fronte.
La guardo negli occhi e sospiro.
I suoi occhi mi ricordando troppo suo padre e questo non va bene.
È così uguale a lui.
Non è un verde qualunque, è uno di quelli speciali e introvabili.
Nemmeno la più bella delle pietre può essere paragonata al colore degli occhi del ragazzo di cui sono innamorata e di mia figlia.
E io lo so che un giorno lo rincontrerò e lo riabbraccerò , ma quello che gli darò io non sarà un abbraccio tanto per dare.
Lo abbraccerò per tutte quelle volte che io ero sul letto a fissare il vuoto e lui era chissà dove con i suoi amici a ridere.
Lo abbraccerò per tutte le notti insonne che mi hai fatto passare.
Per la malinconia di prima mattina perché lo sognavo.
Lo abbraccerò per tutte quelle volte che si faceva le foto con tutte quelle ragazze, mentre io ero solo un disastro esploso all'ultimo minuto.
Lo abbraccerò per tutte quelle volte che mi ha ignorato quando litigavamo, che non mi ha baciato perché era arrabbiato.
Lo abbraccerò per tutte quelle volte che ero tra milioni di persone e non ero felice perché accanto a me ne volevo una sola.. Lo abbraccerò per tutte quelle volte che passavo ore davanti allo specchio per farmi carina solo con la speranza di incontrarlo per caso tra le vie di Milano.
Per tutte le canzoni che gli ho dedicato.
Lo abbraccerò per tutte quelle volte che rileggevo le nostre chat, che gli scrivevo un messaggio ma subito dopo lo cancellavo.
Per tutte le volte che negli altri ragazzi cercavo qualcosa che gli appartenesse.
Lo abbraccerò per tutte le volte che lo immaginavo qui accanto a me con nostra figlia.
Per tutte le lettere che ho scritto.
I sogni che ho fatto.
Per tutte le volte che parlavo di lui a gente che neanche conoscevo.
Lo abbraccerò per tutte le volte che volevo prendere quell'aereo e andare a casa sua, ma non ho mai avuto il coraggio.
Lo abbraccerò per tutte quelle volte che lo volevo chiamare, giusto per sentire la sua voce, giusto per non dimenticarla e riattaccare.
Lo abbraccerò per tutte quelle volte che avrei voluto abbracciarlo e non ho potuto perché giuro, non c'è posto più bello di essere tra le sue braccia.
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Impossible Love 2 ||H.S
FanfictionTratto dal capitolo 129: "È inevitabile ormai. Ho sempre gli occhi lucidi quando parlo di te... Ma questo già lo sai. E, nel caso in cui non lo sapessi, sai bene anche che non posso dirtelo. Stavo pensando a come le cose siano cambiate così tanto v...